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lunedì 30 aprile 2018

Le cover più belle di aprile? Scopriamole insieme

Buon pomeriggio,
amiche di Leggo Rosa.
Oggi si conclude la gara di cover che ha visto battagliare simpaticamente le nostre autrici a suon di copertine, per aggiudicarsi il podio della più bella di aprile.
Avete avuto modo di esprimere la vostra preferenza? Se non lo avete fatto, rimediate con quella di maggio, che prende il via in queste ore... Se, invece, avete partecipato, ma non siete tra quelle che nomineremo di seguito, non scoraggiatevi. La prossima volta andrà meglio e, in ogni caso, postandola nuovamente, la vostra cover, ogni lunedì, risalirà in bacheca per ottenere nuovi like.
Allora, chi è la regina di Aprile?

Segnatevi questo titolo, Il profumo della lavanda di Viola Raffei, a cui vanno tutti i nostri complimenti.




Provenza. Sophie, una wedding planner dai capelli rossi fiammanti, simbolo del suo carattere passionale che ha fatto del suo lavoro una sorta di missione perché crede ciecamente nel «vissero felici e contenti», purtroppo la vita le riserverà una brutta sorpresa sgretolando tutte le sue convinzioni. Nella sua esistenza entreranno due uomini: Jacques, un fioraio accorto e gentile e Giorgio, un pasticciere dolce e sicuro di sé. Il suo cuore batterà solo per uno dei due, ma la loro storia sembra destinata a essere solo platonica, così deciderà di dare una possibilità all’altro.
Ogni scelta che faranno i personaggi, verrà accompagnata da un significato più profondo di quello che può apparire all'esterno, ma che nasconderà tanto altro.
Se l’amore vince su tutto, riuscirà la nostra Sophie ad avere il suo lieto fine?


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Secondo posto per Restless. The Smartness Series di Emma Altieri. Complimenti anche a te, Emma!






Dove eravamo rimasti? Jamie sta per prendere la decisione più difficile della sua vita mentre Ryan è ignaro di tutto, soprattutto del fatto che lei sia incinta. 
Una lontananza forzata metterà a dura prova il loro amore. 
Sorgeranno nuovi ostacoli e nuove incomprensioni e un incontro/scontro, del tutto inatteso, segnerà il loro futuro.
Riusciranno, nonostante tutto, a far sopravvivere il loro amore?
Ryan, Jamie e la loro strampalata e allargata famiglia, vi aspettano sulla pista per il capitolo conclusivo della duologia di Adrenalin-The Smartness Series.


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Terzo posto per Emily Pigozzi e il suo romanzo Pesche, amaretti e cioccolato. La ricetta per riscoprirsi. Congratulazioni, Emily!



Ingredienti:
1 vicina di casa pazza, poetessa e un po’ strega
1 giovane donna che ha smarrito se stessa
1 gatto malconcio e nero di nome Freud
1 scatola misteriosa
1 uomo da aspettare

Preparazione:
Un attimo di follia, la voglia di cambiare tutto, e Violante abbandona di colpo la sua vita romana da attrice di teatro e l’amore di un uomo egoista per tornare nella sua città natale, nella vecchia casa di ringhiera della sua infanzia. Gigliola, la pazza e solitaria vicina di casa, artista e cuoca per passione, se n’è andata per sempre dopo aver atteso invano il ritorno del suo amore perduto, cucinando piatti deliziosi per ingannare il tempo. In particolare, le pesche agli amaretti e cioccolato, che si fa di tutto perché siano perfette, ma alla fine non lo sono mai, proprio come la vita.
Prima di morire, Gigliola le ha lasciato una scatola piena di poesie, disegni e lettere. Non sembra, eppure per Violante saranno la base per smettere di aspettare, ritrovarsi e ricominciare a sognare.


Disponibile in formato digitale su Amazon!

Per questo mese i giochi siamo chiusi, ma attendiamo tante altre belle cover per maggio!


domenica 15 aprile 2018

Bridget Jones Un amore di ragazzo di Helen Fielding

Dopo aver letto i primi due romanzi (Il diario di Bridget Jones e Che pasticcio, Bridget Jones), di cui avevo apprezzato anche la trasposizione cinematografica, in particolare del primo, ho evitato come la peste Bridget Jone's baby. I diari, dove veniva messa in discussione la paternità del bambino che Bridget aspettava. Così, mi sono persa il romanzo che recensisco oggi, Bridget Jones. Un amore di ragazzo che, invece, è veramente carino, una volta superato lo shock per alcuni eventi che non posso rivelare per rispetto di chi non lo ha ancora letto.

