Incontro reale di Emma Chase

 Buongiorno amiche delle belle letture.

Oggi vi parlo del secondo volume della Royal Series, Incontro reale di Emma Chase, autrice bestseller di Non cercarmi mai più.

I protagonisti di questo secondo volume, autoconclusivo come il primo, sono Henry, futuro sovrano di Wessco e Sarah, timida e dolcissima bibliotecaria di sangue nobile che farà breccia nel cuore del ribelle della casa reale.

Ecco a voi la trama:

Il principe Henry John Edgar Thomas Pembrook, fratello minore dell'erede al trono di Wessco, non si è mai dovuto preoccupare di nulla in vita sua, a parte le belle ragazze e il divertimento. Almeno finché il destino non gli ha giocato uno scherzo, e si è ritrovato improvvisamente a essere lui il prossimo in linea di successione per la corona, con tutte le responsabilità che ciò comporta. Prima di dire definitivamente addio al suo passato di donnaiolo scapestrato, Henry decide di prendere parte a un reality show in edizione "regale": le concorrenti sono le più belle sangue-blu di tutto il mondo, ma solo una di loro, quella che farà breccia nel cuore del principe, vincerà la tiara di diamanti. Henry si gode lo spettacolo delle concorrenti che combattono – più o meno letteralmente – per contendersi il suo affetto. Ma è una ragazza tranquilla – con la voce di un angelo e un corpo che farebbe venire pensieri impuri persino a un santo – a catturare la sua attenzione. Più il principe si sforza di conoscere meglio Sarah Mirabelle Zinnia Von Titebottum, più si innamora della sua bellezza autentica, della sua forza d'animo e del suo sfacciato umorismo. Roma però non è stata costruita in un giorno e i reali irresponsabili non si redimono in una sola notte. Se intende correggere i suoi errori, Henry dovrà lottare per imparare il vero significato di dovere, onore e, più di ogni altra cosa, amore.

Cosa dire di questo volume? Personalmente l'ho preferito al primo. L'ho trovato più romantico, più coinvolgente, forse perché anch'io sono una lettrice incallita, dall'animo timido, chissà!

Oramai è chiaro che l'autrice si è liberamente ispirata ai due principi più famosi al mondo, William e Henry, ma le consorti non somigliano affatto a Kate e a Megan e le dinamiche familiari sono molto più romanzate di quelle che si vivono a corte. A parte questo, la Chase ha una prosa brillante che a me piace molto e che ho ritrovato anche qui.

Le scende di sesso a ripetizione, a tre quarti della storia, un po' mi hanno annoiato, ma anche qui rientriamo nella sfera soggettiva. A me non piace indugiare. Ogni scena deve essere funzionale alla storia e dunque, non essendo un erotico, dopo la prima si dovrebbe andare avanti con la narrazione, per dare ritmo alla storia.

Considerazione a parte, dopo un paio di articolate capriole nel letto, la situazione si sblocca mandando in crisi la coppia per poi ritrovarsi in tempo per il lieto fine tanto agognato.

 Tutto avviene in modo piacevole. L'unica nota stonata, a mio parere, è il reality che è troppo costruito. L'autrice ce lo descrive come una sorta di lungometraggio dove tutto è già deciso a tavolino e le aspiranti principesse non sono altro che marionette nelle mani della produzione. È chiaro che per la Chase il reality è un pretesto per far interagire e innamorare i due protagonisti della storia, ma basta avere un minimo di dimestichezza con questi prodotti per sapere che sì ci sono manovre dall'alto per far accadere delle cose, ma la variante impazzita resta sempre la reazione soggettiva e incontrollabile dei partecipanti. Qui tutte le principesse, incredibilmente, sono più interessate ad apparire che a conquistare il buon partito. Non c'è un'antagonista per tutta la narrazione, anche se nel reality partecipa anche la sorella di Sarah, Penelope, che, come le altre punta a Hollywood più che al regno. Non lo so. Questa parte del romanzo mi ha convinta poco, per il resto la Chase, con le sue duecentomila copie vendute, sa come catturare il lettore e far dimenticare anche le piccole mancanze. Dunque, se non lo avete letto, tuffatevi in questo romance reale, perché passerete delle ore liete, sognando un po'.

Alla prossima.

Marianna