LA DAMA DEL MISTERO di Elaine Coffman
Quando si parla di Scozia del 1700, di giacobiti, di giubbe rosse, di spie francesi, di tartan, di kilt e di amori appassionati, il mio cuore si apre pronto ad amare chiunque voglia regalarmi qualche sfumatura in più, qualche stralcio di storia, qualche colore più accesso, un semplice dettaglio che possa arricchire il quadro che si è formato nella mia mente e nel mio spirito.
Confesso che infondo anche prima che la Gabaldon entrasse nella mia vita con la saga di OUTLANDER, ero già in qualche modo affascinata da questa parte di mondo, per colpa di Mel Gibson e del suo Braveheart, e anche per via del fascinoso Christopher Lambert e del suo HIGHLANDER, L'ultimo immortale. Se vado indietro con la mente posso risalire fino al principe della collina di Candy Candy, a testimonianza di un amore di lunga data. Quindi se si parla di Scozia è facile che mi lasci trasportare. Elaine Coffman, invece, è riuscita nell'ardua impresa di farmi andare avanti con una certa fatica, per niente affascinata.
LA DAMA DEL MISTERO ha in verità tutti gli elementi per attirare l'attenzione e per entrare prepotente nelle simpatie dei lettori che amano questo genere. L'epoca in cui la storia è ambientata è turbolenta e difficile. Culloden è alle porte. Nel giro di pochi anni il bel Principe Charles cercherà di conquistare il trono inglese sottraendolo agli Hannover, e gli inglesi temono ogni movimento, cercando di scovare i simpatizzanti giacobiti. In questo clima di sospetto, Tavish Graham, splendido e vivace fratello minore del laird, trova sulle rive del mare una donna bellissima priva di sensi.
Il giovane sta partendo per Edimburgo, ma decide di salvare la ragazza, congelata e priva di memoria, portandola al castello del fratello maggiore, il brusco e passionale Jamie. La donna dichiara di non ricordare nulla del suo passato, tranne il suo nome, Sofia, ma qualcosa nel suo modo di parlare e nelle sue reticenze, inducono Jamie a sospettare di lei fin dal principio.
Sofia, infatti, non ha perso la memoria, ma cerca di nascondere la sua vera identità aristocratica, per non essere ritrovata dal futuro marito, il Duca di Rockingham, a cui è stata destinata. Tra i due scoppia subito la passione che interverrà a complicare le cose, soprattutto quando lui scoprirà la sua vera identità ed i suoi legami con la casa reale francese.
Pur presentando un'ambientazione fascinosa, offrendoci la cornice di un'epoca interessante e piena di spunti, ho faticato molto a lasciarmi conquistare per una forma di insofferenza nei confronti dello stile nebuloso dell'autrice. Una storia per conquistarmi deve avere un minimo di credibilità, questo vale anche per il fantasy che deve essere sempre verosimile, mai assurdo ed improbabile. La Coffman ha uno stile che non riesce a fare presa sul mio gusto, troppo distaccata dalla realtà e dai sentimenti reali. Basti pensare alle scene iniziali, dove l'attrazione viene presentata in maniera eccessivamente improvvisa e scollegata dal contesto.
Una giovane donna recuperata dalla riva del mare viene portata nel castello del Laird che pur essendo un aristocratico si comporta come un rozzo soldato. Rendendosi conto che la donna è francese, passa dall'insulto alle citazioni del Dottor Faust di Marlowe con la stessa rapidità con cui si scoprono attratti l'uno dall'altro, ma sono frasi e parole che rispecchiano solo il desiderio dell'autrice di fare sfoggio della sua cultura letteraria, piuttosto che ben contestualizzati o sinceri. A volte è meglio raccontare con umiltà che con pretese poetiche dal dubbio risultato.
LA DAMA DEL MISTERO è stato il primo libro della Coffman che ho letto, primo della saga dedicata al Clan Graham, ma probabilmente non ne leggerò altri, visto che pur presentando una trama accattivante, lo stile dell'autrice non riesce proprio a convincermi, incapace di penetrare sotto la superficie e di creare una forma di empatia tra il lettore ed i suoi personaggi. Romanzo in definitiva piuttosto freddo.
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