Ritroviamo Bridget, la nostra amata pasticciona, alle prese con nuovi problemi, madre di due deliziosi bambini che sono una perfetta mescolanza del padre e della madre.
Bridget a cinquant'anni continua ad essere uno spasso, anche quando inizia una relazione con un giovane e ovviamente bellissimo toy boy conosciuto sui social.
Roxster è carinissimo: simpatico, spensierato, educato e apparentemente immaturo, tanto da consentire alla nostra protagonista di staccare la spina, prendendosi degli spazzi solo per sé. Il tema, sempre più moderno, di una coppia così poco bilanciata è, a mio parere, molto ben trattato e finisce, come deve finire... In modo delizioso, lasciando lo spazio alla vita vera, alle responsabilità, ma anche al piacere di una relazione più matura.

Confesso che, contravvenendo alla mia regola di non sbirciare il finale, l'ho fatto. Sono corsa all'ultima pagina per capire come finiva, perché non riuscivo a focalizzare con chi si sarebbe sistemata la nostra Bridget e all'inizio ho arricciato il naso, scontenta. Mi sono dovuta ricredere, perché seguendo la linearità della storia, quel finale è azzeccato.
Dunque, se ve lo siete perso, recuperatelo!
Vi lascio la trama:

Che cosa fai se la festa per i sessant'anni della tua migliore amica e il trentesimo compleanno del tuo ragazzo cadono lo stesso giorno? È giusto mentire sull'età quando sei a caccia di appuntamenti on-line? È moralmente accettabile farsi fare la piega quando entrambi i tuoi figli hanno i pidocchi? Ma il Dalai Lama twitta personalmente o delega tutto al suo assistente? La tecnologia è ormai diventata il quinto elemento? O ti stai confondendo col legno? Fare sesso con uno dopo sei settimane di SMS è l'equivalente moderno di sposarsi dopo due incontri e sei mesi di corrispondenza all'epoca di Jane Austen? Con in testa questi ed altri, perfino più gravi dilemmi, Bridget Jones inciampa tra un ostacolo e l'altro della sua nuova vita da mamma single. E intanto twitta, messaggia e butta giù elenchi di cose da fare per risvegliare la sua sessualità assopita, a dispetto di quella che alcuni, con espressione odiosa e sorpassata, si ostinano a chiamare mezza età.


Romanzo scorrevole, divertente, a tratti toccante e ben costruito, che piace a chi ha l'età per l'apprezzarlo, visti i temi trattati. Insomma non è adatto a una ventenne, ma dai trenta in su può avere il suo perché...
Bridget è sempre la stessa, ma ovviamente, i problemi che si trova ad affrontare sono quelli di una donna di cinquant'anni con due bambini, una casa e una vita sentimentale da ricucire.
Se avete amato i primi due romanzi della Fielding e sentite nostalgia di Bridget, potrete ritrovarla in questo ultimo volume, che ce la restituisce più matura, ma sempre irresistibile.

Voto: ♥♥♥♥

LA TENTAZIONE DI ANGELICA di Anne e Serge Golon - Vol XIV


Ho iniziato la lettura di questo libro come si intraprende un nuovo viaggio, in qualche modo consapevole che c'era stata una svolta decisiva negli eventi. Il ritorno di Joffrey e la riconciliazione con Angelica segnano un punto finale nelle vicende di questa mitica coppia di innamorati. La storia, in qualche modo, si poteva, in definitiva, chiudere esattamente lì, con l'arrivo nel nuovo mondo, un po' come capita anche con un'altra coppia di innamorati letterari, Jamie e Claire dell'universo di OUTLANDER, che non pochi punti hanno in comune con questi loro predecessori francesi.


Da momento in cui si accetta la nuova avventura, si devono mettere da parte i pregiudizi e affrontare le vicende con curiosità ed interesse. Facendo così, devo dire che ho trovato nella lettura di LA TENTAZIONE DI ANGELICA degli elementi che mi hanno appassionata, come altri che mi hanno lasciato molti dubbi.


Il nuovo nemico di Angelica e Joffrey non è più il manipolatore re Luigi, la cui invidia nei confronti del suo potente suddito era stata in qualche modo alimentata da vari nemici, intenzionati a colpire la nostra fascinosa coppia di innamorati. Lontano dagli splendori della corte, immersi in un mondo selvaggio e un po' mitico, adesso il vero nemico è un potente gesuita che odia gli eccessi dell'amore anche carnale, che loro due rappresentano, il desiderio e l'ambizione di potere di Joffrey, ed è deciso a tutto pur di ostacolarli.


Altro punto che mi ha lasciato alquanto perplessa è la famosa profezia che vorrebbe vedere nell'arrivo della bellissima Angelica nel nuovo mondo, l'arrivo del vero demonio, destinato a portare sventura nella vita di tutti i credenti. In verità lei non è quella annunciata, come si scoprirà sul finale, ma questa ossessione di tutti nei suoi confronti, questo timore reverenziale ed assurdo che li indurrebbe quasi a tremare quando lei compare, mi ha lasciato molti dubbi, un po' come la famosa profezia in OUTLANDER che coinvolgerebbe il nuovo re di Scozia.


