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giovedì 31 ottobre 2019

La città di pietra di Claudia Melandri

Ragazze oggi partecipiamo a un cover reveal...
Pronti a sfilare il drappo e scopire la nuova e accattivante cover che la Sherazade Digital Art ha realizzato per la bravissima Claudia Melandri?


Vi tengo ancora qualche istante sulle spine per svelarvi la trama:

Il Re dei Gargoyle è tornato alla Città di Pietra, in Nepal. Era un luogo magico e prosperoso, adesso immenso e martoriato. Dariin è tornato per riprendersi il trono, scacciare gli invasori e uccidere il nemico numero uno della stirpe: Kirion. Per ottenere tutto ciò, però, dovrà mettere da parte ogni sentimento o emozione che possa farlo indugiare nella conquista della vittoria. Pur sapendo a quali responsabilità deve far fronte, il suo spirito è legato alla donna che ama con tutto se stesso; il mostro che in lui è pronto per dare battaglia, l’amore che lo incatena a lei scalcia per essere liberato. Una scelta lo attende: lasciar prevalere la bestia insita nella sua anima oscura e sedersi sul trono che gli spetta di diritto, oppure deporre le armi e vivere una vita insieme all’umana che gli ha rubato il cuore? Le vicende dei guerrieri Gargoyles e le loro compagne si intrecciano ancora in una lotta tra il bene e il male, tra il vivere o il soccombere per sempre. Tutti hanno scelto di combattere per la vita, è l’indole Gargoyle, è la natura umana, non bisogna permettere alle tenebre di avanzare, anche se questo porterà ancora lacrime, dolore e morte. Si può sconfiggere il Male puro? Sì, se l’amore è quello vero.

E dopo avervi svelato la trama, ecco a voi la cover...


Che graffio!!!Promette proprio bene.

Segnatevi questi dati, magari vi saranno utili per l'acquisto:

Autore: Claudia Melandri
 Editore: Self Publishing 
Prezzo di lancio: 1,99€ in pre-order dal 15 Novembre (dal 30 Novembre 2,99€
Genere: Urban Fantasy 
Cover: Sherazade Digital Art

Un caloroso in bocca al lupo alla nostra Claudia e un saluto a tutte voi!

domenica 27 ottobre 2019

L'avventuriero che amava le stelle di Ornella Albanese

L'avventuriero che amava le stelle è il secondo romanzo che leggo di Ornella Albanese e mi ha confermato quello che pensavo di lei: un'ottima penna, un modo di raccontare delicato e preciso. Un romanzo da leggere.



Fa parte della Trilogia dell'amore inatteso, è il primo volume, ma si può leggere come un singolo.

Una travolgente storia d'amore
sotto il cielo stellato

L'affascinante libertino Emanuele Marani fugge dalla camera da letto della sua amante attraverso i tetti e lì, in precario equilibrio sulle tegole, incontra la contessina Flavia Barret Silani, bellissima e indomita.
Emanuele ha ben chiaro che una ragazza come quella è terreno proibito per un avventuriero come lui, eppure i due si incontreranno ancora dando vita a situazioni che presto sfuggiranno al controllo.
Come mai Emanuele Marani è stato invitato alla selezionatissima caccia al cinghiale dei duchi Salvemini? E come mai Camelia, la splendida fidanzata del giovane Tomaso Salvemini, sembra subire poco opportunamente il fascino di Emanuele? E Flavia come può impedire che il suo mondo si capovolga?
Da quando quell'avventuriero è apparso nella vita sua vita, niente va più come dovrebbe e lei si trova coinvolta in un gioco delle coppie appassionante, divertente, ma anche intensamente drammatico.

L'avventuriero che amava le stelle è stato già pubblicato da Mondadori nella collana I Romanzi Classic.
L'autrice ha revisionato il romanzo e ha inserito qualche pagina inedita nella parte finale, seguendo i suggerimenti di alcune lettrici.

È stata una lettura piacevole, scorrevole, delicata e ricca di colpi di scena che tengono desta l'attenzione del lettore.  Il modo di scrivere dell'autrice è fluente e accurato, come la descrizione dei personaggi e dell'ambientazione.

Voto: ♥♥♥♥♥

IN NOME DEL RE di Margaret Moore


Ho iniziato a leggere questo libro senza grande entusiasmo. Amo il genere storico, ma non sempre il periodo medievale ha il potere di conquistarmi. Epoca barbara e piuttosto mortificante per le donne, pur offrendo grandi possibilità d'avventura, ma mi sono detta che non dovevo rinunciare alla lettura dopo poche pagine e così, pur non avendo grande entusiasmo per un protagonista come Reece Fitzroy, piuttosto timido con le donne e guidato più dall'ambizione che dall'amore, alla fine ho proseguito nella lettura.


