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giovedì 3 settembre 2020

L'AMANTE GIAPPONESE di Isabel Allende


Avevo comprato questo libro un po' di tempo fa, su una bancarella dell'unica libreria seria del mio paese. Isabel Allende è una garanzia, soprattutto dopo aver letto diversi suoi romanzi, che non mi hanno mai delusa. Il suo grande pregio è il potere della parola, potente, emotiva, capace di trasportare il lettore in luoghi sconosciuti dell'animo umano.


Ho comprato questo volume sulla fiducia, senza che ci fosse un riassunto e senza avere particolari della trama. L'ho riposto su di uno scaffale della mia libreria, conscia che prima o poi mi avrebbe chiamato a sé, come è in effetti successo.


La storia si dipana pian piano attraverso mille racconti, raccolti da Irina, una giovane di origine Moldava, pallida e spaventata dalla vita, che custodisce un terribile segreto, e da Seth, un giovane rampante avvocato che più per stare accanto alla ragazza che per vero convincimento, comincia a raccogliere informazioni sulla nonna, Alma Belasco, che pur lui ama sinceramente e che a un certo punto della sua vita, ormai piuttosto avanti con gli anni, decide di entrare a Lark House, una clinica per persone anziane.


Tassello dopo tassello, emerge la singolare personalità di Alma, una ragazza di origini polacche, separata dai suoi genitori durante la guerra, e mandata a vivere in America con i suoi zii, in modo particolare Isaac, lo zio che l'amerà sempre come una figlia. 


Il legame di Alma con i Belasco diventerà sempre più forte, costruendo davanti ai nostri occhi le vicende di una vita borghese che riflettono però anche le dinamiche di un paese che si affacciava alla terribile guerra mondiale, per seguire poi gli anni di ripresa e di boom economico.


Il legame tra Alma e Nathaniel, il cugino, ma anche con Ichimei, il figlio del giardiniere giapponese, che la ragazza incontra nella sua primissima infanzia, è il punto focale di tutta la storia, che racconta dell'amore declinato in tutte le sue forme, da quello passionale e viscerale che Alma nutrirà per tutta la vita per Ichimei, pur non trovando la forza di combattere contro le convenzioni e una società che condannava le relazioni miste, a quello per Nat, il marito amico, che le sarà vicino per buona parte della sua vita.


Ma il racconto della vita di Alma in qualche modo spazia inglobando tutti i vari personaggi: la famiglia Fukuda, dal benessere iniziale, alla vita in un campo di concentramento americano, per poi affrontare il difficile reinserimento, i Belasco con la loro famiglia  chiassosa e particolare, ma fondamentalmente positiva, ai singolari abitanti di Lark House, ognuno con le sue pulsioni, il proprio bagaglio di vita e di speranze, per giungere a Seth e Irina e alla loro drammatica vicenda.


Tutto il racconto è impregnato d'amore, non solo quello durato una vita tra Alma e Ichi, che emerge anche nel momento finale della vita della donna, ma anche quello di Nat per la moglie amica, o quello di Nat per Lenny Beal, il misterioso amico della donna arrivato a Lark House, o il sentimento delicato che unisce Alma a Kristen e l'affetto che si sviluppa tra Irina e questa nonna acquisita, che le infonderò una nuova speranza e una nuova fiducia in se stessa.


Racconto scritto con sapienza, in modo da far combaciare tutte le tessere sul finale, ed emozionante con quel finale struggente in cui l'amore di Alma e di Ichi assume una dimensione spirituale ed eterna. Assolutamente consigliato!

FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Non siamo vecchi per il fatto di aver compiuto settant'anni. Iniziamo a invecchiare nel momento in cui nasciamo, cambiamo giorno dopo giorno, la vita è un continuo fluire. Ci evolviamo. L'unica cosa diversa è che adesso siamo un po' più vicini alla morte. E cosa c'è di male in questo? L'amore e l'amicizia non invecchiano. Ichi

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«La felicità non è per tutti, Cathy!» «Certo che lo è.Tutti nasciamo felici. Lungo la strada la vita ci si sporca, ma possiamo pulirla. La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l'allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi». (Cathy e Irina)

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Neko era stato il suo confidente. Per non farlo da sola, parlava con lui, con la tranquillità che non avrebbe mai risposto, ma che grazie alla sua saggezza felina  avrebbe capito tutto.

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Gli anni spirituali sono serviti a ben poco se non riesco a liberarli del desiderio. Attendo le tue lettere e la tua voce al telefono, ti immagino mentre arrivi di corsa... A volte l'amore fa male. Ichi

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