Più appassionanti restano le vicende umane che coinvolgono Joffrey, Angelica e il redivivo Colin Pautrell, il famoso Re degli Schiavi, che aveva condotto Angelica attraverso il deserto, in fuga dal harem di Sultano. Lei lo aveva amato in modo appassionato e sincero, senza il conflitto che l'aveva legata a Philip o ad altri e il suo abbandono, quando aveva capito la condizione nobile di Angelica, aveva in qualche modo lasciato una porta aperta.


Quando una strana richiesta fattale recapitare apparentemente da suo marito, perché riconduca una giovane protestante nel villaggio inglese dove si trova la sua famiglia, Angelica parte, ignara di finire letteralmente in una trappola. Catturata dagli indiani e poi rivenduta, finisce nelle mani del famoso pirata Barba d'Oro, dietro il cui volto, scoprirà sconvolta, si nasconde il suo amore passato, Colin.


L'attrazione tra i due è quanto mai presente, ma la donna lotta decisa a rimanere fedele al suo unico amore. Peccato che, alcuni malintesi e una situazione compromettente, intravista da un uomo di Joffrey, facciano arrivare all'uomo la notizia di un tradimento da parte della donna che ha scoperto di amare molto più di quanto credeva possibile.


Il dolore e il rancore di Joffrey sono assoluti e quando, dopo alterne vicende, Angelica viene ricondotta dal marito, ad accoglierla non c'è l'uomo amorevole di un tempo, ma un essere gelido e desideroso di fargliela pagare. L'amore però non si dimentica facilmente e Joffrey lotta per trovar eun modo per superare l'ostacolo e la barriera che si è venuta a creare tra lui e Angelica, meditando, nel frattempo, di uccidere il misterioso pirata che reputa colpevole della caduta di sua moglie.


Quando scoprirà chi si nasconde davvero dietro all'identità del bandito, le cose andranno molto diversamente da quando aveva tenuto persino Angelica, fino al colpo di scena finale che porta sulle rive di Gouldsboro non solo un gruppo di giovani donne in cerca di un marito, ma anche una misteriosa duchessa destinata a suscitare non pochi turbamenti.

FRASI TRATTE DAL ROMANZO


LA TENTAZIONE DI ANGELICA

Se siete venuti qui a chiedermi che me ne vada con i miei ugonotti e i miei pirati, vi risponderò: No! E se siete venuti a chiedermi che vi aiuti a sterminare gli inglesi e a combattere contro gli irochesi per puro principio, vi risponderò "No. Non sono dei vostri, né di nessun altro. Non ho tempo da perdere e non penso utile trasferire nel nuovo mondo i contrasti mistici di quello vecchio.

(Joffrey de Peyrac)



***



Angelica! Purché non le fosse successo niente! Dovevo portarla con me. Saint-Castine  mi ha preso di sprovvista. Non avrei dovuto mai separarmi da lei, né di giorno né di notte, né un solo istante, la mia preziosa, la mia amata pazza" Ha condotto per troppo tempo una vita libera, Appena la si lascia sola, riaffiora la sua indipendenza.



***



Comprensiva nel suo silenzio, compassionevole e anche preveggente. La sua sposa redimeva con la sua presenza tutti i crimini e tutti gli orrori evocati.



***



—Non conosco il suo nome, ma se un giorno incontrerete un gran capitano con una macchi,a una macchia scura qui   — e si toccò la tempia—, beh, non vi fidate, i vostri nemici non sono lontani da lui. Servizio per servizio: dopo tutto, strega o no, aveva salvato il mio compagno.



***



La sua reputazione si era estesa e a  Houssnok,  una  nube  di indigeni si presentè per farsi curare dalla Dama bianca del lago d' Argento.





***



Tutti gli avventurieri del mondo, tutti i marinari del mondo, non sono nati per incontrarsi in tutti i punti del globo dove il mare spinge le loro barche?





***



 L'amore è una questione di pelle, di onde che si attraggono.



***



Ma non sono neanche un criminale, solo un uomo di mare che, a forza di combattimenti e di rapine, si è trasformato nel suo unico signore...conquistando la libertà, alla fine. Solo noi possiamo capire che questo vale più della vita.





***

L'uomo che la osservava vide passare, come se quel volto trasparente di donna fosse trasparente, il riflesso dei dolori e delle angosce mai rivelato e mai confessate, di quei dolori che le donne tengono per sé, perché gli uomini non potrebbero capire.



***



Li c'era il mistero, la spiegazione di quel terribile tradimento? Un amante di un'altra epoca, un uomo del passato, di quel passato che senza dubbio ancora desiderava, quando era libera, quando conduceva una vita meno dura, quando i capricci del suo corpo incantevole potevano essere soddisfatti a suo piacimento senza temere la collera esplosiva di un marito geloso.





***

E in quel silenzio che cadeva goccia a goccia, nel quale ogni secondo portava un altro peso di piombo,  Joffrey de Peyrac credette di morire di dolore.


