Buonasera amiche di Leggo Rosa,
oggi nel nostro salotto intervistiamo Lucien De La Roche, il protagonista di "Ladro di Sogni", l'ultimo romanzo di Marianna Vidal, in uscita l'otto maggio su Amazon in formato ebook e cartaceo.
Il tipo è fascinoso. E appena ci raggiunge nella hall di questo lussuoso albergo di Firenze ci strappa un sospiro. Elegantissimo in bianco e blu, sembra appena uscito da una rivista di moda. Probabilmente è il suo essere francese a renderlo così speciale.
Pochi istanti e quegli occhi di un caldo oro si soffermano su di me che, come una brava scolaretta, lo attendo nella mia postazione, con tanto di taccuino con le domande che formulerò anche per tutte voi. Un sorriso gli schiude le labbra e non sciogliersi come neve al sole è un'impresa da prodi, perché è fascinosissimo. Ma io sono qui per presentarvelo e dunque, ligia, mi alzo, gli tendo la mano e lo saluto: Benvenuto, Lucien.
Lucien: Grazie per avermi invitato, è un piacere essere qui.
Si china a sfiorarmi una guancia e per poco non svengo, ve lo dico. Ha un modo di guardarti...
Anna: Per iniziare, potresti raccontarci qualcosa di te stesso? Chi è Lucien?
Lucien: Sono un uomo che non parla volentieri di se stesso. Mi piace più ascoltare che chiacchierare e sono un tipo attento. In genere poche cose mi sfuggono.
Anna: Neanche un piccolo cenno sulla tua quotidianità?
Lucien: Posso dirti che ho viaggiato per il mondo, ho conosciuto persone di ogni genere e ho vissuto esperienze che hanno plasmato la mia vita in modi imprevedibili.
Anna: Che cosa spinge Lucien attraverso le pagine del romanzo?
Lucien: (si carezza la mascella, scrutandomi di sottecchi, ma poi, rilassato, si lascia cadere contro la spalliera della sedia ndr) Contrariamente a quello che pensano la maggior parte delle persone, sono un sopravvissuto. Nulla è stato semplice nella mia vita. Ho iniziato a lottare che ero ancora un ragazzino e da subito il mio mantra è stato: non guardarsi mai indietro. La signorina Santoro, la vostra Matilde, questo non lo accetta e tenerle testa non sarà semplice per me, ma devo dire che anche per lei sarà una bella battaglia.
Anna: Quali sono gli obiettivi di Lucien e le sue motivazioni più profonde?
Lucien: (un sorrisetto gli piega le labbra ndr) I tipi come me hanno un solo obiettivo nella vita: trarre vantaggio dalla debolezza altrui, ma non in modo tribale. La soddisfazione nasce dalla capacità di affabulare gli altri, al solo scopo di ottenere vantaggi per me stesso.
Anna: Perché lo fai? Quali sono le motivazioni più profonde?
Lucien: Credo dipenda tutto dal bisogno di dimostrare a se stessi di essere all'altezza delle proprie aspettative.
Lucien:(Un lampo di determinazione gli illumina lo sguardo) A qualsiasi costo, sì.
Anna: Il ladro di sogni è accattivante. Io l'ho letto in anteprima, ma voglio che lo dica tu ai nostri lettori. Dunque, ti chiedo: Che tipo di avventure e sfide dovrà affrontare Lucien lungo il suo cammino?
Lucien: Di solito ne affronto di diverse e anche di molto impegnative, ma quella che sto per affrontare ora è davvero una delle più antiche, ma anche delle più insidiose. D'altronde, sfidare il cuore di una donna che pretende di leggere nei tuoi silenzi è molto, ma molto pericoloso.
Anna: Immagino tu ti riferisca a Matilde...
Lucien: A chi altri? È una di quelle donne che non puoi dimenticare.
Anna: Nonostante tutto, non ti comporterai bene con lei.
Lucien: (si piega nelle spalle ndr) Non ho scelta. O lei o io...
Anna: Tu, al suo posto, la perdoneresti?
Lucien: No, ma io non sono una donna.
Anna: Le donne perdonano tutto?
Lucien: Le donne, a differenza degli uomini, danno la vita e chi ha questo dono è capace di provare tenerezza.
Anna: Lei dice che c'è un solo traditore in questa storia e quello sei tu.
Lucien: Punti di vista (sorride).
Anna: Matilde s'innamora a prima vista di te, ma tu? Lucien quando capisce di essersi innamorato di lei?
Lucien: Contrariamente a quello che potresti pensare, anch'io resto folgorato dai suoi occhi color caffè, appena la incrocio alla festa dei Castellani. La passeggiata sul Ponte Vecchio è molto rivelatrice sotto questo punto di vista. Infatti, se hai letto il libro, sai che lì io faccio qualcosa che non è proprio nelle mie corde...
Anna: Sì, ma poi torni sui tuoi passi e non ti tirerai mai più indietro.
Lucien: Non sono uno che che molla facilmente, in effetti.
Anna: (rido) Matilde direbbe qualcosa di diverso...
Lucien: Lei è piena di pregiudizi.
Anna: Che si basano su solide fondamenta.
Lucien: Io trasformo in realtà i sogni della gente.
Marianna: È un modo come un altro per dire che ha avuto quello che si meritava?
Lucien: Tu cosa dici?
Anna: Preferisco non dirti quello che penso e dunque passo alla prossima domanda. Cosa rende Lucien così affascinante e intrigante per i lettori?
Lucien: Forse dovresti chiederlo a loro... (ride ndr). Matilde mi considera un bluff... Io, invece, penso che gli uomini mi ammirino per la mia capacità di destreggiarmi nella vita, mentre le donne sono sedotte dall'idea di potermi salvare. Ma io non ho bisogno di essere salvato.
Anna: Ne sei proprio sicuro?
Lucien: (sorride) Fai troppe domande.
Anna: Ti lascio ai tuoi impegni, ma prima ho un'ultima domanda da farti.
Lucien: Prego.
Marianna: Perché le lettrici dovrebbero leggerti?
Lucien: Perché uno come me potrebbero amarlo solo in un romanzo.
Anna: Grazie mille per questa intervista, Lucien. Non vediamo l'ora di seguire il tuo viaggio attraverso le pagine del romanzo.
Lucien: È stato un piacere. Grazie a voi per l'interesse.
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