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lunedì 6 giugno 2016

Al Paradiso delle signore di Émile Zola

Recensione di Marianna Vidal


Al Paradiso delle Signore è possibile acquistare qualsiasi prodotto piaccia a una donna e la notizia corre velocemente per le strade di Parigi alla fine dell'Ottocento.
Il grande magazzino si amplia quotidianamente con nuovi reparti, offrendo alle sue clienti prezzi competitivi e grande scelta. Resistere è da prodi!
Quello che non tutti sanno, però, é che al Paradiso delle Signore c'è chi è destinato ad incontrare l'amore, quello che non ti lascia scampo e ti cambia la vita.
La vittima designata è uno che dell'amore, all'apparenza, non sa proprio cosa farsene! Il mondo femminile è il suo regno. Ne conosce i desideri più nascosti e sa come domare e conquistare qualsiasi donna.

Le veste e le spoglia a suo piacere e su di loro, sul mondo femminile, ha fondato il suo successo imprenditoriale.
Non c'è segreto che non possa scoprire, non c'è donna che non riesca a manipolare. Sono tutte ai suoi piedi e lui se ne gloria, senza mai esserne scalfito.
Agli amici più intimi ha confessato di non esserne mai stato innamorato e di non fuggire l'amore, semplicemente, perché per lui l'amore non esiste.
La sua vita è Il Paradiso delle Signore, ereditato dalla moglie, che lo ha lasciato vedovo e ricco. Il suo nome è Octave Mouret ed é il proprietario del più grande magazzino di Parigi.
E così sullo sfondo di una società che cambia, con il commercio delle piccole botteghe che arranca, Émile Zola ci racconta, con maestria, la lungimiranza di un uomo, che incarna il progresso e che avanza come un treno in corsa,  lasciando dietro di  sé le macerie di un mondo che si estingue, non senza sofferenza.

Denise proviene da quel mondo. E' rimasta orfana da poco e con due fratelli di cui prendersi cura, Jean e il piccolo Pépé.  Arriva a Parigi da Valognes,  sperando di trovare una sistemazione lavorativa presso lo zio Baudu che gestisce un negozio di stoffe. Purtroppo gli affari non procedono come sperato. L'apertura di un grande magazzino, a poca distanza, non lascia scampo ai vecchi commercianti come lui. Denise è dispiaciuta per lo zio, ma non può abbracciare la causa dei parenti. Ha bisogno di soldi e il Paradiso delle Signore può essere una buona opportunità per una ragazza come lei.
Si presenta ai colloqui, ma rischia di non essere presa. E' mingherlina, mal vestita, poco attraente ed eccessivamente timida.

Non ha nulla per cui valga la pena assumerla, eppure quel signore distinto che la scruta in silenzio, sembra non essere dello stesso parere.
Quella ragazza ha qualcosa di speciale. Quando sorride le si illumina il viso e poi è la nipote di Baudu, uno dei vecchi commercianti del quartiere, uno di quelli che hanno dichiarato guerra al Paradiso. Quale migliore occasione per dimostrare la clemenza del più forte?
E così quell'uomo è il padrone! Grazie a lui viene assunta, ma per Denise non inizia un periodo semplice. Le colleghe le sono ostili, la direttrice è molto esigente e il salario è scarso. 
Per non parlare dei licenziamenti che sono all'ordine del giorno. Basta un nulla per ritrovarsi in mezzo alla strada e per una ragazza come lei, con due fratelli a carico, questo significherebbe la rovina, almeno che, come le suggerisce una delle poche amiche del Paradiso, non si trovi un'amante.


Molte ragazze che lavorano nel negozio ne hanno uno. Consente loro di avere qualcuno da frequentare, quando non lavorano e anche di essere aiutate economicamente. Perché non si trova un amante? Denise é sconvolta anche dal solo pensiero. Potrebbe concedersi a qualcuno, ma solo per amore e in quella fase della sua vita, ha ben poco tempo per pensare alla sfera sentimentale.
C'è un ragazzo che le piace, ma è timida e lui non sembra notarla. In quel posto sono tutti impegnati a tramare l'uno contro l'altro per tenersi il posto di lavoro.
Su tutti si erge l'occhio vigile di Mouret, che pur contando su un numero consistente di dipendenti e una cerchia ristretta di persone fidate, non manca di seguire  i vari passaggi di quella difficile macchina organizzativa.


Dicono che abbia un'amante fissa, una donna potente, che lo ha molto aiutato negli affari, ma non disdegna le attenzioni delle sue dipendenti. Ne individua sempre qualcuna, che riempie di regali, fino a quando non si stanca e passa ad un'altra.
Denise ne è intimorita, ma sa che deve a lui la sua permanenza in quel luogo e non solo per la sua intercessione il giorno del colloquio.
Diverse volte è stata sul punto di essere licenziata, ma Mouret lo ha impedito. Che l'abbia notata lo sanno tutti, ma non le rivolge la parola più che alle altre ed interviene solo per ridimensionare i suoi errori. Denise sa che può fidarsi di lui.
Nonostante ciò, dopo l'ultima accusa infamante,  avrebbe un figlio, Pépé, e un giovane amante, Jean, Denise non si oppone al licenziamento, stanca di quel clima soffocante e non si appella al suo protettore.

