MAGIA PROIBITA di Jo Beverley
Jo Beverley è una delle scrittrici note del romance storico, di cui ho letto ormai diversi libri e che si caratterizza per un intreccio meno scontato del solito, anche se poi nell'evoluzione della trama qualcosa sempre si perde, mostrando qualche ingenuità che non mi permette di considerarlo uno di quei volumi indimenticabili, pur gustandolo nella sua lettura.
MAGIA PROIBITA rappresenta qualcosa comunque di atipico, rispetto agli altri testi letti, in quanto viene anche pubblicato nella collana I ROMANZI MYSTERE. In effetti l'elemento magico è presente, ma definirlo un fantasy o un paranormal è alquanto forzato, ben conoscendo entrambi i sottogeneri. Piuttosto si tratta di una storia natalizia, con la tipica atmosfera che sembra permettere tutto ed avverare qualsiasi desiderio.
Meg Gilliangham è la figlia maggiore di una famiglia per bene finita in miseria. Dopo la morte dei genitori, i figli infatti si sono trovati in serie difficoltà economiche e alla vigilia di Natale il loro datore di casa, Sir Arthur, bussa alla loro porta con una proposta indecente. Meg è pronta a tutto, a qualsiasi sacrificio, pur di salvare i propri fratelli, ma Sir Arthur non è interessato a lei, ma piuttosto a Laura, la sua sorellina di appena quindici anni.
Sir Arthur le da un ultimatum. Le concede due settimane per trovare il denaro dell'affitto, o permetterà loro di rimanere solo se Laura diventerà la sua amante. Meg, disperata, decide di ricorrere ad una statuetta magica, la sheelagh, tramandata dalle donne della sua famiglia, che ha il potere, utilizzata solo da alcune persone, di avverare (anche se con terribili conseguenze) qualsiasi desiderio.
Meg chiede che la situazione si risolva e la risposta è l'eccentrico e bellissimo Lord Saxonhurst. Questi, infatti, allo scadere delle due settimane di tempo, riceve una lettera dalla nonna che gli ricorda un suo impegno di cinque anni prima, dove dava la sua parola d'onore che al compimento di venticinque anni avrebbe preso moglie. Il suo compleanno si celebra l'ultimo dell'anno, praticamente il giorno dopo.
Tutte le possibili aspiranti sono fuori città per il periodo natalizio, ma la soluzione gli viene data da una sua domestica che conosce la famiglia di Gilliangham, in quanto la sorella aveva lavorato per loro quando ancora erano benestanti. Meg è in condizioni economiche disperate e accetterebbe sicuramente la sua proposta.
I due sposi si vedono per la prima volta il giorno delle nozze, malgrado i timori, i dubbi e le incertezze e qualcosa di magico (che niente ha a che fare con la statuetta) scocca tra di loro e Sax non può credere alla fortuna che ha avuto, in quanto Meg è intrigante, assennata, parsimoniosa, tutto quello che non ha trovato nelle altre.
Meg si affeziona subito a Sax, al suo cuore generoso, alla sua attenzione per il prossimo, ma a dividerli c'è il segreto della sheelagh che Meg deve recuperare a tutti i costi, dando il via a roccambolesche avvenute che porteranno i due giovani sposi a vivere situazioni incredibili, che saranno poi coronate dal trionfo dell'amore e della giustizia, come è tipico di questi racconti.
Storia carina, con una trama che si sforza di essere meno banale del solito, pur, come dicevo, presentando notevoli ingenuità, basti pensare al modo in cui Meg si fida della nonna di Sax, che lei non conosce minimamente e che, per il solo fatto di essere anziana, dovrebbe essere un concentrato di bontà. Se al livello di intreccio è funzionale per farla cadere nelle grinfie della strega, dal punto di vista di coerenza psicologia del personaggio appare alquanto inverosimile in una protagonista che ci viene presentata come assennata e attenta.
A parte questo, il libro resta una piacevole lettura, adatta alla stagione.
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