La storia, che a onor del vero ben rappresenta la condizione della donna intesa semplicemente come un oggetto da utilizzare per accordi politici ed interessi. Tutto inizia durante un banchetto a corte, dove Reece nota una dama biondissima e silenziosa, seduta ad un tavolo. Contravvenendo alle regole del galateo, e alle sue stesse abitudini, la segue nei corridoi per rivolgerle la parola. A sorprenderli sono i terribili fratelli di lei, Damon e Benedict Delasaine, che aggrediscono il cavaliere e poi diffondono la voce che ha attentato all'onore della loro sorella, Anne.


Il Re, per sedare gli animi, in quanto i Delasaine sono imparentati con Eleonora, la regina, mentre i Fitzroy sono a lui fedeli, decide di far sposare i due giovani. Anne accetta il suo destino quasi felice, perché così si potrà sottrarre dalle violenze dei fratelli e potrà indurre il padre di Reece, famoso cavaliere, ad addestrare Piers il suo fratellino più piccolo, sottraendolo all'influenza dei suoi fratellastri.


A non accogliere bene la decisione del Re è Reece, che sa che un matrimonio con una Delasaine potrebbe compromettere la sua carriera a corte. Deciso a non consumare il matrimonio, anche se l'attrazione che prova per la giovane sposa è piuttosto forte, il suo seguito parte per fare ritorno al suo castello.


Il viaggio e poi il soggiorno tra le mura confortevoli di casa porteranno i due sempre più vicino fino al punto in cui Reece dovrà scegliere se conta di più la felicità accanto alla donna che ama o le ambizioni politiche. 


Peccato che i fratelli di Anne sono decisi a sfruttare il legame matrimoniale per interessi politici, convinti di poter fare leva sulla sorella e soprattutto sul suo amore nei confronti del giovane Reece.


Nel suo complesso il romanzo non è male, anche se i due protagonisti sono piuttosto freddi e mossi a volte da considerazioni che, pur adattandosi perfettamente al periodo, non coinvolgono il lettore che resta alquanto distaccato nell'evoluzione della loro storia d'amore.

Interessante, comunque, la presenza anche di scena con altri personaggi che almeno cercano di smorzare la presenza ossessiva dei due protagonisti. Per il resto siamo difronte alla solita scrittura carente di particolari, quasi scarna di ambientazioni dove potremmo essere in Inghilterra come in qualsiasi angolo di mondo, se non fosse per i riferimenti storici, alquanto diluiti anche questi.


VOTO: 5

sabato 26 ottobre 2019

LA CORONA DI ASHRAF di Alexandra Sellers


LA CORONA DI ASHRAF è l'ultimo appuntamento della collezione TENTAZIONI TRA LE DUNE, legati alle vicende sentimentali e politiche della famiglia Al Jawadi e al suo tentativo di capovolgere la tirannia di Gashib. 


Questo volume presenta elementi interessanti e altri meno efficaci. La parte iniziale che ci presenta Dana Morningstar, una famosa attrice televisiva inglese, e il sultano Ashraf, che si incontrano durante un ballo di beneficenza, innesta subito nel lettore un certo interesse, in quanto Dana, pur avendo origini bagestane, si è allontanata dal mondo del padre, famoso colonnello dell'esercito, per contrasti legati al loro passato. Dana è stata sottratta alla madre, di origini indiane, perché il padre non voleva che la influenzasse con le sue tradizioni e la sua religione, ma per anni ha creduto che la donna l'avesse abbandonata. Scoperta la verità, ha rifiutato i contatti con il padre e con tutto il suo mondo.


Alla festa di beneficenza per raccogliere fondi per le popolazioni del Bagestan, afflitto dalla siccità, Dana rimane colpita dal fascino di Ashraf, con cui è costretta a dividere il tavolo, anche se non riesce a spiegarsi questa strana attrazione per un uomo che rappresenta tutto quello che lei ha rifiutato. La famosa asta del bacio susciterà il clamore dei giornalisti, ma i due poi si separeranno.


Ashraf, infatti, è in una fase molto delicata della sua vita. Dopo aver recuperato la rosa, ha in mano tutte le carte per dichiarare al mondo la sua identità, ma ha bisogno degli appoggi politici per costringere il dittatore a lasciare il paese. 


Quando Dana, costretta da alcuni debiti di gioco contratti dalla sorella, lo avvicina per conto di alcuni personaggi sospetti, Ashraf è diviso dalla consapevolezza del pericolo e dall'innegabile attrazione che nutre per questa donna bellissima, ma determinata.


