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venerdì 1 gennaio 2016

IL CAVALIERE DELLA REGINA di Janet Lynnford



IL CAVALIERE DELLA REGINA è il quinto volume della saga che Janet Lynnford dedica ai Cavandish, famiglia di cui fa parte il nostro eroe di turno: Matthew. Come al solito mi sono tuffata in questa storia senza aver letto i precedenti, convinta che tutto sommato le singole vicende possano contare più della trama globale. Il romanzo in effetti si legge anche senza conoscere gli antefatti, malgrado i riferimenti costanti ai vari parenti dal passato avventuroso.


Dopo romance e romance di ambientazione ottocentesca (che strizzano continuamente l'occhio alle ambientazioni austeniane di cui tutte noi siamo innamorate), questo salto nel passato, e più precisamente nell'epoca elisabettiana, mi è parso alquanto interessante, anche per una passione personale per questo periodo. Le vicende ci presentano un protagonista maschile che naviga per i mari per volere della Regina e che, vedovo da 13 anni, non è mai riuscito a superare il lutto completamente.


Tornato a Londra dopo due anni d'assenza, Matthew ha dei problemi nel relazionare con il figlio adolescente, Carew, frutto del suo matrimonio d'amore con Johanna. Il ragazzo, cresciuto dalle donne della sua famiglia, si è sempre sentito rifiutato dal padre che ha serie difficoltà nell'esprimere i suoi sentimenti, timoroso anche di potersi innamorare di nuovo e soffrire. Al suo rientro a Londra però incontra e salva da un tentativo di omicidio una dama misteriosa, che si sta bagnando nel fiume. Scoprirà che si tratta di Cordelia, una delle dame di compagnia della regina Elisabetta, e praticamente complice ed amica del piccolo Carew.


Matthew prova una profonda attrazione per Cordelia, che a sua volta lo vede come il principe pirata di cui ha sempre sognato. Vedova "vergine", in quanto il marito è morto senza consumare le nozze, Cordelia rappresenta una tentazione per molti uomini ed il suocero paga la Regina perché posso trovarle un nuovo marito, privandolo del compito (piuttosto amaro) di continuare a mantenerla. Intanto però strani avvenimenti si susseguono a corte.


Scompare una dama di compagnia, Moll, che sarà poi ritrovata in tragiche circostanze. Qualcuno cerca di attentare alla vita di Cordelia ed il duca di Essex continua a gettare scompiglio, cercando appoggi per recarsi in Francia e sostenere Enrico di Navarra. Elisabetta decide che Matthew e Cordelia debbano sposarsi, mentre lui indaga sugli attentati cercando di districare una contorta matassa. E la passione si accende tra i due.


La storia presenta degli elementi indubbiamente interessanti: l'intreccio giallo (anche se non sempre ben sviluppato), il difficile rapporto tra Matthew ed il figlio a cui non riesce a confessare il suo affetto, una protagonista carismatica. Nel complesso le vicende sono piacevole da leggere, ma resta la sensazione di qualcosa di poco definito, come una materia solo abbozzata e non portata alla sua massima realizzazione.


Le ambientazioni sono belle; il personaggio di Elisabetta domina interessante con i suoi umori e le sue passioni, Cordelia è intelligente e determinata, ma l'attrazione che i due protagonisti nutrono l'uno per l'altra appare piuttosto secondaria e defilata. Ci viene "raccontata", ma in qualche modo non si trasmette attraverso la scrittura alla pelle e al cuore del lettore. Resta una disdicevole separazione, che in qualche modo affetta il mio giudizio che sarebbe stato piuttosto positivo per la costruzione della trama.

La parte finale (con il viaggio in Francia) mi è sembrata troppo affrettata e non ben elaborata, come se si dovesse giungere a conclusione e si volesse portare in scena il personaggio di Jonathan, il fratello avventuriero di Matthew. Resta comunque interessante quella partita finale a carte tra Cordelia ed Enrico di Navarra che risolve una stasi politica piuttosto grave.


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