Il Natale
è alle porte e Leggo Rosa ha pensato di farvi un regalo speciale,
intervistando l'autrice che con il suo romanzo ha reso, se possibile,
ancora più romantico il 25 dicembre, Cassandra Rocca.
Se non avete ancora fatto la sua conoscenza, sappiate che è un'autrice che ha venduto più di 130.000 copie e il suo maggiore successo, Tutta colpa di New York, è stato tradotto in inglese e in polacco e noi che lo abbiamo divorato, siamo in trepidante attesa del film.
La
cifra che la definisce è il romanticismo. Le sue storie ti trasportano
in un'altro mondo, dove i sentimenti la fanno da padrone e dove tutto
può accadere. Se non vi ho ancora convinto, leggete questa intervista e
ve ne innamorete, perché in ogni storia che racconta c'è un pezzettino
di lei.
1) Quando hai capito di essere una scrittrice?
Dal
momento che mi considero ancora un'emergente, non so dirti quando ho
capito di “essere” una scrittrice, ma posso dirti quando ho capito di
volerlo diventare: avevo circa quattordici anni e scrivevo di continuo,
per diletto mio e delle mie compagne di classe. Poi un giorno il mio
professore di lettere mi disse che secondo lui avevo le carte in regola
per diventare una scrittrice o una giornalista... E in quel momento
quella che era solo una fantasia, è diventato un sogno in piena regola,
anche se ci ho messo tanto a decidermi a realizzarlo davvero.
2) Come è nata l'idea di "Tutta colpa di New York"?
Venivo
da un periodo piuttosto triste e non scrivevo da circa tre anni.
Iniziavo a dare di matto! Così ho pensato di sbloccarmi scrivendo un
racconto natalizio, sfruttando un'idea che mi era balenata in testa un
banalissimo pomeriggio, mentre svolgevo il mio lavoro di educatrice. E
dopo tre settimane il racconto era diventato un romanzo!
3) Perché New York?
Mi
serviva una location dove far muovere in modo credibile un attore di
Hollywood e una personal shopper, e che avesse una forte tradizione
legata all'albero di Natale. Una scelta quasi obbligata, di cui mi sono
follemente innamorata in fase di stesura.
4) Le tue letture preferite?
Prediligo
le commedie romantiche e i fantasy, ma nella mia “carriera” di lettrice
accanita ho letto davvero un po' di tutto. Se la trama mi attira,
compro, senza guardare recensioni o altro.
5) Cosa non può mancare in una libreria ben fornita?
Non
credo esistano libri da leggere “per forza”, la lettura è un piacere e
la libreria deve rispecchiare la persona che la possiede.
6) Il tuo dolce preferito di Natale?
Non
ne ho uno in particolare, però ricordo che quando ero bambina le donne
della mia famiglia cucinavano le “Lune”, un dolce tipico siciliano. Sono
dei saccottini a forma di mezza luna ripieni di fichi, frutta secca e
cioccolato. Ne mangi una e sei sazia per due giorni, ma il gusto è
assicurato!
7) Cosa non può mancare a Natale?
L'albero, le luci e le canzoni di Michael Bublè!
8) Cosa farai questo Natale?
Non
lo so ancora, ogni anno è un dramma. Non ho mai festeggiato un Natale
degno di nota, o comunque nulla di vagamente vicino alla mia idea di
Natale con la N maiuscola, ma la speranza è l'ultima a morire. Di certo
quest'anno mi divertirò un sacco ad addobbare la mia nuova casa... e a
evitare che la mia gattina distrugga tutto!
9) Tra i tuoi romanzi, quale ti è particolarmente caro e perché?
Inutile
dire che sono tutti pezzi di cuore, per me sono come figli. Se proprio
dovessi scegliere, direi “Tutta colpa di New York”, perché è stato il
primo ed è quello che ha realizzato il mio sogno, aprendo la strada a
quello che oggi è un lavoro, oltre che una passione.
10) Prossimi progetti editoriali?
Uscirà
un nuovo romanzo, sicuramente nel 2017, ma non ho ancora una data
precisa. Nel mentre ho più trame aperte sul pc, e sto decidendo a quale
dedicarmi per prima.
11) Cosa ti aspetti per il 2017?
Non mi aspetto mai nulla, posso solo sperare di continuare a fare ciò che mi rende felice.
12) Nella tua avventura come scrittrice c'è qualcosa che rimpiangi di non aver fatto o che non rifaresti?
No,
nulla. Se non ho fatto qualcosa, significa che non è ancora il momento
giusto; se l'ho fatta... in quel momento mi sentivo di farla. Tutto fa
esperienza.
13) Quanto è importante il contatto con i lettori?
Molto.
Adoro parlare con loro, sapere cosa pensano dei miei romanzi, vedere i
miei personaggi attraverso i loro occhi. Mi piace renderli partecipi di
ogni tappa dei mio lavoro.
14) Un libro che avresti voluto scrivere tu?
Harry Potter.
15) Un libro che non scriveresti mai?
Cinquanta sfumature di grigio.
16) Che tipo di musica ascolti di solito?
Di
tutto, dalla musica classica al pop, dalle sigle dei cartoni animati al
rock. Quello che genera un'emozione in me è degno di essere ascoltato.
L'unica che non mi piace molto è il rap.
17) Il tuo colore preferito?
Tutte le gradazioni del viola.
18) Come ti descriveresti?
Sono
lunatica, riservata, timida, a volte buffa e goffa, ansiosa, sensibile,
sarcastica, ottimista, ingenua e allo stesso tempo diffidente...
Insomma, ho una personalità complessa! Diciamo che potete trovare un
pezzetto di me in ogni personaggio che creo.
19) Passeggiata, cinema, teatro, ristorante o discoteca, quale sceglieresti per una giornata speciale?
Adoro
passeggiare... ma anche mangiare; mi piace l'atmosfera che si respira
in teatro, ma non disdegno un buon film al cinema. Insomma, va bene
tutto, basta alternare, perché ho sempre bisogno di stimoli nuovi. La
discoteca, invece, non fa per me: non sonno un animale notturno e il
rumore mi infastidisce.
20) Un saluto ai tuoi lettori?
Saluto
e ringrazio te per avermi ospitata, tutti i lettori del blog, tutti
coloro che hanno letto, leggono e leggeranno i miei romanzi, e auguro a
tutti un meraviglioso Natale!
Meraviglioso Natale anche a te e grazie per il tempo che ci hai regalato.
Ma che bellissima intervista.
RispondiEliminaSembra proprio una persona simpatica e disponibile, senza contare che mi piace molto come scrive
Ciao Susy. E' vero. Cassandra Rocca è non solo una scrittrice molto brava, ma anche una persona carina e simpatica. Doti non scontate, ma spesso le autrici proiettano nei loro scritti qualcosa di loro e visto quello che traspare dai suoi lascia intendere solo cose positive.
RispondiElimina