Mentre si svolgono meeting e accordi segreti, e si muovono nell'ombra pedine per cercare di bloccare il ritorno sul trono dei Al Jawadi, Dana e Ashraf si conoscono e s'innamorano, fino al punto di decidere di cambiare la loro vita insieme.


Quello che pecca in questo romanzo è l'elemento d'azione, che invece era stato predominante nel romanzo precedente. È vero che Ashraf, essendo il sultano designato, cerca di evitare di essere nel mirino, ma sembra che la riconquista del potere sia solo una questione di discussioni e di accordi, mentre il movimento del popolo è solo una lontana eco che poco arriva al mondo occidentale.


Anche la scena dell'attentato è piuttosto sbrigativa, mentre una maggiore tensione narrativa avrebbe permesso di ottenere sicuramente dei risultati migliori. Nel complesso la saga è carina e presenta una buona combinazione di avventura e romanticismo, anche se presenta la pecca di tutti i romanzi Harlequim Mondadori, ovvero la sensazione che manchi qualcosa.

VOTO: 6

domenica 20 ottobre 2019

LA ROSA AL JAWADI di Alexandra Sellers



Il romanzo precedente della serie, FOLLIE D'ORIENTE, si era chiuso con quello che in linguaggio cinematografico o televisivo chiameremo cliffhanger, ovvero un elemento che in qualche modo ci lascia in sospeso, preparando il terreno per il libro successivo.

La rosa Al Jawadi, ovvero il prezioso diamante rosa che simboleggia il potere della famiglia Al Jawadi, e che rafforzerebbe la loro posizione sul trono del Bagestan, è stata rubata. Il nuovo volume inizia con una spia che si intrufola in un ufficio, a Parigi, cercando di carpire segreti informatici.


La donna interessata a queste notizie è Mariel, una giovane mandata da suo cugino nell'ufficio di Michel Verdun, uomo immischiato in diversi traffici. mentre la ragazza sta rubando dati importanti, scopre in un file una foto di un uomo dai tratti orientali, bellissimo. Non ha il tempo di realizzare di chi si possa trattare che la stessa persona si materializza davanti a lei, a sua volta intrufolatosi nel palazzo per spiare.

Si tratta di Haroun al Jawadi, cugino di Najib, ma soprattutto fratello di Ashraf, il sultano designato, qualora l'usurpatore e dittatore Gashib venga cacciato dal trono.Lei ignora tutto questo, anche perché in un primo momento, i due, inseguiti dagli uomini di Michel, non potendo fidarsi l'uno dell'altra, mentono sui loro nomi e si presentano come Emma e Fred.

Coinvolti in una rocambolesca fuga per la Francia, che li porterà anche ad unirsi ad un circo, Mariel e Horoun scopriranno un'attrazione fortissima, mentre imparano a conoscersi, sorpresi da una passione come non ne avevano mai conosciute prima.

La Sellers elabora un romanzo movimentato, dove le vicende della famiglia Al Jawadi finiscono per diventare sempre più articolate, mentre si fanno riferimenti al recente matrimonio di Najib e il personaggio di Ash, protagonista del prossimo romanzo, comincia ad emergere.

In realtà, malgrado l'avventura, la passione e il divertimento che si sviluppa nella dinamica di coppia, il lettore non può fare a meno di sentirsi, in qualche modo, nel bel mezzo di una storia che non inizia e non si conclude. Se si ha la fortuna di aver letto il romanzo precedente, in qualche modo il gusto delle vicende è più saporito, ma come romanzo fine a se stesso, si perde molto del fascino della lotta di una famiglia che rivendica il suo diritto naturale, che gli è stato sottratto.

Persino il finale, dove i due si dichiarano reciprocamente, come è tipico di tutte queste storie, in qualche modo ha il sapore del provvisorio, anche se suppongo che, alla vigilia di una rivoluzione, è inevitabile questo senso di precarietà, come la frase di Ash, alla fine del romanzo, sottolinea.

LA ROSA AL JAWADI di Alexandra Sellers



Il romanzo precedente della serie, FOLLIE D'ORIENTE, si era chiuso con quello che in linguaggio cinematografico o televisivo chiameremo cliffhanger, ovvero un elemento che in qualche modo ci lascia in sospeso, preparando il terreno per il libro successivo.

La rosa Al Jawadi, ovvero il prezioso diamante rosa che simboleggia il potere della famiglia Al Jawadi, e che rafforzerebbe la loro posizione sul trono del Bagestan, è stata rubata. Il nuovo volume inizia con una spia che si intrufola in un ufficio, a Parigi, cercando di carpire segreti informatici.


