Dopo la lettura de Il valzer del diavolo, avevo voglia di ritrovare questa scrittrice che ha la capacità di strapparmi il sorriso, con i suoi personaggi forti e pieni di apparente cinismo.
Non per mancanze da parte sua, ma all'inverso per la sua bravura nel disegnare personaggi scanzonati, al di sopra delle regole, eppure realistici anche nelle loro esagerazioni.
Mi piacciono molto anche i personaggi femminili, che sono forti, volitivi e tengono testa al loro parter, distinguendosi per la loro singolarità.
Così ho iniziato la saga dei Rohan con Innocenza e seduzione e ancora una volta, ho ritrovato quegli elementi che mi erano piaciuti nel romanzo sopra citato.
Qui, però, il sostrato è veramente triste.
Una madre come quella della nostra protagonista è meglio perderla che trovarla, ma purtroppo anche la cronaca odierna ci parla di genitrici disposte a vendere i figli pur di ottenere ciò che vogliono o anche per riversare sulla prole quello che loro in prima persona hanno subito. Insomma, se l'ho fatto io, lo puoi fare anche tu.
Nel 1765, poi, la famiglia investiva spesso sulla figlia più appariscente per garantirle un unione con un buon partito e sistemare così anche gli altri. Nella famiglia Hermann, la bella di casa è Lydia e non certo Elionor.
Elinor Harriman, infatti, è cresciuta con la convinzione che lei non potrà mai interessare un uomo o qualcuno di un certo livello e da ragazza intelligente se ne è fatta una ragione.
Senza contare che i problemi in famiglia sono così tanti, che non c'è tempo per soffermarsi a pensare all'amore.
Sua madre è una donna lasciva, che pur portandosi dietro le figlie, dopo aver abbandonato il padre, passa da un letto ad un altro, senza trovare stabilità. Con il tempo, le stesse ragazze cominciano ad attirare l'attenzione dei compagni e se la secondogenita deve essere tutelata per un bene superiore, la maggiore può anche sacrificarsi.
Ė già accaduto in passato e Elionor vorrebbe non dover ripetere l'esperienza, ma quando sua madre scompare, per partecipare ad una delle celebri feste dell'Esercito Celeste, non le resta che mettere da parte qualsiasi paura, raggiungendo il castello di Francis Alistair St. Claire Dominic Charles Edward Rohan, Visconte Rohan.
Con l'aiuto del vecchio cocchiere, rimasto a loro fedele, anche nella miseria, riescono a rubare un carro e raggiungono la proprietà del Visconte.
Coperta di stracci e con un naso pieno di personalità è convinta di potersi sottrarre agli appetiti del gruppo di depravati che fanno parte dell'associazione segreta, capeggiata da Rohan.
Certo non si aspetta di essere condotta immediatamente da lui, ma poco importa. Il suo scopo è impedire a sua madre di giocarsi gli ultimi soldi che sono rimasti.
Tuttavia la bellezza sconvolgente di quest'uomo dai capelli neri e gli occhi azzurri, fa breccia anche nel suo cuore ferito. A difenderla dal fascino indubbio di quell'uomo la pessima fama e l'esperienza vissuta in precedenza.
L'indolenza di Rohan è davvero mitica. Ricco, bellissimo e nobile, si presenta come un soggetto annoiato anche dalle stesse perversioni, che in principio tanto lo allettavano.
Appena la vede, pensa che ci sia uno sbaglio. Nei giochi dell'Esercitò Celeste sono escluse le vergini e i bambini.
Dunque, che vuole questa straccivendola da lui?
Sua madre.
Le ribadisce la giovane, rivelandogli la sua identità. La mente acuta del visconte elabora rapidamente i dati, risalendo alle informazioni in suo possesso e le promette di restituirle la persona che cerca.
Potrebbe farlo senza tante cerimonie, ma quella ragazza gli piace. Incredibilmente, deve ammettere, perché non è il suo tipo, ma la mente argusta della giovane, la sua aria perbene, e la pessima madre che si ritrova, fanno breccia nel suo cuore indurito da un passato tragico.
Così la costringe a passare la notte nel castello, mandando indietro la madre con uno dei suoi amici più fidati, Reading.
Elionor fa di tutto per andare con loro e questa sua ostinazione a non farlo avvicinare alla sua casa, lo incuriosisce così tanto, che l'indomani si propone lui stesso di riportarla dai suoi.
Pur di non farlo entrare nella sua dimora, Eleonor scappa dalla carrozza. Al suo rientro, riabbraccia sua sorella e la nutrice, ringraziando l'uomo di fiducia del visconte, determinata a liberarsene il prima possibile.
La disavventura sembra essersi conclusa per il meglio, ma putroppo di sbaglia.
Il visconte riesce a raggiungerla e si intrufola in casa, riuscendo anche a vedere la famosa e bellissima sorella.
Il percorso che porta i due protagonisti ad innamorarsi è disseminato non di ostacoli, ma di problemi reali e nella dedizione che quest'uomo dal cuore insensibile mostra nei confronti di questa giovane è davvero seducente.
Elionor resiste in tutti modi, accrescendo il desiderio, fino a confessargli che non è più vergine.
Non posso rivelarvi cosa succede, perché vi toglierei il gusto della lettura, ma credetemi un lascivo come lui, ruberebbe il cuore a qualsiasi donna.
Alla storia d'amore di Eleonor si intreccia quello della bella sorella per il misterioso Reading, che con il volto sfreggiato, porterà non poco scompiglio in casa Hermann.
Sfortunatamente l'unico modo per otterene una fortuna era sposarne una, ed il Naso non aiutava.
(...)
Se
c'era davvero un Dio, avrebbe sicuramente ascoltato quelle due. Lydia
era troppo affascinante per ignorarla, e Nanny troppo feroce.
(...)
La sua voce poteva affascinare gli angeli.
(...)
"Fai quello que vuoi"
(...)
- Oh no, tesoro. Non sono Satana, semplicemente uno dei suoi angeli caduti.
(...)
- Non prendo mai con la forza quello che posso avere con il fascino.
(...)
- Mi sposerà che lo voglia o no. Non intendo darle nessuna possibilità.
(...)
-
Che mi piaccia o no, sembra che abbia sviluppato un cuore.Non so
assolutamente come usare questa dannata cosa, ma eccola qui che vuole
Elinor. Non posso vivere senza di lei.
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