Può un uomo che ha ucciso – o che è pronto a farlo – fermarsi? Può provare, non una, ma due volte a togliere la vita a una donna… e non riuscirci? Non perché manchi di determinazione, ma perché lei parla, parla troppo, parla al cuore.
Farah non supplica per sé. Piange, sì, ma con dignità. Si appella a suo figlio. Quel bambino che Tahir conosce. Che in silenzio ha imparato ad amare. Un figlio che gli ricorda un sé stesso dimenticato, più piccolo, più fragile, più puro.
Tahir vorrebbe solo che lei tacesse. Ma Farah non è fatta per il silenzio. Gli offre una via d'uscita: diventare come lui, una criminale. Forse è l’unico modo per salvarsi.
Nei suoi occhi si accende qualcosa, un’idea, una speranza. Se lei entra nel giro, Ali Galip sarà soddisfatto. E lui, Tahir, non dovrà sporcarsi le mani. Non con lei. Perché, anche se non lo ammetterebbe mai, lui l’ammira. E quel bambino? Quel bambino gli piace. Gli ricorda chi era prima.
Ma Ali Galip è più sveglio di tutti. Ha già capito tutto con uno sguardo. Ha visto il modo in cui Tahir provava a difenderla. Sa che quella donna è un problema. Gli dice di non preoccuparsi, questa volta ci penserà qualcun altro. Ma Tahir si oppone. Lo farà lui. Deve dimostrare a se stesso di non avere debolezze. Ci riprova. Torna armato. Vuole finirla.
E invece... il destino interviene. Kerimşah sta male. Un killer dovrebbe fregarsene. Ma Tahir no. Perché ormai non è solo un killer.
Lei mente, lui lo sa. Eppure... Eppure qualcosa lo tiene fermo. In quel bosco, dove dovrebbe chiudere tutto, lei gli dice una verità che taglia più di un proiettile: sta per ammazzare due persone con un solo colpo.
E lì, finalmente, qualcosa si spezza. O forse si ricompone. Tahir capisce che se non riesce ad eliminarla… può aiutarla.
Lo fa per lei. Per Kerimşah. Per quel bambino dentro di sé che non ha mai avuto voce. Oggi Tahir sceglie la vita. Anche se sa che pagherà caro. Anche se disobbedire ad Ali Galip significa firmare la propria condanna.
Ma adesso è pronto. Perché ha visto uno spiraglio: una famiglia, una possibilità. E a volte basta questo per cambiare tutto.
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