I mesi che seguono sono di fame e sofferenza, ma Denise è forte e per quanto la tentazione di cedere alle lusinghe di un amante siano forti, si mostra ferma e determinata nella sua decisione di concedersi solo per amore.
Grazie al buon cuore dei piccoli commercianti del quartiere  trova una sistemazione per sé e il piccolo Pépé. Jean ha vitto e alloggio presso il suo datore di lavoro, ma non manca di darle problemi, innamorandosi costantemente di qualche bella signora, spesso impegnata.
Il peggio, comunque, sembra passato, quando incontra nuovamente Octave Mouret.
Vorrebbe far finta di non vederlo, ma lui la riconosce e le si avvicina. Sa tutto di lei e del suo licenziamento. Non condivide la scelta dei suoi collaboratori e le assicura che la porta del suo magazino resterà sempre aperta per lei. Quando vorrà potrà tornare e le sarà garantito uno stipendio adeguato alle sue necessità.

Perchè quella ragazzina gli piaccia più delle altre non lo sa, ma è dal loro primo incontro che si ritrova a proteggerla.
All'inizio gli è sembrata persino brutta, ma con il passare del tempo, con la sua grazia innata e la sua costante dolcezza, gli è entrata nel cuore e nonostante tenti, non riesce ad allontanarla.
Così quando lei ritorna al Paradiso, Octave la copre di attenzioni. E' evidente a tutti, che il capo ha individuato la sua prossima preda e lo assecondano trattando con rispetto e gentilezza quella ragazzetta derisa in precedenza.
Tutti i reparti non fanno altro che parlare dell'invito a cena che le ha formulato, ma Denise spiazza tutti rifiutandolo.

Il rifiuto di Denise infiamma il cuore di Octave cha ora ha una nuova missione, conquistare Denise, la donna della sua vita! Per lei è disposto a rinunciare a tutte le sue amanti. Le comprerà un appartamento, la nominerà direttrice, le comprerà il cielo se lo vorrà, ma lei non accetta. 
Non vuole e non può diventare l'amante di un uomo, anche se è l'uomo che ama. 
La determinazione di Denise costringe Octave a guardare dentro se stesso e per la prima volta si scopre innamorato. Lui che si vanta, non a torto, di capire tutte le donne, è vittima di una donna. Le perdona tutto, anche la confessione di amare qualcuno, senza rivelargliene il nome, ma lui la vuole al suo fianco, perché ha bisogno di lei lo aiuterà a superare i suoi limiti, perchè il cambiamento passa attraverso il dolore. E' una legge di natura e Denise lo sa.


 Le è concesso spiegare come migliorerebbe il reparto? Cosa farebbe per i dipendenti? Cosa manca al Paradiso? Denise ha tante idee e sono tutte improntate alla massima umanità.
Mouret ascolta e senza renderseneconto attua tutti i cambianti che lei gli richiede e si accorge sempre più che Denise è l'anima di quel posto. I suoi consigli sono preziosi e non indeboliscono gli affari. Anche se, lo confesserebbe volentieri a chiunque, farebbe qualsiasi cosa per conquistare quella donna e oramai non vuole più solo il suo corpo, ma vuole lei nella sua interezza.
Ma Denise fa questo effetto su tutti. Oramai al Paradiso delle Signore sono ben pochi quelli che la ostacolano e sono tutti convinti che prima o poi Denise cederà e il signor Mouret la sposerà, perché il Paradiso delle Signore sono loro due, mente e cuore.
Ma la scoperta più sconvolgente è quella di Mouret, quando in un solo giorno di vendita incassa un milione. Lo vede riverso sulla sua scrivania e comprende che ciò che desidera di più al mondo, non è più il successo imprenditoriale, ma è l'amore di Denise, la donna della sua vita.
Detto questo, non mi resta che invitarvi a leggerlo. E' un classico di 288 pagine, con descrizioni lunghe e dettagliate, che vi trascineranno in un mondo di pizzi, merletti e crinoline, mentre tutto intorno il mondo del commercio cambia, tra miseria e grandi speranze. Su tutti si erge lui il Paradiso delle Signore, che fa da cornice ad una storia decisamente rosa.


4 commenti:

  1. Ciao, ho letto con interesse la tua recensione, perchè qualche mese fa avevo seguito la fiction e mi era piaciuta molto!
    Buona serata :-)

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  2. Ciao Ariel, grazie per il tuo commento. Ti riferisci al Paradiso delle Signore trasmesso su Rai 1? Anche io l'ho amata molto e sono in attesa della seconda serie. Il libro è diverso, ma ho ritrovato moltissimi spunti... Penso che vi attingeranno anche per il seguito. Il romanzo, comunque, merita e grazie a Zola abbiamo conosciuto tanti personaggi nuovi!

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  3. Adoro il naturalismo ed il suo primo esponente Emile Zola, questo libro a mio parere, e’ Di una modernità incredibile
    Eccellente la tua recensione ha centrato perfettamente il senso del libro
    Complimenti

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    Risposte
    1. Grazie Tiziana. Anch'io l'ho amato tantissimo. Ho camminato sulle nuvole per giorni!

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