***


Uscite, uscite da qui!  —disse con voce glaciale—  La vostra vista mi  ripugna. Vi ho detto di uscire! Non voglio più rivedervi...Non voglio sentire la tentazione di uccidervi! 

(Joffrey ad Angelica)


***


I suoi uomini prima, il suo rancore poi. Lo riconosco bene in questo.



***


Desiderava spingere quella porta, entrare, ritrovarsi di nuovo da solo con lei, inclinarsi sulla sua testa, impadronirsi di lei, stringerla contro il suo cuore, e dimenticare, dimenticare nella felicità dei gesti, delle carezze, del bisbiglio di voci, dei respiri che si intrecciano e si uniscono, baci parole ardenti,mormorate con serenità: «Amore  mio!  Amor mio! Non è successo niente, ti amo..»  E dimenticare, dimenticare tutto...Si ritrovò da solo.


***


Quel piccolo portoghese era ancora giovane...carne miserabile da forca dei moli di Lisbona, alimentato all'età di dodici anni di polvere, sole un un pugno di fichi. E poi il mare...Questo era tutto.


***


Oggi era lui che Angelica amava, quell'avventuriero magro e vigoroso come un moro, o come uno spagnolo, colui che la possedeva, quell'uomo brutto dai tratti inquietanti e marcati dalle sfide, e bello per tutto lo splendore dello spirito che germogliava dai suoi occhi di fuoco. Era quel gran signore carico di eredità e grandezza.

(Colin vedendo Angelica e Joffrey)


***


Che cos'è un bacio, dopo tutto? Delle labbra che si uniscono e si confondono e sono i cuori quelli che si incontrano. Due creature perse si intrecciano nel seno di una sicurezza divina, si riscaldano con i propri aliti, si riconoscono nelle tenebre di una notte nella quale hanno camminato da soli per troppo tempo. L'uomo, la donna...Non c'è altro. È tutto qui. 


****


Ma è sempre per difendersi che si uccide. Per difendere la propria famiglia, la propria vita, i propri scopi, i propri sogni. Rare sono le persone che uccidono solo per il male!




***


«Oh,  amore  mio!  Eravamo degli amanti tanto allegri e allo stesso tempo tanto seri. Tutte quelle pazze notti...tante risate, tanta allegria senza ombre, e potevamo guardarci senza fine, pazzamente, senza sentire vergogna!».

martedì 3 aprile 2018

Tutto per te di Laura Gay

Avevo apprezzato l'autrice di cui parleremo oggi per i suoi interventi sulla scrittura e mi aveva incuriosito, così, quando è uscito il suo ultimo lavoro Tutto per te, ho colto la palla al balzo e ho chiesto di recensirlo.


L'esperienza è stata insieme piacevole e spiazzante. Non mi aspettavo certo di leggere un erotico e forse, lo ammetto, non l'avrei neppure iniziato sapendolo, perché questo genere non è nelle mie corde e mi piace solo quando il profilo psicologico dei personaggi è ben delineato e, al di là delle scene di sesso, c'è una storia che coinvolge. Questo mi pone in una posizione difficile con il libro, perché non trovo giusto lasciare che il gusto personale prevalga in modo così deciso sul testo, ma lasciarlo non mi sembrava il caso e l'autrice, a dire il vero, non è affatto male.
Ma di cosa parliamo? Ecco a voi la trama:

Il giorno del matrimonio della sua amica Eva, Fiamma finisce a letto con Massimo, un affascinante agente letterario. Nessuno dei due vuole iniziare una storia, tanto più che si tratterebbe di una relazione a distanza: lei a Genova, lui a Milano. Le loro vite prendono quindi strade diverse, finché Fiamma non si presenta nell’ufficio di Massimo per dirgli che è incinta. All’inizio lui la prende male, chi gli assicura che quel figlio sia suo? Ma poi, riflettendoci, pensa di poter sfruttare la situazione a proprio favore: suo zio da tempo lo assilla perché si sposi. Massimo allora propone a Fiamma un accordo: lui la sposerà, riconoscerà il figlio in arrivo, ma lei si accontenterà di un matrimonio di facciata, in cui ciascuno di loro conserverà la propria libertà. Lei accetta e così i due partono alla volta dell’Inghilterra, per raggiungere i parenti di Massimo. Quello che Fiamma non sa è che la famiglia che sta per incontrare ha origini aristocratiche ed è tutt’altro che ben disposta ad accoglierla...
«Una scrittura avvincente e scorrevole, mai noiosa… Più si legge e più ci si trova a non voler smettere di farlo.»

