sabato 5 dicembre 2015
CUORE INQUIETO DI EMMA LANG
CUORE INQUIETO è il secondo volume della serie intitolata "HEART" di un'autrice americana, Emma Lang, pseudonimo di Beth Williamson. In questa mia ricerca determinata di nuove "penne" mi sono imbattuta in questo strano caso. Pur essendo una storia già avviata, ho provato una strana sensazione iniziando questa nuova avventura, perché la storia ha un tono stranamente nostalgico, proiettato nel passato e negli eventi che furono. Ma procediamo per gradi.
La storia ci presenta due protagonisti che sono in qualche modo due emarginati, che vivono in un paesino di confine, nel bel mezzo del nulla. Lui è Sam Carver che, malgrado la bellezza ereditata dalla madre indiana, è tenuto a distanza dalle persone che contano proprio per questa sua origine mista, anche se ha preso parte alla guerra ed è tornato con l'animo ferito dai mille orrori vissuti e suo padre, che ha un giornale, gode di una certa rispettabilità. Anche se Sam nasconde un segreto dietro la porta di casa che ha a che vedere con la salute del suo vecchio.
Dall'altro lato c'è Angeline Hunter, che lavora al ristorante Blue Plate e che in realtà si nasconde insieme alla sua amica con cui è fuggita da una comunità religiosa in cui è vissuta fin da piccola. Lungi dall'essere un luogo compassionevole, Angeline ha un passato di violenze alle spalle e di soprusi. Vorrebbe essere invisibile, ma Sam l'ha notata una sera, mentre leggeva sulle scale del retro del ristorante. Quella sua attitudine alla lettura e allo stesso tempo una bellezza non comune, inducono il giovane ad avvicinarla, regalandole un libro. È l'inizio di tutto.
Sam e Angeline si conoscono piano piano, si innamorano, affrontano i loro fantasmi e si aiutano reciprocamente ad andare avanti. La storia infondo è proprio tutta qui: due cuori inquieti che si riconoscono nella reciproca diversità e che in qualche modo riescono a trovarsi.
Ovviamente ci sono poi tutte le varie vicende: l'ex marito folle, il santone che torna dal passato di Angeline rivendicando un ruolo nella sua vita; il passato di Carver che si rivela quasi una fiaba con il lieto fine, anche se ancora una volta l'azione è tutta concentrata lontano dalla scena. Sappiamo dell'amore profondo che legava suo padre alla madre indiana rifiutata dalla buona società, ma non vediamo nulla di tutto questo. L'uomo malato che incontriamo è quasi uno sconosciuto a suo figlio e a noi e la madre è un cappotto che Angeline si ostina ad indossare per avere un contatto con una suocera presente nei tratti dell'uomo che ama.
Nel complesso resta un romanzo d'atmosfera, di passione, anche se non troppo esplicita, di malinconia e dolore del passato, di prospettive future e di due anime che faticosamente lottano per riscattare il dolore che si portano alle spalle. Adatto a chi cerca storie capaci di lasciare una certa suggestione.
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