Qualche settimana fa mi ero imbattuta in un romanzo di Julia Quinn, altro nome piuttosto noto nel vasto universo del romance, e più precisamente in QUELLA VOLTA A LONDRA. Il ricordo era piacevole, anche se non travolgente, ed in qualche modo l'esperienza si ripete anche con il simpatico DANZANDO SOTTO LE STELLE, seguito de MERAVIGLIOSA i cui protagonisti compaiono piuttosto spesso anche tra le pagine di questo volume.
Dopo LA LUCE DELL'AMORE di Mary Balogh, che in qualche modo ci presentava una storia con vari punti in comune (ovvero una coppia che si incontra, si piace, si frequenta e si sposa), devo dire che la Quinn si differenzia nel presentarci l'ennesimo personaggio traumatizzato dalla guerra, che si scontra con un'eroina propositiva e positiva.
Belle è la cugina di Emma, ormai moglie del duca di Ashbourne, ed è ospite nella lussuosa dimora storica di famiglia. Durante una sua passeggiata per le sue proprietà, la ragazza sconfina e si ritrova nelle terre di John Blackwood, un nuovo nobile, in quanto l'uomo si è conquistato in battaglia il titolo di Lord grazie ai suoi meriti militari.
Il passato però non è quel ricordo glorioso e luminoso che pensano alcuni e alcuni episodi oscuri (tra cui lo stupro di una ragazzina da parte di uno dei suoi soldati) rendono amara la vita dell'uomo, malgrado la determinazione di Belle di imporsi nella sua esistenza. Belle infatti ne è rimasta subito conquistata e con determinazione lo assedia, fino a quando non capisce che la tattica migliore è quella di farsi inseguire, così si reca a Londra, dove con la complicità dei suoi amici gli fa credere di essere interessata a qualcun altro.
John, malgrado i mille dubbi, parte alla volta della città deciso a conquistarla, cercando di dimenticare i suoi timori e i ricordi più oscuri. Peccato che il passato torni a bussare alla sua porto, proprio quando è sul punto di capitolare.
Tra scambi vivaci, minacce del passato, corteggiamenti e segreti, la storia scorre abbastanza piacevolmente, senza sicuramente suscitare turbamenti profondi, come era successo anche con QUELLA VOLTA A LONDRA. Innegabile che lo stile della Quinn sia questo, più divertente che drammatico, più giocoso che impegnato.
Nella seconda parte la storia perde mordente, ma nel complesso il libro si legge abbastanza scorrevolmente, anche se una certa simpatia ed una maggiore curiosità me la suscitano Emma ed il Duca di Ashbourne, che corre all'inseguimento della moglie per tutto il libro, timoroso che possa succederle qualcosa. Storia piacevole, anche se non tra le mie preferite.
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