Translate

venerdì 29 aprile 2016

Romantico Valzer di Caroline Arnett

Continua la fortunata scoperta della collana Rose Oro della casa editrice Fabbri, con un romanzo americano, ambientato nell'Inghilterra dei primi dell'Ottocento.

L'autrice si firma Caroline Arnett, ma il suo vero nome è Lois Dwight Cole, vissuta tra il 1903 e il 1979. E' stata editrice e autrice di diversi romanzi. 
E' curioso sapere che è stata la prima, dopo la famiglia di Margaret Michell, ad aver letto "Via col vento" e la stessa autrice racconta che Arnett le diede dei validi consigli. 


Saremmo curiosi di scoprire quali fossero le loro conversazioni in merito, prima di arrivare al capolavoro che conosciamo, ma così usciremmo decisamente fuori tema, perchè "Romantico Valzer", che in inglese si intitolava "Melinda", come la sua protagonista, in comune con il romanzo della Mitchell ha  solo poche cose: il ballo galeotto tra i protagonisti e la nascita in America di Melinda
 Certo, a pensarci bene, Melinda ha in comune con Rossella il carattere ribelle e la capacità di farsi valere, ma il contesto storico - sociale è molto diveso.

Per descriverlo, partirei dalla sintesi riportata dietro al romanzo, che esordisce così:

"Come nel più roseo romanzo d'amore, lui era la..."



Già qui mi aveva conquistato, ma continuando a leggere mi sono convinta definitivamente a leggerlo.


Invitata dalla zia Cleo, dalla "lontana America" arriva in Inghilterra Melinda, diciottenne intelligente e volitiva.
La zia ha un piano segreto....
Ma anche Melinda ha il suo piano... e in questo è di continuo ostacolata dal ricco e misogino Alec, che le è sempre tra i piedi.
Brillante vita mondana (ma le dame considerano Melinda poco più di una "pelle rossa"), ricevimenti, scarrozzate, spettacoli... e continue schermaglie fra Alec e la troppo schietta ragazza americana, mentre un certo Denton cerca di sapere a quanto ammonta il patrimonio della fanciulla.
Vicende a catena, colpi di scena, fino a "quel lungo valzer a lume di candela"...

Ripensando a "Via col vento", devo dire che un altro elemento di paragone sono le schermaglie tra i due protagonisti. Solo che, mentre Rossella appare spesso egocentrica e capricciosa, Melinda, invece, è moderna. Sì, è decisamente fuori schema, ma in senso positivo.


Molte regole della società londinese le appaiono strane, superate, ma le accetta e cerca di adattarsi per amore di suo padre, che l'ha mandata in cerca di marito, ma anche per rispetto di sua zia che l'ha accolta tanto generosamente in casa sua.
Alec ne è divertito, al pari di Rhett con la sua Rossella, ma non manca di correggerla per evitarle inutili fastidi. Nonostante questo ha il suo bel da fare per salvarla  dalle  difficoltà che si accumulano sulla strada che li condurrà all'altare. Senza contare che se Melinda non ha nessuna intenzione di convolare a nozze, Alec a sua volta non è per nulla tentato di riprovare l'esperienza matrimoniale, dopo che sua moglie è morta nel tentativo di fuggire con il suo amante.

Nonostante queste premesse, l'amore, si sa, continua a tessere i suoi intrighi, fino ad avere la meglio sugli innamorati.
Al di là degli eventi che fanno da cornice alla loro storia,  l'autrice si dimostra molto brava a ricostruire usi e costumi dell'epoca, con una prosa scorrevole e una storia ben scritta, che non annoia e tiene il lettore al laccio, fino all'ultima pagina.
Detto questo, c'è un appunto da fare, per un romanzo che nel suo complesso è più che riuscito. Se la mancanza di sesso, il libro è stato scritto nel lontano 1975, non si fa sentire, con la sua freschezza e il suo romanticismo, la facilità e la serenità con cui Alec si arrende all'amore sembra dubbia. Insomma, un uomo che ha conosciuto l'amore ed è stato tradito, può arrendersi come un adolescente ad un sentimento che comunque lo ho ha fatto soffrire, senza eccessive resistenze. C'è una dissonanza, tra il suo comportamento durante tutto il libro e la dichiarazione finale. Insomma, ho come la sensazione, che a quel punto sia mancato un po' di sale, ma forse si tratta solo di qualche taglio in più nell'edizione italiana.
Ecco, se potessi lanciare un appello, direi : ripubblicateli tutti, ma in versione integrale.

Nessun commento:

Posta un commento