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sabato 16 gennaio 2016

SOGNI ALL'ALBA DI Nora Roberts


Il secondo volume de LA SAGA DEI DONOVAN è dedicato al cugino Sebastian, che già aveva avuto modo di comparire e brillare (con il suo carattere giocoso, lo splendido rapporto protettivo nei confronti delle cugine) in INCANTO IRLANDESE. Se Nash mi aveva lasciato un po' fredda, Sebastian con la sua aria triste per non essere riuscito con le sue visione a salvare un bambino in un caso su cui la polizia stava indagando, ha subito conquistato i miei favori.


Sebastian vive a Monterey e spesso le autorità si affidano al suo talento. Anche se la magia non viene accettata nel mondo reale, e relegata in qualche modo solo nei libri o nei film, come quelli che scrive Nash Kirkland, ora marito felice di Morgana e prossimo padre di due gemelli, il ruolo di veggente, o medium è in qualche modo tollerato.


Mel Sutherland è un'investigatrice privata dotata di una mente pratica e concreta. Non crede assolutamente nell'occulto e pensa che Sebastian sia solo uno dei tanti ciarlatani che sperando di approfittarsi delle situazioni disperate che spesso travolgono la vita delle persone. La sua migliore amica Rosie ha però deciso di tentare anche l'impossibile, dopo che il suo piccolo David è sparito dal giardino di casa. La polizia non riesce a trovare tracce e lei decide di andare da Sebastian Donovan. Mel l'accompagna più con l'intenzione di proteggerla, che per fiducia.


L'incontro tra Mel e Sebastian è di quelli che lasciano il segno, anche perché lui la vede nel suo futuro e sa che malgrado lei combatta sono destinati a stare vicino. Così, pur non volendo lasciarsi in un primo momento coinvolgere dal caso, alla fine accetta, seguendo Mel nel suo lavoro e rimanendo affascinato dal carattere, dall'intraprendenza e dall'indipendenza di una ragazza che è dovuta crescere da sola in un mondo feroce.


Sebastian ha alle spalle una famiglia solida, fatta di persona che riempiono e non svuotano l'anima, cugine che lo adorano, parenti in Irlanda che spesso arrivano caotiche a colorare la loro esistenza. Mel ha solo il ricordo di tanti hotel, di una macchina che corre sulle autostrade americane, di una madre troppo fragile e sempre figlia.


La vita che adesso si è costruita da adulta è proprio quello che lei desidera e non vuole permettere a nessuno di turbare i suoi equilibri e le sue certezze. Sebastian dovrà conquistarla con determinazione e coraggio ed insegnarle che la famiglia e l'amore non sono sempre sinonimo di solitudine.


Il contrasto tra questi due personaggi è molto forte, ma ben costruito. Sono piacevoli insieme ed efficaci anche nelle parti più dinamiche della narrazione. La parte finale rallenta un po' il ritmo e da quando David torna in famiglia in qualche modo il volume perde di mordente, malgrado i due strani partner continuino le loro indagini per catturare i vertici dell'organizzazione. Nel complesso, comunque, la storia è piacevole soprattutto per i due protagonisti e l'elemento magico viene inserito in modo credibile ed efficace.

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