Tra le figure di contorno nella redazione di Denver Independent che avevo incontrato nei romanzi precedenti, Katherine James, la ragazza per metà navajo, sicuramente era tra quelle che spiccavano di più per via delle sue origini e per quella sua riservatezza misteriosa che paradossalmente la metteva più in luce delle altre. Nei romanzi della Clare, se proprio dobbiamo fare un appunto, i personaggi di contorno, fino a quando non vengono elevati a protagonisti di un romanzo, restano piuttosto in ombra, ma con lei in qualche modo questo non è successo. Oltre a Katherine James, un'altra degna di nota è Natalie Benoit, alla quale sarà dedicato il romanzo successivo.
Avendo già notato Katherine nei volumi precedenti, ero curiosa di scoprire la sua storia, che doveva essere, ovviamente, qualcosa che aveva a che fare con le sue origini ed i diritti calpestati dei nativi americani. Su questo la Clare è stata piuttosto prevedibile.
Mentre sta passeggiando per le montagne, immersa nei suoi pensieri, una frana la travolge, poco dopo che la donna ha visto un coyote che nella tradizione navajo è un simbolo di malaugurio. A salvarla da un destino tragico arriva Gabe Rossiter, un ranger che si trova scalando da quelle parti. Gabe aiuta Katherine e rimane colpito dalla determinazione della ragazza. Quando i due si rivedono mesi dopo, un poliziotto la sta trascinando via da una sauna cerimoniale nel bel mezzo del bosco, dove la giovane si è riunita con altri membri navajo per celebrare un rituale.
L'intervento non autorizzato della polizia e l'interruzione di una cerimonia religiosa scatenano la curiosità e le indagini da parte dell'agguerrito I-Team, guidato dal solito Tom che non perde nulla della sua arroganza e determinazione giornalistica. Qualcosa di strano si nasconde in quelle montagne, tanto da indurre la polizia ad un intervengo in un'area gestita dai rangers. Quando poi, poco dopo, viene trovato il corpo senza vita di Corvo Rosso, il capo indiano che aveva presenziato alla cerimonia, Kat è pronta a tutto pur di scoprire la verità.
Se dal punto di vista giornalistico le indagini proseguono lungo la strada del saccheggio di preziosi resti archeologici ritrovati in un antico cimitero indigeno, la parte sentimentale ci presenta due protagonisti che si collocano su due piani completamente opposti. Kat è frutto di un'avventura di sua madre con un padre bianco, esperienza che ha portato il disonore sulla donna e l'abbandono del marito. Ritenuta in qualche modo il ricordo vivente di quella mancanza, Kat è vissuta con il peso dell'odio della madre e del disinteresse dei fratelli, cresciuta ed amata solo dalla nonna con la quale ha vissuto la sua infanzia in una tipica comunità indigena, prima di decidere di usare la sua intelligenza per portare alla luce tutte le problematiche della sua tribù.
Educata in maniera rigida, e diffidente nei confronti degli uomini, Kat è vissuta con l'idea di aspettare l'uomo giusto con cui costruirsi un futuro ed una famiglia. Quando Gabe, particolarmente colpito dalla sua bellezza, la invita a pranzo, interessato ad avere un'avventura con lei, il ranger si ritrova davanti una donna che con candore gli fa capire di non avere nessun interesse nel tipo di rapporto che lui propone.
Gabe ha creduto nell'amore e ne è stato tradito. Il ricordo di Jill, la donna che doveva diventare sua moglie, è ancora troppo forte e doloroso dentro di lui. Da quando lei è morta, uccidendo anche ogni fiducia possibile negli esseri umani, Gabe è cambiato, smarrendo l'uomo fiducioso che è stato e trasformandosi in un individuo interessato solo al piacere momentaneo.
Stranamente attratto da Kat, dalla sua profondità, dalla passione per la sua gente ed il suo lavoro, dalla sua bellezza, pur sapendo di doversi allontanare da lei, Gabe continua a starle accanto, soprattutto quando qualcuno comincia a perseguitarla con telefonate minacciose e strani pacchi recapitati in redazione. E a quel punto in scena compaiono nuovamente Marc Hunter e Julian Darcangelo, ormai coppia fissa, che coinvolgeranno Gabe nei loro tentativi di salvare la vita alla giornalista, riavvicinando l'uomo ad un cameratismo maschile a cui lui aveva dovuto dramaticamente rinunciare. E ovviamente tutte le barriere costruite per difendersi cadranno pian piano una ad una.
Come al solito l'analisi dei personaggi è ben strutturata, come la descrizione del mondo interiore di ciascuno di loro, come i timori di Gabe di ritornare ad innamorarsi e la paura poi di confessare i suoi sentimenti. Ottima sempre la tensione ed il ritmo, anche se forse il tema delle indagini è piuttosto debole rispetto a quelli precedentemente trattati e le descrizioni dei personaggi sono a volte troppo fumose. Tra le scene più emozionanti sono da ricordare quella del litigio dopo che Kat ha trovato l'album di Jill ed il successivo risveglio di entrambi, ormai quasi in fin di vita, soffocati dal monossido di carbonio. La Clare brilla nell'utilizzo della tensione e dell'azione, come anche nel drammatico finale quando Gabe è pronto a tutto pur di salvare la vita della donna che ha capito di amare.
Pur non raggiungendo il livello emotivo di altri romanzi, come quello di CONTATTO ILLECITO, questo nuovo capitolo della saga è sicuramente degno di nota e si offre con qualche novità. Decisamente da leggere.
FRASI TRATTE DAL ROMANZO
"Non sei troppo grandicella per credere alle favole?"Kat sapeva che avrebbe trovato il modo per ridicolizzarla. Tutti lo facevano e non poté evitare di provare una sensazione di disincanto. Dopo l'amabilità con cui l'aveva trattata, si aspettava che fosse diverso dagli altri."Credi che l'amore e l'impegno siano valori che solo esistono nelle favole?"La gente si innamora e disinnamora con la stessa facilità con cui cambia il vento. Non esiste "E vissero felici e contenti!". L'impegno dura quanto durano gli ormoni. L'amore, l'innamoramento ed il sesso non sono che chimica."(GABE E NAT DURANTE IL LORO PRIMO APPUNTAMENTO)
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—Dici di non credere nei fantasmi, ma lei ti circonda.(KATE PARLANDO DI JILL)
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"Tu non sei rovinato, Gabe Rossiter, hai solo paura di ritornare a provare qualcosa perché ti hanno fatto del male. Però vivere è sentire. Non puoi smettere di farlo. Se ci privi, finirai facendoti più male di quanto te ne abbia fatto Jill"(KATE A GABE)
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"Ti amo, Katherine James. Ti amo con tutto me stesso. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Ricordalo!"(GABE A KAT)
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