Un romanzo storico di Pamela Clare di solito è un vero e proprio tuffo in un contesto storico distante da noi dove la descrizione di un amore, con notevole dose di passione, non finisce per limitarsi solo a capriole erotiche fantasiose con il pretesto di crinoline e merletti. L'avventura entra preponderante nelle sue storie, contemporanee o non, riuscendo ad insaporire un piatto altrimenti piuttosto banale.
Avevo già avuto il piacere di leggere alcuni suoi romanzi storici, in modo particolare la trilogia sulla famiglia Blackwell/Kenleigh, che mi aveva già convinto notevolmente, tanto da indurmi ad approfondire quest'autrice leggendo anche la serie I-TEAM di ambientazione completamente diversa. Il passo verso questa serie quindi era solo questione di tempo ed ora eccomi qui a commentare il primo volume della saga.
Al centro delle varie vicende troviamo tre fratelli scozzesi, figli orfani di quella terribile strage che ogni fans di OUTLANDER non può non conoscere, ovvero Culloden. E che la Clare strizzi l'occhio a quell'universo romantico appare evidente in tutti i suoi romanzi storici. In TENTATI DALLA PASSIONE non c'è solo il continuo riferimento a Culloden e alla fine di un'intera cultura, ovvero quella scozzese, ma anche una famosa scena di fustigazione che ci riporta alla mente chiari ricordi.
La sua bravura, comunque, è quella di suggerire un'atmosfera famigliare senza indurre il lettore appassionato a gridare al plagio, perché offre sempre storie diverse. Poco conta quindi che William (il nome del figlio di Jamie di OUTLANDER) si sposi con il cognome Wentworth (terribile prigione dove l'eroe de LA STRANIERA viene torturato e violato da un capitano delle giubbe rosse). Sono solo rimandi per noi appassionate, che nulla tolgono a chi questa storia non la conosce.
Iain MacKinnon è il fratello maggiore che, ricattato da Wentworth con la minaccia di finire sulla forca per un delitto non commesso, alla fine si piega a combattere per gli inglesi contro i Francesi ed i loro alleati indigeni lungo il pericoloso territorio della frontiera. Grazie al loro coraggio e alla loro abilità, il corpo dei ranger, formato da scozzesi valorosi e intraprendenti, viene tollerato dagli ufficiali inglesi e dagli altri soldati, che però li guardano sempre con sospetto.
Durante una missione di ricognizione, durante la quale gli ordini sono quelli di non intervenire, palesando la propria presenza, Iain ed i suoi uomini si imbattono in una fattoria bruciata ed in una ragazza inseguita dagli indiani. Il suo destino sembra segnato, ma il coraggio con cui la donna è pronta a morire lottando colpiscono Iain nel profondo.
Contravvenendo agli ordini, e rischiando la vita dei suoi stessi uomini, Iain si ribella all'idea di lasciare la ragazza al suo destino ed interviene salvandola. Annie Burnes è in realtà una galeotta, condannata a 14 anni di lavori forzati inseguito ad un presunto furto, come dimostra il marchio lasciatole sulla coscia dal suo stesso zio.
La ragazza, consapevole che Iain appartiene ad uno dei clan più odiati dalla sua famiglia d'origine, tace sulla sua vera identità, mentre segue l'uomo attraverso un territorio irto di pericoli, mentre cercano di arrivare al Forte dove si trovano stanziate le truppe di Lord Wentworth. L'attrazione, e poi l'ammirazione e l'amore, tra i due sgorga pian piano, senza freni travolgendo i loro destini, fino a segnare la loro vita per sempre. Quando Iain scoprirà la verità su Annie ormai sarà troppo tardi e l'uomo sarà disposto a tutto pur di salvarla dalle grinfie del passato pronte a colpirla.
Il romanzo è ben articolato, con personaggi analizzati nei loro sentimenti e nella loro interiorità. Basti pensare al desiderio di famiglia e di normalità che caratterizzano un personaggio come Iain, costretto suo malgrado alla guerra e alla morte, segnato da ogni battaglia con le perdite dei suoi uomini. Allo stesso tempo l'autrice non si concentra solo sui due protagonisti, pur non appesantendo la storia con racconti paralleli.
Morgan, Connor, Joseph l'indiano, sono tutti presenti con una loro dimensione e persino Lord William Wentworth viene descritto pieno di sfumature interessanti che non lo rendono un cattivo stereotipato, ma un personaggio pieno di difetti e di pregi. Alla fine sarà il suo intervento a rendere possibile l'epilogo felice.
Come al solito la Clare è una garanzia per tutti quelli che amano storie appassionanti e romanzi storici in cui le vicende collettive finiscono per segnale il destino dei singoli. Adatto a tutti quelli che amano questo genere di storie.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
«Quando un uomo guarda una donna negli occhi, ragazza, non vuole vederci tutti gli orrori che ha conosciuto. Vuole vederci gioia, calore e un po' di innocenza. Per un uomo è un istinto e un desiderio naturale quello di proteggere la propria donna e i figli dalle amarezze del mondo.***
Nella sua mente rivide il sole sorgere sulla baia di Wemyss, sentì l'odore dei campi e della costa, e udì l'urlo dei gabbiani che si alzavano in volo verso il mare. Ma aveva perso tutto. Come suo padre, i fratelli e la madre, anche la Scozia era andata.
***
Era un Paese senza perdono, che non dava spazio a bellezza e gentilezza.
***
Annie l'aveva giudicato un barbaro da subito, e aveva ragione. Ma c'era onore in lui — l'onore delle anime profonde — e un coraggio saldo come le radici di una montagna. Onore e coraggio, se non erano quelle le caratteristiche di un gentiluomo, allora quali erano.
***
«Dal momento in cui ti ho incontrato, Iain MacKinnon, ho sempre provato grande gioia e grande tristezza contemporaneamente.» «Già, ragazza, anche per me è lo stesso.» Le baciò la sommità della testa e le asciugò le lacrime dalle guance, con gli occhi azzurri colmi di tenerezza. «Ma le mie nonne muhheconneok direbbero che non puoi aprire il cuore a una senza rischiare che ci entri anche l'altra e io sono disposto a rischiare il peggior dolore dell'inferno, Annie, piuttosto che rinunciare alla gioia che tu e il piccolo Iain mi date ogni giorno.
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