L'amore tra Fiamma e Massimo è una lunga conquista che passa attraverso il sesso. Si vedono, si piacciono e si scoprono andando a letto insieme. Sembrerebbe una toccata e fuga, ma quella loro avventura ha una conseguenza ben più importante e nessuno dei due se la sente di ignorare l'accaduto, così, pur non avendo alcun legame, decidono di impegnarsi, sposandosi.
Qualcuno potrebbe obiettare che al giorno d'oggi una decisione così drastica è forse inopportuna, ma l'autrice la giustifica con l'apparente esigenza di Massimo di trovare qualcuno da presentare allo zio, anche se lascia intendere che in realtà al protagonista Fiamma piace da subito. 
Fiamma a sua volta non si sottrae a quell'assurda proposta per garantire un padre a suo figlio, lusingata anche dalla decisione di quell'uomo, apparentemente così diverso dagli altri che ha sempre frequentatato, di darle un ruolo così importante nella sua vita. Fiamma è abituata allo sguardo degli uomini e anche al loro scarso interesse per il suo universo interiore, così quando Massimo le chiede di sposarla, accetta. Finalmente avrà un ruolo importante nella vita di qualcuno e potrà crescere suo figlio in una situazione di maggiore tranquillità economica e sociale.
Gli accordi sono chiari: si sposeranno, ma ognuno potrà continuare la propria esistenza. All'apparenza tutto è semplice, ma fin dall'inizio è chiaro che l'accordo salterà, perché nessuno dei due è veramente in grado di separare la sfera sessuale da quella sentimentale e così, senza che neppure se ne rendano conto, si scoprono a vivere una relazione di coppia, che li porta ad essere gelosi l'uno dell'altro. Tutto sembrerebbe portare facilmente al lieto fine, ma, a ostacolare il nascente amore, ci sono i parenti di Massimo che faranno di tutto per separarli, portandoli a capire quanto solido in realtà sia il loro legame.
A mio parere questo romanzo ha due anime che si sfiorano e non si integrano completamente: c'è quella erotica, con scene più o meno esplicite che coinvolgono non solo i protagonisti e un'anima romantica che fa di tutto per emergere e a tratti prende il sopravvento. Questo, però, a mio parere, delude il lettore alla ricerca di qualcosa di ben specifico che non si riconosce pienamente nell'uno e nell'altro, lasciandolo confuso e a volte frustrato.
Da qui i pareri discordanti su questo romanzo che è scritto in modo scorrevole e pulito, ma che in poche pagine trasforma un approccio sessuale in una grande storia d'amore. Questa, a mio parere, è la forzatura. L'amore a prima vista, se non ha la fortuna di trovare qualcosa di solido che nel passaggio dai sensi alla vita quotidiana lo sostenga,  integrando la parte sessuale, inevitabilmente si perde.
Da qui, una parte di me assegnerebbe ben quattro stelline al romanzo, ma non sarebbe onesto, perché a prevalere nel giudizio sarebbe il mio apprezzamento per l'autrice che riesce con pochi tratti di penna a ricreare l'atmosfera, lasciando scorrere davanti ai nostri occhi uno di quei sceneggiati televisivi che siamo abituati a guardare in TV. La storia, però, non è all'altezza dell'autrice e questo crea un disagio tra il desiderio di premiare l'autore e la consapevolezza che la storia ha dei punti irrisolti. Non nella coerenza narrativa, ma nel modo in cui si volgono gli eventi. Troppo frettolosa la decisione di Massimo di sposare Fiamma, così come il passaggio dal sesso all'amore. Non per Fiamma che si ritrova a vivere un sogno e si aggrappa all'idea di avere finalmente qualcuno che la apprezza per quello che è, ma da parte di Massimo che continua a vederla come un oggetto sessuale. Forse questo passaggio andava trattato meglio... Non permettendo al lettore di capire come Massimo scopra il mondo interiore di Fiamma diventa difficile credere che la loro unione durerà, perché non si conoscono e l'unica cosa che condividono è la complicità tra le lenzuola. Indipendentemente da ciò, assegno al libro tre stelline e mezzo, per l'autrice che, a mio parere, può regalarci storie davvero carine.



lunedì 2 aprile 2018

Le cover più belle di marzo

Buongiorno amiche e amici di Leggo Rosa.
Appuntamento di inizio mese con le nostre cover preferite, che per marzo premia tre autrici italiane e le creazioni grafiche che le accompagnano.
Marzo vede trionfare Mariangela Camocardi con una copertina molto elegante, stile vintage, Il mio primo ballo.

Che ve ne sembra?

Un ballo delle debuttanti organizzato nella Stresa già mondana della Belle Époque, alla vigilia di un nuovo secolo che si apre alla modernità sotto ogni aspetto della vita. L'emozione di un sogno accarezzato da tante giovani donne che si preparano a partecipare a un evento che si annuncia memorabile. Contemporaneamente si delineano tra le protagoniste della storia sogni più intimi che scaturiscono dalla sfera dei sentimenti, nel sottofondo di rivalità e conflitti personali che si contrappongono al romanticismo e all'amore.Sono protagonisti anche i pregiudizi e il perbenismo di una società arroccata negli standard anacronistici del proprio tempo, e che osteggia il rinnovamento sociale che ormai incalza, rivoluzionando i vecchi cliché destinati a tramontare.

