Oggi
vi parlerò di un romanzo della Garzanti, che mi ha incuriosito molto
per il titolo "Entra nella mia vita" della scrittrice spagnona Clara
Sánchez, spingendomi all'acquisto.
Ecco a voi un chiaro esempio di cosa intendo io per romanzo sentimentale: ci sono sentimenti, storia, buona caratterizzazione e ottima scrittura.
Ecco a voi un chiaro esempio di cosa intendo io per romanzo sentimentale: ci sono sentimenti, storia, buona caratterizzazione e ottima scrittura.
Il titolo, dicevo, mi ha spinto all'acquisto, la
lettura invece me lo ha fatto amare. Mi ha reso vicina e partecipe alla
storia di queste donne così diverse tra loro e così unite dai legami
di sangue.
C. SANCHEZ, Entra nella mia vita, Garzanti, 2013 |
La storia è ambientata a Madrid,
dove la piccola Veronica, approfitta di un breve momento di
solitudine per frugare tra le cose dei genitori. Scopre così una
cartellina piena di documenti, da dove spunta una foto.
La
foto ritrae una bambina, che lei non ha mai visto, di qualche anno più
grande, con un caschetto biondo, una salopette di jeans e
un pallone tra le mani. Veronica è confusa, vorrebbe fare mille
domande ai suoi genitori, ma sa che è meglio tacere, per non irritare il
papà e la mamma. Soprattutto la mamma, che è sempre triste.
Negli
anni capisce che lo strano comportamento della mamma è strettamente
legato a quella fotografia, ma come affrontare l'argomento?
Veronica
cresce e si trova ad affrontare problemi da adulta, difficoltà che la
mettono sempre più a confronto con i problemi di salute della madre, che
la spingono a cercare risposte all'inquietudine di quella donna che, per anni, ha nascosto ai suoi figli un segreto, forse un dramma.
Veronica è sempre più convinta che debba partire proprio da quella foto, da quella nascosta nella
cartellina, ma quando prova a cercarla, scopre che è misteriosamente scomparsa.
Nonostante
tutto, non si arrende e pezzo dopo pezzo, scopre la verità. Sua madre ha
avuto un'altra figlia, prima di lei. Tutti sostengono che la bambina
sia nata morta, ma sua madre non ci vuole credere. È convinta che
gliela abbiano rapita e in effetti, nella memoria di Veronica riaffiorano i ricordi
di episodi in cui la mamma la portava con sé. All'epoca non vi aveva
prestato particolare attenzione, ma ora tutto acquista un nuovo senso.
Nel
frattempo, la sua mamma si ammala e muore. Veronica non si arrende.
Diversamente dagli altri, lei crede a sua madre e per lei la vuole
ritrovare.
Pezzo
dopo pezzo riesce a ricostruire il puzzle. Trova la bambina della foto. È diventata una donna e non sa nulla né di lei né delle sue origini.
Veronica
capisce che anche sua madre era arrivata a quel punto, ma non aveva
avuto il coraggio di andare oltre, di irrompere nella vita di quella
creatura, di svelarle una verità apparentemente assurda, per rimettere a
posto le cose.
Veronica
non è sua madre. È determinata a portare a termine la sua ricerca ed è
consapevole che c'è qualcuno, molto vicino a loro, che vuole
ostacolarla in tutti i modi.
Non le resta che la sua forza, il suo intuito e il suo coraggio, per lei, per Laura e per la loro madre.
La scrittrice Clara Sánchez parla del suo romanzo
Il
romanzo ha vuto grande successo e la storia è senz'altro intrigante.
Veronica è una ragazza sveglia, moderna, senza fronzoli per la testa.
Aiuta in casa, sostiene la madre e ha le prime, piccole cotte della sua età, ma queste non la allontanano dai suoi obiettivi.
È molto determinata e diretta. Decide di riportare a casa Laura e lo fa.
Laura,
all'opposto, è una ragazzina di poco più grande di lei, timida,
educata, poco ribelle, molto legata alla madre e alla nonna, che l'hanno
cresciuta e fatta vivere sotto una campana di vetro.
Veronica
le piace, perchè è tutto ciò che lei non è e per questo si lascia
travolgere, fino a capire che effettivamente quello che le racconta
questa sconosciuta, non è poi del tutto falso. E grazie a lei trova il
coraggio di reagire, di lottare, di difendersi e infine di decidere.
Il
mistero si mescola all'alone di tristezza, che accompagna tutta la
storia dall'inizio alla fine. Tristezza per Betty, la madre delle due
ragazze, che il giorno del parto si ritrova sola nell'ospedale e che,
con la complicità di medici e infermieri, si vede sottrarre la figlia e,
per buona parte della sua vita, sarà contrastata e mandata in terapia,
per superare il trauma della perdita di un figlio. Tristezza per
Veronica, che ha sempre avuto una mamma a metà, persa dietro a un
ricordo, a una sensazione e a una convinzione. E tristezza anche per
Laura, che scoprirà di aver vissuto per tutta la vita in una grande,
immensa menzogna e che a venti anni si ritrova a dover confrontarsi con
una famiglia di origine, di cui non ha mai saputo nulla.
Il
tema che affronta la Sanchez è sicuramente interessante e lo è anche il
modo in cui si giunge alla verità, ma nonostante il lieto fine, resta
l'amaro in bocca perchè a essere stata rubata non è solo Laura, ma è la
vita di tante altre persone, che non potranno più recuperare ciò
che hanno perso.
A
riscattare il romanzo, nonostante l'alone di tristezza, è il fatto che
la storia di Laura è un pretesto per aprire una finestra sulle tante
storie vere delle Spagna, di cui ci parla la scrittrice nell'intervista
riportata nel video, che rendono giustizia e portano luce e speranza a
quanti hanno realmente vissuto questo dramma.
Leggerlo è un dovere morale, ma anche un piacere, perchè la Sánchez scrive molto bene.
Sembra davvero una storia interessante, soprattutto perché ha dietro di sé un problema reale della società. Sarei curiosa di leggerlo!
RispondiEliminasicuramente la trama è interessante. della sanchez ho le letto solo il profumo delle foglie di limone, e non è che mi abbia entusiasmato così tanto. quindi ho paura di un'altra delusione
RispondiEliminaCiao Denise! A me il libro è piaciuto. E' una storia forte, che parla di un amore grande, quello di una madre per la figlia, ma anche di quello di una figlia per sua madre e per sua sorella... Ci sono anche delle storie d'amore tradizionali, che fanno da cornice...
RispondiEliminaCiao Nancy! Grazie per il commento!Ho sentito parlare del libro di cui mi parli, ma la storia mi sembrava piuttosto dura... Penso sia una caratteristica della Sanchez... Anche se al momento ho letto solo il libro di cui sopra. A me è piaciuto. C'è un fondo di tristezza, ma il messaggio finale è molto positivo.
RispondiEliminaNon conoscevo il libro, ma mi hai davvero incuriosita !
RispondiEliminaCiao Francesca! Grazie! Il nostro scopo è anche quello! Ora tocca alla Sanchez conquistarti!
RispondiElimina