A volte mi capita di avere dei pregiudizi. Mi rendo conto che è un difetto, ma parto prevenuta nei confronti di alcuni libri, per via di impressioni superficiali maturate in altri contesti. La bellezza di avere questo tipo di sentimenti è il piacere della smentita, che non sempre arriva, ma che in questo caso mi ha portato una ventata di freschezza in questo genere che a volte presenta tante innegabili pecche. Per fortuna la storia di Jillian e Brock, quella su cui non avrei puntato neanche un euro, arriva e mi conquista, come solo poche riescono.
Avevo incontrato già i due personaggi nei romanzi precedenti della saga WAIT FOR YOU. Brock la Bestia Mitchell era il campione di lotta della Lima Accadamy per il quale sbavavano Cam, Jase e tutti i maschi della specie. La sua presenza al Mona's aveva in qualche modo contribuito a portare il gruppo a frequentare questo posto, così distante dalla loro vita di college e buone famiglie, ma questo tipo tutto muscoli e successo mi sembrava incapace di conquistarsi le mie simpatie.
Ad amarlo alla follia, in modo quasi adolescenziale, avevamo trovato la piccola Jillian Lima, la figlia del capo, ovvero del proprietario della Lima Accademy. La ragazzina era palesemente innamorata, come Stephanie aveva notato senza problemi, ma il suo sembrava un amore non ricambiato, in quanto Brock la trattava come una ragazzina. A questo punto della storia, dopo l'algida e quasi perfetta Stephanie, non ero oggettivamente pronta ad un'altra storia con una protagonista che aveva tutte le carte in regola per vincere la partita. Eppure la Lynn mi stupisce in modo grandioso.
Sono passati sei anni dal precedente romanzo. Avery ha avuto due figlie e Teresa aspetta il suo primo bambino. Le due ragazze sono alla ricerca di uno spazio che possa adattarsi per dare vita ad una scuola di danza, passione che le due ragazze condividono. Ad aiutare Avery con i bambini è proprio Jillian, che è lungi dall'essere la ragazza che immaginavamo sarebbe diventata nel precedente romanzo.
Un evento traumatico ha sconvolto la sua vita per sempre, allontanandola da Brock, dalla famiglia, dall'università e dalla sua vecchia esistenza. La ragazza vincente non c'è più. Al suo posto c'è un'anima ed un corpo ferito che lottano per ricominciare. E a questo punto il mio cuore è già stato conquistato.
Avery e Teresa, come due fate madrine, organizzano un appuntamento con un collega di Jase e le cose sembrano andare per il meglio, almeno fino a quando nel locale non compare Brock. Sono sei anni che Jillian e l'uomo non si vedono e per lei, che lo ha amato come mai nessuno nella sua vita, rivederlo è un vero e proprio colpo al cuore.
Brock ha spezzato il suo cuore in una notte di molti anni prima, quando una terribile aggressione ha posto fine a tutti i suoi sogni. Adesso Brock è un uomo, non più il ragazzo di un tempo, ed è ricomparso nella sua vita con l'intenzione di riparare a tutti i torti che la vita le ha inflitto. Per Jillian fidarsi però non sarà così semplice e ci vorrà tutta la pazienza e l'amore di lui per riuscire a convincerla dei suoi sentimenti.
La bellezza del romanzo non sta solo nel dipanarsi di un racconto di riscatto e di rivincita sulla vita e sul dolore, intrapreso da Jillian, che pian piano recupera la fiducia in se stessa e nel proprio futuro, ma anche nel modo in cui l'autrice utilizza due tempi narrativi, spalmandoli per tutta la lunghezza del romanzo, regalandoci questo racconto in due tempi, quello del passato e quello del presente, che riescono a mantenere vivo l'interesse del lettore dall'inizio alla fine.
Il libro alla fine racconta una storia d'amore, come tante altre prima, ma l'abilità nel saper mantenere l'attenzione del lettore, nel svelare il mistero di una sera che cambia il destino di entrambi lo rende a mio parere tra i migliori della saga della Lynn. Decisamente da non perdere.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
Sono sopravvissuto perché il fuoco dentro di me ardeva più forte del fuoco intorno a me.» JOSHUA GRAHAM (Fallout)
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Era impossibile che lui fosse lì davanti a me. A quanto ne sapevo, non veniva mai a Martinsburg. Mai. Perché c’ero io lì. Lui aveva tutto il mondo. Io avevo solo il West Virginia. Quelle erano le regole implicite.
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Rhage, così chiamato in onore del mio personaggio preferito nella Confraternita del pugnale nero, mi fissava con lo sguardo gelido e calcolatore di cui solo i gatti sono capaci.
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Eppure eccolo lì, in carne e ossa e gigantesco, tanto da far sembrare piccolo quell’appartamento spazioso. Era al cento per cento un uomo adulto, bellissimo ed era una leggenda vivente nel mondo delle arti marziali miste. E, ancor più di quello, era un uomo sopravvissuto a un’infanzia orribile, che aveva smentito le statistiche degli scettici.
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Io e Brock eravamo stati amici per la pelle, nonostante la differenza di età. Perdere quella speranza infantile, che un giorno potessimo avere quel lieto fine da romanzo d’amore, era stato terribile. Troncare l’amicizia era stato ancora più doloroso, perché quando l’avevo tagliato fuori dalla mia vita avevo perso il mio migliore amico, il mio complice e il mio compagno di avventure.
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Siamo una bella squadra.» «Già.» Mi sfuggì un sorriso, quindi mi girai verso destra. «Perché fai così?» «’Così’ come?» Il sorriso mi morì sulle labbra. Si sporse verso di me e mi posò le dita sul mento. Mi si mozzò il fiato e spalancai gli occhi. «Ogni volta che stai per sorridere, o ti fermi o ti giri dall’altra parte. Perché?» «Be’...» I nostri sguardi s’incontrarono, ed ebbi la stranissima sensazione di precipitare. Non so come, riuscii a parlare. «Non riesco a sorridere bene.
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Alcune delle cose migliori al mondo iniziano in modo poco saggio. (Brock)
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l'Amore è un fuoco. Ma non sai mai se scalderà il tuo cuore o brucerà la tua casa.» JOAN CRAWFORD
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«Voglio dimenticare tutto. Davvero. E ho ancora molta paura, ma voglio iniziare a vivere. Voglio correre rischi e... e voglio te.» Dirlo a voce alta fu come scrollarsi di dosso una coperta troppo pesante, ruvida. Come aprire gli occhi e vedere quanto poteva essere blu il punto più profondo dell’oceano, e quanto brillava il sole sopra la neve.
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«Il mio ego ha bisogno di essere accarezzato. (Brock)
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«Quando ha saputo che avevi lasciato l’università... è andato fuori di testa. Quando ha scoperto che uscivi con qualcuno che i tuoi genitori non conoscevano, ci è rimasto malissimo. Quando ha scoperto che eri di nuovo single e vivevi da sola, ha sofferto molto. Tutto ciò che è andato storto nella tua vita dopo quella sera in cui ti hanno sparato secondo lui è colpa sua. (Kristen a Jillian)
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«Ieri è polvere, domani è legno. Solo oggi il fuoco divampa.» Antico proverbio eschimese.
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Mi ami?» «Sì.» Mi si serrò la gola. «Ti amavo quando avevo otto anni. Ti amavo quando ne avevo dodici. Ti amavo quando ne avevo venti e... ti amo adesso.»
Niente male, ho letto soltanto il primo di questa serie... penso riprenderò!
RispondiEliminaCiao Tati. Faccia sapere!
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