Qualche tempo fa ho scoperto Eloisa James, una scrittrice il cui nome spesso mi compariva nei forum e nei blog dedicati al mondo dei romanzi rosa. Il suo nome suonava quanto mai poetico, ma non ero mai caduta in tentazione. Poi un giorno tra le mani mi è capitato quello che ancora oggi reputo il suo libro migliore (tra quelli da me letti e confesso di non averne letti tanti di suoi), ovvero LA RESA DI PIERS, secondo volume della saga LIETO FINE.
La signora James ha avuto il pregio di recuperare le trame delle favole più famose e di riadattarle ad un'ambientazione "romance", fornendoci elementi nuovi in grado di rinnovare il vecchio mito, rendendolo romantico, seducente e divertente allo stesso tempo. Il primo volume di questa serie è IL BACIO DI MEZZANOTTE dove chiaramente ritroviamo lo schema della favola di Cenerentola, pur riadattato e modificato, tanto da trovare le somiglianze solo per un principio dichiarato.
La storia ci racconta di Kate, la nostra Cenerentola, che vive in ristrettezze dopo la morte del padre e l'ascesa della seconda moglie di lui, una donna dal passato ambiguo, con una figlia, Victoria, bella, ma frivola, che la nostra eroina di turno reputa la sua sorellastra, fino all'inizio del racconto, quando praticamente scopre che il padre aveva avuto una relazione precedente alla morte della madre e che lei e Victoria in realtà sono sorelle, almeno da parte di padre.
Victoria è fidanzata e incinta di un aristocratico inglese, che per sposarla deve ottenere il consenso di un aristocratico zio, capo famiglia, e principe di un piccolissimo paese europeo. Gabriel vive letteralmente in un castello, ma le sue finanze sono alquanto malandate per poter mantenere anche solo il suo tenore di vita e a tale scopo sono state organizzate delle nozze con una ricca nobile russa, in arrivo per conoscere il fidanzato.
L'occasione è propizia per organizzare un incontro tra Victoria e Gabriel, ma il destino vuole che la ragazza sia stata morsa da uno dei suoi cagnolini e resa impresentabile viene deciso di mandare Kate come sostituta, fingendosi la fidanzata del nipote, allo scopo dei ottenere il consenso del nobile parente.
In un primo momento Gabriel resta deluso da quella che dovrebbe essere la fidanzata del nipote, conosciuta da tutti come la bellezza della stagione, ma ben presto l'interazione con la ragazza gli rivela un carattere quanto mai interessante, un fascino discreto che pian piano emerge sempre di più e l'uomo si ritrova a corteggiare quella che scopre ben presto non essere per niente la fidanzata del parente. Peccato che i sentimenti che comincia a provare per la sconosciuta non possano essere coronati, in quanto il bisogno di denaro lo porta verso una fidanzata che ormai sente di non poter amare.
La storia presenta sicuramente dei punti interessanti, delle scene emozionanti, (su tutte quella della pira di fuoco davanti alle finestre della madrina di Kate, quando lei si è trasferita a Londra), personaggi interessanti, anche se poco approfonditi, come il fratellastro dell'aristocratico Gabriel (ma qui sono di parte perché tra un principe ed un figlio bastardo la mia simpatia personale va sicuramente al secondo) ed un contesto decisamente fiabesco e romantico.
Rispetto al secondo volume, ovvero a LA RESA DI PIERS, decisamente IL BACIO DI MEZZANOTTE mi ha preso di meno, non so se per via di una trama che strizza molto l'occhio al fiabesco, togliendo realismo alla storia, non so se per una semplice preferenza personale o per un'evoluzione maggiore dei personaggi che qui a mio parere non ho colto. L'ostacolo di Gabriel al coronamento dell'amore era infondo il desiderio di mantenere uno status sociale che Kate apparentemente non poteva garantirgli. Pur comprendendolo da un punto di vista umano, lo capivo meno dal punto di vista romantico.
Inoltre c'era qualcosa nel racconto che proprio strideva con il contesto storico, come se tutto fosse collocato in una zona nebulosa, non ben precisata, che esiste solo nel mondo della scrittrice e non in un'epoca storica ben definita. Questo a fatto si che la mia immaginazione non riuscisse a collocare visivamente i personaggi, non riuscito a visualizzarli con chiarezza, troppo avvolti da un nube che invece che magia crea smarrimento.
Devo reputarmi fortunata ad aver letto LA RESA DI PIERS prima di IL BACIO DI MEZZANOTTE, perché se avessi seguito l'ordine cronologico probabilmente non avrei approfondito la conoscenza di questa scrittrice e mi sarei persa un grande romanzo. Ringrazio quindi la mia volubilità.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
Più che a una pietra preziosa, invece, lei assomigliava a… una pietra e basta
***
Vado fiera di quest’adorazione viscerale — rispose Henry. — Non se ne riceve mai abbastanza, che scaturisca dagli uomini o dai cani.
***
Il principe non possedeva soltanto arroganza, sangue reale, un bellissimo completo da caccia, ma anche un cervello.
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