Il secondo volume della saga dedicata ai fratelli MacKinnon è quello che ci racconta le vicende di Morgan, il secondogenito, divenuto il maggiore dei Rangers dopo che Iain era stato congedato per permettergli di vivere quella vita sognata e desiderata, prima del ricatto di Wentworth. Con questa seconda parte della storia, in qualche modo entriamo nel vivo delle vicende e i personaggi sicuramente assumono una profondità maggiore e più adulta.
Avevamo conosciuto la guerra vista solo dal fronte degli inglesi che, lungo la frontiera, cercavano di respingere i nemici francesi ed i loro alleati Abernaki. La nostra eroina di turno, Amalie, è una creatura nata da un padre francese ed una madre indiana, cresciuta tra le suore e ritrovatasi per colpa del destino nel Forte attaccato dagli inglesi.
Alla morte del padre, Amalie decide di rimanere sotto la tutela del suo padrino, che ha promesso a suo padre di prendersi cura di lei. La sua bellezza e la sua umanità ne fanno una persona preziosa e desiderata da tutti, anche se la ragazza respinge le proposte di matrimonio di un assillante ufficiale, incerta se il suo destino debba essere quello delle mura del convento o quello di madre.
Un giorno durante uno scontro viene fatto prigioniero il capo dei rangers scozzesi di cui si raccontano infinite storie. Morgan MacKinnon sembra però un uomo, piuttosto che uno spettro, disposto a subire tutto, persino la minaccia di essere consegnato agli Abernaki, che sperano di bruciarlo vivo per vendicare un passato affronto.
Prendendosi cura di lui, Amalie comincia a provare pietà nei suoi confronti e poi ammirazione ed affetto, rendendosi conto che l'uomo è una persona d'onore, pronto a tutto pur di difendere i suoi e allo stesso tempo dolce e premuroso anche nei suoi confronti. Sarà proprio lei a pregare il suo padrino affinché venga data una possibilità a Morgan di sottrarsi all'atroce destino che lo aspetta.
Morgan è diviso da un dubbio profondo, anche se ha accettato di tradire Wentworth (che ha sempre disprezzato) per servire i francesi che hanno sempre appoggiato gli scozzesi e che da sempre sono i loro alleati. Lui è pronto a tutto pur di non venire meno alla parola data ai suoi uomini ed il pericoloso gioco che sta conducendo potrebbe portarlo ad un tragico esito, se dovessero scoprirlo.
Intanto la vicinanza di Amalie si rivela una tentazione potente e pericolosa, perché sarebbe così facile lasciarsi sedurre dalla promessa di un futuro felice al suo fianco, ma l'onore lotta contro l'amore, mentre la storia si dipana avventurosa, appassionata e avvincente.
Nel frattempo né Connor, né Joseph e persino Wentworth si vogliono rassegnare all'idea che lui li abbia traditi e sono pronti a tutto pur di recuperarlo e scoprire la verità.
Questa seconda parte della storia si rivela quanto mai avvincente, con un buon ritmo, piena di passione e di analisi, con i personaggi secondari ben disegnati, con un cattivo (Wentworth) che fa di tutto per farsi amare e un tocco abile da parte dell'autrice che ti porta a leggere la storia con interesse e trepidazione.
Ricompaiono anche Iain ed Annie, che vivono sereni nella loro splendida fattoria, e tutti gli altri personaggi che già avevamo incontrato. Racconto che consigliamo a tutte le appassionante di romanzi d'avventura e d'amore.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
Voleva lasciarsi morire. Attonita, disse la prima cosa che le venne in mente: «È un peccato mortale darsi la morte». Ma non è peccato anche salvargli la vita per poi farlo bruciare vivo? «Allora farò meglio ad andarmene presto all'inferno e a non lasciare aspettare il diavolo.»
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«Che tipo di uomo siete, maggiore MacKinnon?» «Solo un uomo.» La sua umile risposta la fece vergognare. Agli occhi di Dio lui era solo un uomo, oui, ma lì sulla Terra era un ufficiale britannico, un ranger, una leggenda sia tra la sua gente che tra la propria
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Amalie non se la prendeva per i loro scherzi, vedeva da sé che quanto dicevano era vero. Lei era diversa. Sua madre era stata Abenaki per metà, Amalie lo era solo per un quarto. I suoi tratti non erano né francesi né indiani; era proprio come l'aveva chiamata sua madre: Figlia del Crepuscolo.
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«Audentes fortuna iuvat.» Morgan sussurrò il motto del suo clan. La fortuna aiuta gli audaci
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Non avete paura, maggiore?» Morgan ridacchiò. «Oh, sì. Ma non c'è niente da guadagnare a lasciare che la mia paura mi domini, ragazza. Bourlamaque può scegliere come e quando morirò, ma sta a me decidere come affronterò la morte.
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Poi, da fuori la porta, udì le voci degli uomini. Prese un altro profondo respiro e si costrinse a stare dritto su entrambe le gambe, ignorando il dolore e scacciando la paura. Lui era Morgan MacKinnon, fratello di Iain e Connor MacKinnon, fratello di sangue dei Muhheconneok e nipote di Iain Og MacKinnon. Non si sarebbe spezzato.
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. «Sì, la lussuria sfrenata può trasformare un uomo in un animale, se lui le permette di dominarlo, ma il desiderio unito all'amore può renderlo un santo.»
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Sì, lei non poteva essere sua, ma quella notte — solo quella notte — lui sarebbe stato suo
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Per così tanto tempo nella sua vita Amalie si era sentita invisibile, una ragazzina scura in un mondo di belle bambine dai capelli dorati. Tranne suo padre, nessuno si era mai interessato ai suoi pensieri, se non per sgridarla per la loro natura. Ma Morgan, il caro Morgan, la ascoltava. La ascoltava e vedeva in lei cose che nessun altro aveva mai visto.
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«Sì, ieri notte ho mantenuto la mia parola, ma sono un uomo, Amalie. Il mio sangue è rosso come quello di qualsiasi altro uomo. Il fuoco è stato spento in voi, ma non in me. Per tutto il giorno ho sofferto in un inferno che mi sono costruito io stesso, desiderando ciò che non posso avere. Ho cercato di togliervi dal mio sangue, di espellervi con il sudore, ma nel momento in cui poso gli occhi su di voi o sento la vostra voce… So che non capite quello che sto dicendo, ma per l'amor del cielo, ragazza, restate nel vostro letto. Voi e io… non può essere.»
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Amalie si irrigidì, quel francese fluente era la prova del suo tradimento. Ma capiva perché le avesse parlato in francese: stava mettendo il proprio peccato ai suoi piedi.
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io non ho paura delle belve della foresta. In questi boschi, la morte cammina su due gambe, non su quattro zampe.
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Joseph sorrise, i denti che scintillavano in contrasto con la pittura scura sulla faccia. «Da qualche parte dentro il corpo di Wentworth c'è un uomo che lotta per venire fuori.»
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