Se vi ha incuriosito almeno un pochino, lo trovate su Amazon in digitale e cartaceo.  Per gli abbonati a Kindle Unlimited è gratuito.

Secondo posto per Quando una nave si incaglia l'ha deciso il mare di Amanda Foley. Un titolo suggestivo, che si presenta con questa copertina...



Irlanda 1892
In una terra devasta da una profonda crisi politica e religiosa, nella contea di Gallway, viene trovato il corpo carbonizzato di una donna. Avrà a che fare con l’antica dinastia inglese dei Winslow?
Nel frattempo, l’inaspettato matrimonio del facoltoso lord Oliver, rampollo della nobile famiglia, mette a duro confronto il destino di due donne molto diverse: Kathleen, giovane popolana irlandese e lady Emma, superba matriarca degli altolocati Winslow. I continui scontri tra loro spezzano il precario equilibrio della famiglia portando alla luce quei segreti che sarebbero dovuti rimanere tali: come i natali dell’unico erede, Edward, che vive in bilico tra il senso del dovere verso la potente famiglia e il seme ribelle dell’orgoglio irlandese che si scontra con gli ideali di lady Emma, sua nonna.
Mentre nei villaggi e nelle città irlandesi si preannuncia una lotta senza quartiere contro l’odiata Inghilterra, Edward è costretto a partire per la Louisiana. Lì, conosce Eleanor, indomita e passionale suffragetta che lo aiuterà a far luce su se stesso, il suo futuro e il segreto che avvolge l’influente famiglia.
Tre generazioni a confronto per comprendere che talvolta è necessario tornare al passato per affrontare il futuro.


Se amate i romance storici, lo trovate su Amazon in formato digitale e cartaceo

Il terzo posto se lo aggiudica Adorabile bugiardo di Deborah Fasola.


A un bugiardo così adorabile si può perdonare qualsiasi cosa?


Rebecca ha una vita assolutamente perfetta, che viene sconvolta quando il fidanzato medico la lascia e a casa sua irrompe la migliore amica, Juls, che la costringe a ospitarla insieme a Eric, l'amante con cui è in fuga.
Ma quando anche Juls se ne va, Becks ed Eric restano soli e decidono di attuare un piano per riavere indietro ciò che appartiene loro e che hanno perso.
Basterà fingere, dire qualche bugia e tutto potrà tornare come prima!
Peccato che Eric sia così sexy e imprevedibile… Riusciranno i due cuori infranti a riavere indietro coloro che amano oppure si renderanno conto di non amarli poi così tanto?

Sullo sfondo di una scintillante New York, una commedia ironica e divertente dove amore e complicità si ritrovano nello sguardo di un adorabile bugiardo.


Disponibile su Amazon in formato digitale e cartaceo, è gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited.

Prima di lasciarvi alle vostre cose, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno partecipato alla gara sul gruppo facebook di Leggo Rosa. Se non avete vinto, non abbattetevi e postate nuovamente la vostra cover per aprile. Giocando insieme diamo visibilità ai libri e al loro mondo!

domenica 1 aprile 2018

ANGELICA ALLA FRONTIERA di Anne e Serge Golon - Vol XIII





Dopo gli emozionante ANGELICA E IL PIRATA e ANGELICA E IL SUO AMORE, che avevano in qualche modo chiuso il cerchio delle peripezie e degli amori della nostra eroina, lontana dal suo punto focale, ovvero Joffrey de Peyrac, quel primo amore mai dimenticato, onestamente era fisiologico che l'attenzione e la palpitazione scemassero, anche se ANGELICA ALLA FRONTIERA sicuramente ci offre una nuova dimensione delle avventure della nostra coppia di amanti sventurati.


Joffrey e Angelica hanno perso tutto, il loro prestigio, l'epoca felice di Tolosa e del Palazzo del Gaio Sapere. La caduta e la rinascita di Angelica erano stati solo superficiali, fino a quando non si era resa conto che, anche divenuta una delle favorite a Corte, continuava ad essere una pedina nella mani di Luigi XIV, che mai l'ha dimenticata. Da qui la ribellione e poi la guerra di Poitou.


Adesso entrambi sono lontani dalla Francia, in una terra sconosciuta e selvaggia. Siamo nella seconda metà del seicento e l'America non è ancora stata domata completamente. È una terra popolata di indigeni che si combattono tra di loro e contro l'uomo bianco che avanza; ci sono francesi in lotta con inglesi e nuovi coloni che cercano uno spazio proprio dove collocarsi e creare qualcosa.


In questo contesto Angelica si ritrova accanto ad un uomo che ha amato alla follia, ma che oggi è un perfetto sconosciuto. Joffrey ha vissuto quindi anni lontano da lei e anche Angelica è cambiata. Non è più la ragazzina affascinante, ma ingenua che lui si è ritrovato come moglie. È una donna piena di forza, di determinazione ed entrambi affrontano l'impresa di scoprirsi e conoscersi, quasi con la stessa determinazione con cui studiano il paesaggio circostante.


