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Visualizzazione post con etichetta Amanda Scott. Mostra tutti i post
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sabato 26 marzo 2016

IL SIGNORE DELLE TEMPESTE di Amanda Scott


Il mio amore sviscerato per la Scozia è in qualche modo antico, anche se ne sono diventata consapevole solo da qualche anno, ovvero da quando sono finita prigioniera in un Cerchio di Pietre Magiche di Craigh Na Dun, creato dalla penna di Dianna Gabaldon.  Anche se nel mio cuore di adolescente per mesi ha vissuto il tormento per un Mel Gibson dal viso dipinto di bianco e azzurro, che sfidava il mondo e l'Inghilterra con impavido furore.


Oggi se mi imbatto in qualche film, in qualche romanzo con ambientazione scozzese è come se si aprisse una porta che mi riconduce verso un luogo familiare, come se il mio orecchio potesse cogliere accenti noti, una lingua poetica che sa parlare al mio spirito.


Avevo incontrato Amanda Scott già in precedenza, con il romanzo AMORE DI CONFINE, che presentava spunti interessanti insieme a qualche debolezza. Con IL SIGNORE DELLE TEMPESTE si precipita ancora più indietro nel tempo, nel lontano 1378, quando le lotte di potere ed il fascino di questa terra sono quanto mai intensi.


Sir Giffard MacLennan è praticamente un eroe, un capitano di intrepido valore, in grado di riscattare i suoi uomini e la sua nave fatti prigionieri dagli inglesi e ricondurli a casa attraverso le tempeste e le maree. Questa è la ragione per cui viene convocato da alcuni nobili cavalieri, tutti parte dell'ordine dei Templari, con un incarico importantissimo ed una missione segreta, ovvero difendere e nascondere un'antica Pietra di Scozia.

Durante l'incontro per prendere accordi per la missione, Giffard conosce Lady Sidony, la più giovane delle sorelle Macleod. La ragazza è dotata di un fascino discreto, ma il suo carattere docile e la passionalità delle altre donne di famiglia l'hanno sempre in qualche modo messa in ombra.


Giff è il primo uomo che la vede con occhi diversi ed i due finiscono per provare un'attrazione sincera ed intensa evidente agli occhi di tutti. Pur essendo alle prese con una missione di vitale importanza, Giff finisce per farsi coinvolgere sempre di più. Inoltre Sidony, grazie proprio alla sua acuta capacità di osservazione, scoprirà tutti gli intrighi che la circondano senza che gli altri le rivelino nulla, finendo per essere coinvolta in straordinarie avventure, che la porteranno non solo al fianco di Giff ma a cambiare completamente la sua vita.


La storia è sicuramente interessante, anche se spesso i due protagonisti finiscono per essere separati dalle dinamiche delle vicende che vedono Giff in prima linea a combattere e a portare avanti la missione che gli è stata affidata. Quando i due interagiscono l'interesse sicuramente cresce e domina.


Ho adorato la parte in mare, con Giff e Sidony diretti verso Ranald delle Isole, con la descrizione di questa parte della Scozia che domina affascinante e violenta con una natura spettacolare. Nel complesso il romanzo è piacevole, ma l'attenzione eccessiva sugli intrighi ed i conflitti, racchiusi in un volume di poco più di trecento pagine, in qualche modo mitica la storia d'amore che è fondamentalmente quello che cerco in ogni romanzo rosa.

mercoledì 10 febbraio 2016

UN AMORE DI CONFINE DI AMANDA SCOTT


Tante volte mi sono imbattuta in romanzi con ambientazione scozzese. Sembra infatti che questa terra selvaggia, popolata da uomini duri e puri, rappresenta un punto di riferimento nel genere romance, un luogo dove l'amore, intenso e prepotente, possa in qualche modo emergere e fluire con più naturalezza.


UN AMORE DI CONFINE non solo ci ripresenta questo paese como sfondo di questo nuovo racconto d'amore, ma ci porta nel vivo nei conflitti e dei contrasti, in una zona a cavallo tra Scozia ed Inghilterra, terra di confine, di conflitti, mentre i due paese ancora si sfidano per dominare l'uno sull'altro. Siamo però in un'epoca particolare, nel 1388.


Il nostro protagonista è Sir Walter Scott che viene catturato mentre cerca di sottrarre gli animali che gli erano stati rubati da Sir Murray. La legge è piuttosto dura nei confronti dei ladri di bestiame e prevederebbe l'impiccagione dell'uomo insieme a quelli che l'hanno seguito. Ma Lady Murray è una donna pratica, con tre figlie da sposare e nessuna delle tre particolarmente avvenente. Conscia che Scott è il figlio maggiore di Buccleuch e quindi suo erede, suggerisce al marito di accogliere questo dono del destino e di proporgli salva la vita se accetterà di sposare una delle sue figlie.


Wat non è per niente attirato dall'idea di accettare un simile ricatto, anche perché Meg, la prescelta, gli appare come la creatura più insignificante che abbia mai visto. Quando lo esterna davanti alla ragazza, questa ha un moto di orgoglio e gli dice che il fastidio è reciproco. Sir Murray però arriverà al punto di promettere salva la vita non solo a lui, ma anche ai suoi uomini e Walter, più per fedeltà e senso di responsabilità nei loro confronti, decide di accettare.


Margaret Murray è una donna non certo appariscente, ma sensibile ed intelligente che cercherà fin da subito di essere una buona sposa per Walter, preso dai giochi politici e dagli scontri familiari. Pian piano l'uomo si lascerà conquistare da Meg, ma il più delle volte sarà indotto a partire per prendere parte alle trame e agli scontri che il potere richiede.


La storia è scorrevole soprattutto nella parte in cui i due protagonisti si incontrano, anche se ci sono sicuramente delle lagune che mi inducono a non considerarlo tra i miei romanzi preferiti. Scott infatti è un uomo del suo tempo: prepotente, ma allo stesso tempo galante, egoista, anche se consapevole. Basti pensare a come rimanga stupito dal fascino che la moglie esercita su di lui, ma praticamente la abbandoni di continuo per lo più insoddisfatta, con la sensazione che la natura piacevole del matrimonio non le sia ancora stata svelata completamente.


Intanto i continui intrighi (il dramma di Amalie, i fratelli infami Tom e Simon, la guerra) finiscono sempre per richiamare l'eroe o allontanare l'eroina, lasciandoci con al sensazione di un discorso abbandonato a metà. Per fortuna sul finale Scott sembra prenderne consapevolezza, ma l'autrice ci abbandona proprio sul più bello.


È un romanzo interessante soprattutto per chi ama la storia della Scozia, dei clan, e ambientazioni medievali tanto da essersi guadagnato lo Scotland Set Historical Romance Award del 2008.