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domenica 16 ottobre 2016

SHIVER di Maggie Stiefvater


Oggi, mentre sistemavo i libri su alcuni scaffali della mia libreria, mi sono ritrovata tra le mani questo volume e mi sono resa conto che non avevo ancora scritto niente su quello che reputo tra i più interessanti romance fantasy degli ultimi anni, frutto di una penna così magica come poche, dove il confine tra poesia e prosa è davvero sottilissimo. Mi riferisco a SHIVER, primo volume di una saga fantasy di qualche anno fa.


Un giorno nella libreria di paese, dove vivo, ho trovato questo libro fantasy, non particolarmente voluminoso, e mi sono detta che, data la promozione, potevo tentare la lettura e quella che doveva essere una divagazione dalle solite storie che leggevo, è stata una vera rivelazione, un volume a mio parere imperdibile per chiunque ami il fantasy.



La trama è alquanto semplice. Grace è una ragazza assennata, intelligente e particolarmente portata per lo studio. Vive con una  madre artista ed un padre sempre preso dal lavoro e dalla moglie, tanto da essere considerata quasi solo un'appendice della loro esistenza. Abituata alla solitudine, la ragazza ha sviluppato una sorta di fascinazione nei confronti dei lupi della foresta, che tornano da lei ogni inverno, soprattutto da quando bambina è stata aggredita da un branco.


Tra di loro, c'è un lupo dagli occhi gialli che lei considera una sorta di amico e che ritrova tutti gli inverni. Un'estate un ragazzo, Jack, viene trovato ucciso e tutti reputando che sia stato sbranato da un branco. Inizia la caccia, malgrado la preoccupazione di Grace. Una sera, durante una battuta, la ragazza rientrando in casa trova sul portico un ragazzo nudo e gravemente ferito. Avvicinandosi resta colpito dai suoi occhi gialli, gli stessi del suo lupo. Lo accompagna in ospedale, dove i dottori gli salvano la vita.


Sam però sembra nascondere un profondo e doloroso segreto, rivelato anche dalle cicatrici ai polsi. Grace lo ospitata a casa sua, all'insaputa della sua famiglia e pian piano si innamora di lui. Sam è un ragazzo romantico, profondo e silenzioso, ma la sua esistenza è scandita dalla terribile consapevolezza che questa è la ultima estate della sua vita e che vuole viverla intensamente con Grace, l'unica ragazza che abbia mai amata e che mai potrà amare.


Storia oscura, sempre in bilico tra l'umanità unica e preziosa ed il richiamo selvaggio della natura, malinconica come l'autunno, indimenticabile come l'estate, fredda come la neve che tutto cancella e si porta via.  Grace è attirata dal bosco, dalla natura libera e assoluta dei lupi; Sam adora la parola, i libri e le canzoni, che lo legano all'umanità, che rappresentano una fuga dal perdersi nella natura animale.



Il loro amore sboccia in un contesto ostile, in una totale assenza di figure genitoriali. Grace è orfana, malgrado viva con i suoi genitori, che brillano per la loro assenza, e si percepiscono solo per un profumo, uno sbattere di porte al mattino, dei dischi lasciati in giro per la casa. La madre è un'artista, troppo presa dal suo mondo fantastico ed irrazionale che dalla figlia. Il padre è fuori per lavoro e quando non sta lavorando è in compagnia della moglie. Grace vive da sola, è solitaria come i lupi, e la loro presenza in qualche modo la fa sentire a casa.


Sam è stato sacrificato dalla sua famiglia, per essere diverso dagli altri, non degno d'amore e Grace diventa tutto il suo mondo, come lei per lui. Storia d'amore unica, raccontata come pochi sanno raccontare, un gioiello per tutti gli appassionati, un racconto che non si dimentica.




FRASI TRATTE DAL ROMANZO

Non ero un lupo, eppure non ero ancora Sam. 
Ero un grembo gocciolante rigonfio della promessa di pensieri coscienti: il bosco freddo che mi ero lasciato alle spalle, la ragazza sull'altalena fatta con un copertone, il suono delle dita su corde di metallo. Il futuro e il passato, mischiati, neve e poi estate e poi di nuovo neve. 
La tela multicolore di un ragno distrutta, infranta nel ghiaccio, immensamente triste. 
«Sam» disse la ragazza. «Sam.»
Era passato presente futuro. Volevo rispondere, ma ero in mille pezzi.

****


«In questo momento» disse Sam - e i mi accorsi che in mano aveva la prenotazione per lo studio di registrazione; ne aveva realizzato un uccello, a cui il sole accarezzava le ali - «è difficile credere che da qualche parte nel mondo stia piovendo.»

***

I suoi occhi mi scrutavano, grandi e luminescenti, nel bagliore del pomeriggio, e per un attimo rimasi intrappolata nel suo sguardo e ripensai a quegli stessi occhi che mi scrutavano dal muso di un lupo.

***

"Quando ti hanno morsa, sapevo che cosa sarebbe successo. Ogni notte aspettavo che ti trasformassi, così avrei potuto portarti con me e proteggerti."
[...] "Quanto hai aspettato?"
Sarebbe stato terribilmente romantico se avesse avuto il coraggio di dirmelo guardandomi in faccia, invece chinò il capo e strisciò un piede tra le foglie: infinite possibilità di giorni felici.
"Non ho mai smesso."


***

Avevo trovato il paradiso e mi ci ero aggrappato con tutte le forze, ma quella si disfaceva, un filo inconsistente che mi scivolava tra le dita, troppo sottile per trattenerlo.
Sam

***




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