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martedì 29 luglio 2025

Io sono Farah: la nuova dizi di Canale 5

 Ho visto questa serie qualche mese fa in streaming e speravo davvero arrivasse anche da noi. Non vi dirò che è perfetta, perché non lo è. Alcune cose si potevano scrivere meglio, ma evito spoiler. Mi fido di chi mi segue da tempo e sa leggere tra le righe: credetemi, è un prodotto valido. La scrittura è solida, la fotografia curata, la regia efficace e la recitazione sorprendente.


I due protagonisti sono bravissimi, ma anche molti dei personaggi secondari si fanno notare. Alcuni sono davvero talentuosi.

In questi giorni si parla molto di Engin Akyürek, che interpreta Tahir. Non può che farmi piacere. Da quando l’ho visto in questo ruolo ho recuperato ben tre sue serie. Piaccia o no, è un attore straordinario. Lavora profondamente sui personaggi: non si limita a interpretarli, diventa quei personaggi.

Una nota personale: stamattina sono stata aggredita (verbalmente) da una persona per aver scritto che la bellezza di Engin non è stereotipata, ma discreta e presente. Secondo me chi ha occhio lo nota. Non è Can Yaman, non è Kıvanç Tatlıtuğ, ma di certo non è brutto. La sua bellezza non si impone, si scopre. Gli occhi, il profilo, la bocca, i capelli (che in “Io sono Farah” tiene rasati, ma conoscete la sua chioma?)... e poi l’altezza: un metro e ottantasette non è poco! In un mondo che spesso ci impone modelli estetici tutti uguali, dovremmo imparare a rispettare chi vede bellezza anche nei tratti meno convenzionali e coltivare questa virtù, senza sentirsi attaccati perché non si ha questo dono.



“Io sono Farah” è un buon prodotto. Può piacervi oppure no, ma resta fatto bene. Se avrà successo, sarò felice per chi l'ha realizzata.
Amo il personaggio di Farah, interpretato magnificamente da Demet Özdemir: è intensa, vera, struggente. Mi commuove. Per me è l'incarnazione perfetta della maternità. E Tahir... Tahir è uno di quei personaggi che ti restano nel cuore. Non so se nella vita reale esistano uomini così, ma credere che ci siano soggetti così profondi fa bene all’anima.


Se un giorno mi trovassi nella situazione di Farah (Dio non voglia!), avere al proprio fianco un Tahir Lekesiz sarebbe un grosso colpo di fortuna. Amarlo e essere ricambiati da lui sarebbe un dono immenso e Farah presto la penserà come me.

Scoprirete da soli il perché, se deciderete di guardare la serie. E se non lo farete, pazienza. Ma vi perderete qualcosa di fatto bene.


Ultima cosa: non leggerò più i commenti da “chiacchiere da bar” di certi telespettatori. Ognuno ha diritto alla propria opinione, certo, ma io preferisco riflessioni intelligenti, anche se diverse dalle mie.

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