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mercoledì 29 aprile 2015

Nel ventre della balena bianca. Società e politica a Ischia dal 1946 al 1976

Parlare del mio libro mi mette alquanto a disagio, perchè non saprei descriverne i pregi e nemmeno i difetti.
L'idea è nata con la tesi di laurea. Volevo studiare come si costruisce il consenso elettorale e come ciò era accaduto nella mia isola, che è Ischia.
Scoprii non solo come il consenso fosse arroccato intorno ad un'unica forza politica, ma anche come questa, con doti camaleontiche, riuscisse ad adattarsi al territorio, assecondando i cambiamenti economici e sociali.
Ischia si rivelò un caso interessante, perchè rispetto all'immobilismo del resto del territorio meridionale, presentava una vera e propria rivoluzione economica, con il passaggio dal primario al terziario, con l'avvento del turismo di massa. Trenta anni di cambiamenti repentini, che non scalfivano, anche rafforzavano il potere democristiano.
Dopo due anni di ricerca, con la laurea in tasca, cercai un editore interessato all'argomento, che si facesse carico delle spese di pubblicazione.
Fu così che conobbi Enzo Migliaccio della casa editrice Imagenaria. Uomo schivo e riservato, di grande apertura mentale, scomparso da poco, a cui devo la realizzazione del mio sogno.
Nel 2003 fu dato alle stampe il mio piccolo saggio: Nel ventre della balena bianca. Società e politica a Ischia dal 1946 al 1976.




Di seguito vi riporto la scheda di presentazione del libro.


Dal secondo dopoguerra fino agli anni Settanta, Ischia è stata un’espugnabile roccaforte del potere democristiano: nel corso di un trentennio la DC si è appropriata dei valori del territorio ancora legato ai modi di vita, ai principi e alle tradizioni delle società contadine, riuscendo ad avvicinare l’elettorato alla politica ed instaurando rapporti di complicità e di sostegno degli interessi economici che nel frattempo si stavano facendo strada nel settore turistico. Grazie ad un’accurata analisi e attraverso la testimonianza di alcuni protagonisti della vita politica di quegli anni l’autrice dimostra come il mutamento sociale ed economico sarà realizzato all’interno di una mutua contrattazione tra le parti: da un lato il partito garantisce l’appoggio delle attività imprenditoriali e alla speculazione edilizia dall’altro i cittadini premiano con il voto coloro che si sono mostrati più solerti nel concedere licenze, che in assenza di un piano regolatore, diventeranno letteralmente la merce di scambio su cui si giocheràla relazione tra la Democrazia Cristiana e gli elettori. Le conseguenze di tale situazione sono ancora evidenti oggi e la responsabilità di scelte rivelatesi disastrose sul piano ambientale, sono si da ricercarsi in una leadership che, pur di ottenere voti, ha elargito favori, ma anche in una parte stessa della società civile che si è arricchita grazie a questo distorto rapporto col potere.

Se vi capita di leggerlo, scrivetemi. Mi farà piacere conoscere la vostra opinione. Qualunque essa sia.

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