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domenica 14 luglio 2019

Anime perdute. After 4

Siamo giunte al quarto appuntamento con After. Già il titolo, Anime perdute, mi produce un brivido. Ancora litigi! Ma lo sapete, difficilmente lascio un libro a metà e dunque, con un rifornimento doppio di pazienza, mi sono immersa in questo muovo volume.



Tessa è pronta per iniziare una nuova vita a Seattle. Da sola. Troppe volte il suo cuore ha dimenticato le cose terribili che Hardin le ha fatto, ma ora la ragione non le permette più di rinunciare al suo sogno e alla sua dignità. E restare lontani, forse, farà bene a entrambi. Mentre lei però cerca di ricominciare da zero, suo padre e Hardin inaspettatamente si avvicinano l'un l'altro. Che sia la prova che Hardin è cambiato e può diventare una persona migliore? O è soltanto una finzione? C'è ancora una speranza per loro? Tessa ci vuole credere e si getta ancora una volta a capofitto in questo tormentato rapporto. Tra lei e Hardin le cose sembrano andare meglio del solito e le notti sono più passionali che mai. Eppure chi le sta accanto è convinto che la loro storia entrerà presto in una nuova spirale distruttiva dalla quale Tessa non potrà uscire indenne. Per salvare la sua relazione dovrà lottare con tutta se stessa. Senza contare che il destino ha in serbo un colpo crudele che tirerà fuori il peggio di Hardin... Tessa riuscirà a dissipare le tenebre che Hardin ha in sé?

Oramai lo scheda narrativo è chiaro: noia fin quasi alla fine e poi l'inevitabile colpo di scena, che ti costringerà a leggere il volume successivo.
Che Tessa s'imponga, trasferendosi a Seattle, indipendentemente dagli intrighi di Hardin, mi sembra giusto. Nessuno deve condizionare  le nostre decisioni, soprattutto, se condizionano pesantemente il futuro, ma con loro è sempre una fatica. Tra una scena di sesso e l'altro, litigi, drammi e bevute senza misura.
L'età comincia a farsi sentire, perché certi comportamenti li trovo veramente intollerabili, così come i forti contrasti con i genitori che, ammettiamolo, hanno le loro colpe, ma non sono nemmeno così indecenti come i protagonisti li descrivono. Soprattutto quelli di Hardin... Colpo di scena a parte... 
La madre di Tessa è dura, rigida e un tantino fredda, ma ama la figlia e vorrebbe impedirle di fare i suoi stessi errori. Il padre di Tessa è dipendente dall'alcol e dalla droga e naturalmente non può essere di alcun aiuto alla figlia che comprensibilmente lo vuole aiutare, ma da sola non può fare molto e nemmeno Hardin, che s'impegna, sperando di fare tutto da solo almeno all'inizio, ma se manca la motivazione di base, ben poco si può risolvere.
Sul fronte Hardin, la madre nasconde un segreto pesante e la scoperta è sconvolgente, ma Ken ha provato a rimediare ai suoi errori e non si merita tutte le porte in faccia del figlio e ancora di più ora...
Ve lo ripeto, la storia è trascinata. In massimo due libri poteva concludersi. Qui vi sono spunti interessanti, con il parallelismo tra padri e la vicinanza dei nostri protagonisti, ma per il resto... Fumo e sfinimento. Più leggi e più Hardin perde pezzi per strada. Tessa finirà con lo scrivere definitivamente la parola fine? In un romanzo scritto bene, dovrebbe, visto che è la rottura, prima della svolta e della conclusione, ma comincio a dubitare che ciò accada.

Voto: ♥♥♥

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