La donna interessata a queste notizie è Mariel, una giovane mandata da suo cugino nell'ufficio di Michel Verdun, uomo immischiato in diversi traffici. mentre la ragazza sta rubando dati importanti, scopre in un file una foto di un uomo dai tratti orientali, bellissimo. Non ha il tempo di realizzare di chi si possa trattare che la stessa persona si materializza davanti a lei, a sua volta intrufolatosi nel palazzo per spiare.

Si tratta di Haroun al Jawadi, cugino di Najib, ma soprattutto fratello di Ashraf, il sultano designato, qualora l'usurpatore e dittatore Gashib venga cacciato dal trono.Lei ignora tutto questo, anche perché in un primo momento, i due, inseguiti dagli uomini di Michel, non potendo fidarsi l'uno dell'altra, mentono sui loro nomi e si presentano come Emma e Fred.

Coinvolti in una rocambolesca fuga per la Francia, che li porterà anche ad unirsi ad un circo, Mariel e Horoun scopriranno un'attrazione fortissima, mentre imparano a conoscersi, sorpresi da una passione come non ne avevano mai conosciute prima.

La Sellers elabora un romanzo movimentato, dove le vicende della famiglia Al Jawadi finiscono per diventare sempre più articolate, mentre si fanno riferimenti al recente matrimonio di Najib e il personaggio di Ash, protagonista del prossimo romanzo, comincia ad emergere.

In realtà, malgrado l'avventura, la passione e il divertimento che si sviluppa nella dinamica di coppia, il lettore non può fare a meno di sentirsi, in qualche modo, nel bel mezzo di una storia che non inizia e non si conclude. Se si ha la fortuna di aver letto il romanzo precedente, in qualche modo il gusto delle vicende è più saporito, ma come romanzo fine a se stesso, si perde molto del fascino della lotta di una famiglia che rivendica il suo diritto naturale, che gli è stato sottratto.

Persino il finale, dove i due si dichiarano reciprocamente, come è tipico di tutte queste storie, in qualche modo ha il sapore del provvisorio, anche se suppongo che, alla vigilia di una rivoluzione, è inevitabile questo senso di precarietà, come la frase di Ash, alla fine del romanzo, sottolinea.

sabato 19 ottobre 2019

FOLLIE D'ORIENTE di Alexandra Sellers


Quando ero ragazzina e la questione della contrapposizione tra oriente e occidente non era ancora così forte, come in questi ultimi decenni, prima ancora di una telenovela come O CLONE, subivo un'innegabile attrazione per le storie che ci presentavano questo mondo lontano, sfuggente per molti versi, millenario per altri. Ero un'appassionata degli uomini del deserto di Penny Jordan: intraprendenti, determinati, decisi. 

Quando tra gli scaffali della mia libreria ho ritrovato la collana TENTAZIONI TRA LE DUNE, ovvero tre romanzi frutto della penna di Alexandra Sellers, autrice che non conosco, mi sono detta che potevo tentare e rituffarmi in questi romanzi brevi, che permettono alla fantasia di evadere, senza troppo impegno.


I tre romanzi in realtà sono strettamente collegati, anche se la storia inizia con dei cugini, legati alla famiglia reale del Bagestan, immaginario stato orientale, che aprono il testamento di Jasmshid, colui che era stato designato dal Sultano, adesso morto, a salire al trono. Jamshid è morto durante la guerra per cercare di abbattere l'usurpatore, Gashib, che al momento è ancora saldo al comando.


Nella cassetta di sicurezza della banca, la cui esistenza è stata scoperta solo adesso, cinque anni dopo la sua morte, c'è un testamento che svela ai suoi parenti più stretti come in Inghilterra il ragazzo si fosse sposato con una giovane donna di nome Rosalind e come lei fosse incinta, al momento in cui era partito per la guerra.


Oltre a lasciare alla ragazza tutti i suoi beni, piuttosto cospicui, le lascia anche la Rosa di Al Jawadi, un misterioso gioiello di famiglia che simboleggia il potere della famiglia reale. Ad incaricarsi di ritrovare la donna, la rosa e il futuro erede al trono, è Najib, cugino di Jamshid.


Quando Najib incontra Rosalind, rimane subito colpito dalla sua bellezza, ma anche dalla somiglianza di Samir, suo figlio, con il sultano, anche se la giovane donna, rifiutata dalla famiglia del marito, subito dopo la sua morte, nutre del rancore nei loro confronti e racconta una storia che ha dell'incredibile. Sostiene, infatti, che Samir non sia il figlio di Jamshid, malgrado la sua somiglianza, ma Najib non è disposto a crederle, nonostante la forte attrazione che nutre per lei.