Innegabilmente le parti migliori sono proprio queste interiori ed intime, dove il romanzo si ripiega nello spazio privato di una coppia che sta imparando a scoprirsi. Le notti in cui Joffrey la spiava, o la sua determinazione a difenderla dai soliti invaghiti che vorrebbero portargliela via, conservano tutto il fascino delle loro vicende, mentre Angelica è alle prese anche con la conoscenza dei suoi stessi figli, non tanto Florimond, che con il suo carattere gioviale e solare è facile da amare e capire, ma dell'oscuro e problematico Cantor, che aveva perso e dato per morto molti anni prima, e che adesso è un ragazzo di quindici anni pieno di segreti e di palpiti.


In questo contesto si colloca la selvaggia Honorine, che in qualche modo ricorda molto la piccola Angelica di Poitou, la marchesa degli angeli che già giocava a guidare le rivolte e le marce. Honorine è forte, a volte quasi spietata, ma anche tenere e bisognosa di affetto. Emozionante il confronto tra Angelica e Cantor sulle origini infelici della piccola Honorine.


La storia perde mordente negli intrighi, nei soliti europei intrigati da Angelica, che vedono come l'incarnazione della seduttrice malefica, arrivata sulle sponde delle nuove terre per disseminare morte e peccato, cogliendo segni del suo arrivo nelle visioni mistiche di una santa del posto.


Più interessanti restano le difficoltà dell'insediamento, la durezza di un inverno che non sembra passare più e che spingono gli uomini ad affrontare le loro paure e la loro capacità di resistenza. E mentre il legame tra Angelica e Joffrey diventa sempre più forte, emerge un nuovo possibile nemico che si contrappone al loro modo di vivere, alle loro aspirazioni e al loro amore. Sembra di essere al principio di una nuova tappa delle loro avventure.

FRASI TRATTE DAL LIBRO 

ANGELICA ALLA FRONTIERA


Un  uomo complicato sotto una semplicità apparente. E nei meandri di quella mente superiore, Angelica doveva trovare il suo posto. Alla luce accecante, Angelica vedeva la sua età, che faceva di lui un uomo all'apice della sua esistenza, nel pieno possesso della sua forza, delle sue facoltà e della sua esperienza. Era finito, denso, personale, senza incertezze, forgiato dall'avventura, dalla guerra, dalla morte, dalla tortura e dalla passione.


***


Lui: era lì, a capo della carovana, il conte Joffrey  de  Peyrac,  grande viaggiatore dei due mondi, l'uomo dal destino drammatico che, dopo aver conosciuto le glorie e tutte le miserie, avanzava, cavaliere oscuro, trascinando dietro di sé, giorno dopo giorno, la sua truppa con una disinvoltura altezzosa che a volte sembrava incosciente, ma che sempre risultava sicura.



***


—E se un giorno questi francesi del Nord dovessero scoprire chi siete...chi sono...
 —Non è una cosa che succederà domani. E per allora sarò più forte di una povera colonia abbandonata agli antipodi dal Re di Francia... No, non dovete temere nulla. La mano di Luigi XIV non può estendersi fino a noi. In ogni modo, se osa, potremo lottare contro di lui. L'America è grande e noi siamo liberi.
(Joffrey ed Angelica)



***


Tanti giorni, tanti anni ha vissuto senza di lei, con la ferita della sua assenza nel costato. Ora che sono riuniti a volte gli sembra quasi assurdo.



***


Quando vi ho presa, eravate una ragazzina nuova. Il nostro cervello e il vostro corpo erano vergini. Mentre adesso, quante impronte al posto della mia! Non siete il frutto del mio amore, come io avevo sognato. Sogno che dall'altra parte era utopia, anche fossimo rimasti insieme. Il tempo è passato ed ora voi siete voi, ovvero una donna nella pienezza della parola, una donna con i suoi segreti, una donna che ha perso l'abitudine di riflettersi nell'altro per conoscersi...Una donna sola..che appartiene solo a se stessa, che si è fatta da sola. Ed è questo che a volte mi allontana da voi.
—Ma... Io vi appartengo —disse lei, timidamente.
 —No... Ancora non del tutto, ma arriverà quel momento.
(Joffrey ad Angelica )



***


Tutto andava bene. Peyrac sorrise. Sì, era davvero sua figlia per scelta. Libera, leo lo aveva scelto e non avrebbe mai rinunciato a lui.
(Peyrac guardando Honorine)

***


Insieme a lui, Angelica era stata scacciata dal mondo dei credenti e dei giusti; per amore suo, era stata marchiata così giovane, a vent'anni, con il marchio della maledizione, e ora Peyrac scopriva, come in un lampo, che lei si era trasformata nel suo doppio, forse nell'unica creatura al mondo al quale assomigliava.


