L'ultimo libro che ho letto, dopo mesi di estenuante ricerca di qualcosa che attirasse la mia attenzione, è L'amore è sempre in ritardo di Anna Premoli.
Dopo aver abbandonato diverse letture alle prime pagine, ho deciso di puntare su una certezza e ancora una volta la Premoli non mi ha delusa.
I primi amori sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere.
Non per Alexandra Tyler: Norman Morrison, il migliore amico di suo
fratello Aidan, l’ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha
trascorso l’adolescenza a corteggiarlo e a comporre per lui terribili
lettere d’amore in rima. Ogni volta che lo vede – anche ora che è una
donna adulta e sta finendo un dottorato in Geologia alla Columbia – non
riesce proprio a controllare il malumore. Le sue storie sentimentali
sono state tutte un fallimento. E la colpa, secondo Alex, è proprio di
Norman. Quando, stanca di incontri poco entusiasmanti, decide di
prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti,
Norman, altrettanto stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone una
tregua: lasciarsi il passato alle spalle e provare a comportarsi in modo
almeno amichevole. Alex non può tirarsi indietro di fronte a quella che
per lei suona quasi come una sfida: trattarlo in modo cordiale in fondo
non dovrebbe essere così difficile. O almeno, questo è quello che
crede…
Intendiamoci, non è tra i suoi migliori, ma la Premoli ha un modo di scrivere che ti attira. Ha un graffio, nel raccontare le storie d'amore, che ti permette di sfuggire dallo sdolcinato, pur sospirando per i due protagonisti.
Qui il protagonista, Norman Morrison (impacciato, introverso e schivo) è quanto di più lontano ci sia dall'eroe romantico, eppure, a suo modo è capace di grandi gesti e dichiarazioni d'amore, tanto che riesci a simpatizzare con lui e a sperare che ce la faccia a tirare fuori quello che ha dentro. Diversa è Alexandra che è il suo opposto. Un tipo pieno di vita, amante delle altitudini e disposta a rischiare tutto nella ricerca disperata di qualcuno che le faccia dimenticare Norman.
In questo rincorrersi e sfuggirsi troveranno un punto d'incontro questi due insoliti protagonisti che somigliano tanto a noi?
Che la Premoli è brava te ne accorgi, quando superate le duecento pagine scopri che tra i due protagonisti non c'è stato neppure un bacio e la cosa non ti pesa.
Alexandra ha passato buona parte della sua vita cercando di conquistare Norman e quando ha capito che lui non avrebbe ceduto ha provato a odiarlo. Non riuscendoci è tornata sui suoi passi e lui, finalmente, dopo invane lotte, comincia a cedere... E' tutta qui la storia di questi due personaggi che abbiamo conosciuto in altri romanzi e che qui finalmente hanno una loro storia.
Volendovi trovare una pecca, forse potremmo dire che, per chi non ha letto i suoi precedenti romanzi, può essere difficile seguire con destrezza i riferimenti ai personaggi secondari che restano un po' in ombra, ma per il resto, la lettura è piacevole, scorrevole e mai banale.
Voto: ♥♥♥♥
Ciao! ^^ Io della Premoli ricordo di aver comprato un solo libro e di averlo abbandonato fin da subito poiché non riusciva in alcun modo a far centro dentro il mio cuore. Ma leggendoti forse dovevo solamente andare avanti! Lo riprenderò in mano!
RispondiEliminaLa Premoli è sempre una certezza, anche se sono rimasta un po' delusa dal suo ultimo libro che, sebbene non manchi di battute intelligenti, è frettoloso nel finale e un po' sottotono rispetto alle altre opere dell'autrice. Sai consigliarmi qualcosa sul genere Premoli? Io ultimamente ho trovato una emergente molto brava, ma aimé ha scritto solo un libro. Si intitola "Io, la mia moto e... forse tu", molto bello se vuoi provare.
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