Deciso a difendere il bambino e a ritrovare la Rosa che lei continua a negare di aver mai ricevuto, Najib spiega a Rosalind che la loro vita è in pericolo, perché Gashib sta cercando di rintracciare tutti i membri della famiglia reale per ucciderli e rafforzare il suo potere.


Costretta dalle circostanze ad affidarsi a lui, Rosalind lotta contro l'attrazione che sente per un uomo che non si fida di lei e al quale non può raccontare la verità su Samir, che, pur non essendo il figlio di Jamshid, è legato a Najib in modo indissolubile, senza che lui lo sappia.


La storia è carina, presenta degli elementi interessanti, ma ad un certo punto della storia, quando Najib prima accusa Rosalind di essere una spia e poi si rende conto di quale sia la verità è trattato in modo molto affrettato, come se mancassero dei pezzi e si fosse semplificato per riuscire a ridurre il racconto nelle 160 pagine, o poco più, canoniche. È un peccato, perché con maggiore spazio la storia avrebbe reso ancora di più. L'epilogo è soltanto uno spunto per agganciarsi all'altro volume.

sabato 12 ottobre 2019

VENTO DI LIBERTA' di Nora Roberts


Il quarto volume della saga CORDINA ci presenta un salto temporale in avanti di diversi anni. Dopo i primi tre romanzi, strettamente legati alla figura del terrorista Doubet che voleva eliminare la famiglia Bisset e far soffrire Armand, il regno sembra che stia vivendo sonni tranquilli da diversi anni. Tutti gli eroi dei passati libri hanno coronato il loro amore e  vivono sereni, ma a creare subbuglio e a dare grattacapi ci sono le nuove generazioni, in modo particolare Camilla, la prima figlia di Gabriella e Reeve.


La trama è quella classica, che presenta un intreccio piuttosto noto. La principessa Camilla, esasperata dalle restrizioni di corte e dall'assedio dei giornalisti, decide di punto in bianco, durante una festa in America, dove si trova con la sua famiglia, di prendersi un periodo di tregua e, dopo aver tagliato la sua folta chioma rossa, ben riconoscibile, vestita da semplice ragazza in cerca di avventure, s'imbarco in un viaggio che dovrebbe portarla a scoprire il paese di suo padre.


Camilla cerca uno scopo nella vita che possa dare senso alla sua esistenza. Tutto le sembra nuovo ed interessante, ma un giorno la sua macchina, per evitare un cervo, finisce in un dirupo. Lei ne esce incolume, ma la sua macchina è inutilizzabile. A salvarla da questa circostanza arriva Delaney Caine, uno sgorbutico archeologo che, in seguito ad un incidente, è costretto a un periodo di riposo nella sua baita.


Del ignora l'identità di Camilla; è un tipo abituato a stare da solo, più concentrato sui reperti dell'antichità, che sulle persone in carne ed ossa, ma Camilla, ben presto, si renderà indispensabile, interessata prima al lavoro dell'archeologo e poi all'uomo stesso.


Ovviamente il problema diventerà la vera identità di Camilla, che riuscirà a nasconderla fino ad un certo punto. Quando Del scoprirà che la ragazza soccorsa è la principessa di Cordina, non sarà disposto a cambiare la sua vita per niente e nessuno, ma Camilla gli è entrata nel cuore e, grazie anche all'intercessione delle future consuocere, i due si ritroveranno.


La verità è che tra tutti i libri letti, questo è quello che mi ha preso di meno. In fondo Camilla non presenta nessuna originalità e la storia della principessa in incognito è troppo usurata per suscitare qualche tipo d'emozione. Persino la scoperta da parte di Del avviene senza grandi palpiti, in questa costante che ci priva anche dell'elemento suspense che era stato invece fondamentale nei romanzi precedenti della serie.


Non ci sono pericoli e la storia di Camilla e del suo bell'archeologo arrogante, che non fa che trattarla male durante tutto il periodo in cui sono insieme, tranne i momenti di passione, sinceramente la trovo piuttosto debole, rispetto a quella della madre Gabriella e della sua guardia del corpo, o dei suoi zii, Alexander ed Eve, e Bennet ed Hannah.


Storia debole, dove la presenza di solo loro due in quasi tutto il romanzo finisce con renderlo ripetitivo e stanco. Anche la scoperta delle origini nobili di Del appare piuttosto scontata e semplicistica, per permetterle di arrivare al castello senza grandi intoppi. Decisamente, tra tutti i volumi, questo è stato quello più deludente.