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Con la sua improvvisa solitudine, stava per cominciare la sua avventura. Erano soli, senza appartenere a nessuna nazione, senza rappresentare nessun re. Quando erano venuti gli irochesi per chiedere la sua alleanza, avrebbero trattato con  Joffrey  de  Peyrac,  como con un monarca che parlava a nome proprio.

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Kuassi-Ba lo aveva seguito dalla condanna fino alle galere e con lui aveva invasi il presidio ed era sparito nel Mediterraneo.



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La terra immobile, che non va da nessuna parte, si addormenta sotto il suo sudario bianco, come una matrigna implacabile e indifferente. Si ritrae, si indurisce, muore. Se ne va, lasciando lì gli uomini, senza nulla. Non c'è niente, né un uccello, né un animale, né una foglia. Tutto è materia inutile: pietre, boschi, neve. Non c'è niente e il male della terra si insinua piano piano nelle vene, corrode la vita, abbatte l'anima. L'aria stessa che si respira di converte nel nemico, spoglio di tutta la vitalità, per via del gelo. Fa tossire e poi morire. E adesso per gli uomini di Peyrac era giunto il suo turno di affrontare tutto quello.



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Joffrey de Peyrac scoppiò a ridere.  —Voi, voi amore mio, siete diversa da tutti, fatta di un'altra materia. Siete un ruscello impetuoso che sgorga con forza per rinfrescare la terra e incantarla. Pazienza, mio ruscello, un giorno camminerete per le valli più tranquille, per incantarle con la vostra seduzione e la vostra bellezza. Pazienza...  io catturerò la vostra pazzia, la velerò per timore che si smarrisca o si perda!

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Era  lui,  quella  notte che l'aveva avvolta nelle pelli e steso lì, ed era lui che se era steso come ultimo per far riposare le sue forze. Dormiva immobile, come se fosse morto, forte e sereno. Aveva trionfato, una volta in più, sulla guerra, la morte e gli elementi e recuperava le forze per affrontare un nuovo giorno. Lo contemplò con passione.

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E si diceva che aveva ancora molto da imparare sulle donne per colpa sua. L'ammirazione e la gelosia si disputavano il suo cuore.


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Angelica rimaneva presente in lui perché, possedendo il suo corpo, non era mai sicuro di possederlo per completo, che non sarebbe sfuggita di nuovo.


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Dopo tutto era  il capo, l'unico capo a bordo, come aveva detto quel giorno. Lui sarebbe stato sempre libero, al di là di tutti gli ostacoli. Non aveva paura né del peccato né dell'inferno.



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La  peccatrice per distrarsi con lei, l'angelo per amarla con una abnegazione inalterabile. Ma la donna eterna scombinava tutti i suoi piani perché per lei non c'era peccato né santità. Lei era Eva.



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—Credi che conoscerà queste allegrie?
—Quali?
—L'amore di cui parli.
—L'amore si merita, figlio mio, e si paga.
(Florimond e Joffrey)



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 Suo padre era l'unico essere davanti al quale alle volte si turbava. E allo stesso tempo non poteva evitare di ammirare, stagliandosi contro lo splendore di un cielo ombrato, nel tramonto nuvoloso, grigio e oro, quell'uomo gigantesco, dalle tempie argentate, con il viso solcato da cicatrici e a volte impressionante  che aveva cercato oltre gli oceani  e che non lo aveva deluso: suo padre.
(Florimond guardando Joffrey)


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 Peyrac,  da parte sua, non ha mai rinnegato se stesso. È rimasto come una roccia nel mezzo di una vita di infamie. Invidio Peyrac e non solo per essere l'uomo di quella donna, ma perché non ha mai rinnegato se stesso — ripeté  Arreboust  con  ostinazione—, sebbene abbia dovuto morire, in nessuna delle tappe della sua esistenza.



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. — Che significa  Kawa,  questo nome che mi danno? — chiese lei.
 — Donna superiore, donna che sta al di sopra delle altre donne! — mormorò il conte — Donna, stella fissa!


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—Incredibile! — esclamò uno dei francesi che aveva fatto amicizia con Jacques Vignot— Che principessa! Non avrei mai sospettato che aveste qui qualcosa di simile!
—Non è una principessa  —rispose il falegname, guardandolo con disprezzo — È una regina!
 Girò loi sguardo verso Angelica che stava andando loro incontro con una mano sul pugno di Joffrey de Payrac  — La nostra Regina!  — sussurrò —La regina del lago d'argento!


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 Quel letto era stata la barca che li aveva portati oltre l'inverno. Li aveva dormito Angelica, così vicina a lui che a volte sentiva il suo respiro sulla sua guancia, il suo profumo che la perseguitavano nei sogni, che la mattina non doveva fare altro che aprire le labbra per sentire il dolce tocco della sua lingua contro la sua. Gesti impercettibili, calore, tenerezza. La sua cura era nata da quel sogno di amanti. Ora, avevano ritrovato il filo di Arianna e riannodato il dialogo interrotto quindi anni prima per i roghi dell'Inquisizione e l'ostracismo prescritto dal Re di Francia.