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giovedì 10 settembre 2020

Gabriel's Inferno Redenzione e tormento di Sylvain Reynard

Pronte per la recensione al secondo volume della trilogia di Gabriel's Inferno?

 


Io non lo ero...Per abitudine,  se inizio il primo volume, mi lascio poi tentare anche dagli altri della saga, pur sapendo che non mi piaceranno come il primo. Perché? si chiederà qualcuno... Perché di solito le idee vengono meno, la storia si trascina, e il consolidato tira e molla dei protagonisti, mi annoia e irrita parecchio, come la bomba lasciata alla fine per farti acquistare il terzo volume. Nonostante tutto, da vera masochista, vado avanti.

Preparata, dunque, mi sono immersa nella lettura del secondo volume di Redenzione e tormento... Le prime pagine, in effetti non sembravano sottrarsi alla tradizione, tanto che nella recensione al primo volume, vi accennavo che non mi stava piacendo particolarmente, ma andando avanti, invece, ho avuto una piacevolizzima sorpresa! La storia c'è e fila. Finalmente un secondo volume ben scritto con un inizio, uno sviluppo e una conclusione. 

Ecco a voi la trama:


Gabriel e Julia sono anime gemelle. Per lui, quella timida e dolce studentessa universitaria è la luce che ha spazzato via le tenebre del passato; l’angelo che lo ha allontanato dalla strada dell’eccesso e che gli ha insegnato ad amare. Per Julia, l’incontro col professor Gabriel Emerson è stato l’inizio di una “vita nova”. Grazie a lui, Julia si è lasciata alle spalle i ricordi dolorosi e ha trovato la forza per superare le proprie insicurezze. E adesso è pronta per farsi guidare lungo un sentiero costellato di desideri e di trasgressioni, verso il paradiso della felicità… All’ improvviso, però, il destino volta loro le spalle. Qualcuno ha scoperto la loro relazione e, per evitare uno scandalo che trascinerebbe nel fango l’ateneo, il rettore li mette di fronte a un ultimatum: devono separarsi, altrimenti la loro vita diventerà un inferno. Ma come potrà Gabriel scegliere tra la sua Beatrice e la carriera? Come potrà Julia essere felice se rinuncerà ai suoi sogni in nome dell’amore?

 Così, mentre leggevo, pensavo: questo libro lo dovrebbero divorare tutti coloro che pensano di poter sedere dietro una cattedra, disprezzando a priori il genere sentimentale, valutandolo di serie B.

Innanzitutto l'autrice non è una casalinga frustrata che nella vita non ha letto che pochi e supercitati classici, per poi rispolverarli a dovere, nella grandi occasioni. Sylvain Reynold è una ricercatrice di letteratura e del mondo della cultura ha fatto il suo pane quotidiano, e questo spiega la scelta di ambientare il romanzo in una realtà che conosce bene.

E lo fa anche senza risparmiarsi, tanto che leggendo mi sono chiesta anch'io come possa essere piaciuto alla massa un romanzo così pieno di citazioni e di riferimenti letterari. Alla faccia di chi crede di conoscere i lettori del genere rosa!

Vi dicevo che personalmente l'ho preferito al primo, perché qui la storia è meno abusata. Nel senso che, pur non avendo tratti di orginalità assoluta, la trama risulta meno trita e ritrita, con un'interessante approfondimento psicologico che nel primo volume mi era apparso più superficiale e meno trattato bene, anche se giocato sulla contrapposizione tra l'Amor Cortese a quello carnale.

Se non lo avete letto, non spaventatevi. Non è nulla di pesante. 

Il percorso interiore che Gabriel fa in questo volume, intrecciato alle vicende amorose, mi è parso insieme interessante e romantico, e questo spiega, perché riesca a catturare l'attenzione di chi cerca qualcosa di più in un romanzo sentimentare e chi invece vuole solo rilassarsi e sognare.

Non ho condiviso pienamente la posizione di  Julia nei confronti di Gabriel, ma capisco la scelta dell'autrice, e comprendo anche che nel percorso della protagonista il suo contrapporsi alle scelte del suo amato è segno di una crescita interiore che le consente di portare il rapporto con Gabriel, finalmente, su un piano paritario. Nel rivendicare le sue ragioni, però, a mio parere, dimostra la sua ingenuità e anche la sua immaturità, in contrapposizione al nostro professore. 

Ma cosa succede in questo volume?

Gabriel e Julia vivono il loro amore, in modo anche un po' sconsiderato, se pensiamo quanto hanno aspettato, prima di stare insieme anche fisicamente, per poi perdersi nelle ultime pagine del libro, quando presi della passione, perdono di vista il loro primo obiettivo: non farsi scoprire dalle sfere altre del mondo accademico.

Cosa che puntalmente accade in questo secondo volume che vede i buoni e i cattivi schierarsi su due fronti opposti, nel colpevolizzare e assolvere i nostri protagonisti, per poi dare ritmo alla storia.

Ovviamente, il momento centrare di questo romanzo è quando i due amanti vengono convocati per dare una loro versione dei fatti. A un certo punto tutto sembra perduto, ma non è che l'inizio... Gabriel compie un passo successivo verso il suo cammino di redenzione, che poi non è altro che un percorso di perdono verso se stesso, scegliendo la strada più difficile per lui, fino a quando non riuscirà a comprendere che è finalmente fuori dal tunnel e che le scelte fatte lo hanno condotto alla piena consapevolezza di se stesso e dei suoi sentimenti.

Per quanto riguarda Julia, finalmente il rapporto, come vi dicevo sopra, è su un piano paritario ed a questo passaggio di livello che si appella la nostra protagonista nel momento cruciale della storia, ma le cose vanno come devono andare, non solo per dare uno sviluppo alla trama, ma per dare coerenza al personaggio di Gabriel che si allontana dalle tenebre per camminare verso la luce.

Da questo momento in poi ho cominciato a rivalutare tutto il romanzo, che all'inizio mi era apparso noioso e ripetitivo, con scene di sesso che servono a compiacere soprattutto un certo tipo di lettori, ma non danno ritmo alla storia.

Invece, andando avanti tutto acquista un senso e anche l'inizio appare ben inserito nel contesto, per dare poi respiro al romanzo.

Per questo volume, dunque, ben cinque cuori.

Voto: ♥♥♥♥♥


 


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