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domenica 11 febbraio 2018

Non ho tempo per amarti di Anna Premoli

Anna Premoli, nel mondo del romance, è una certezza, soprattutto per le vendite. Eppure i suoi romanzi non sono smieltati, non contengono abbondanti scene di sesso e trattano argomenti non ancora ben digeriti, come in questo caso, dove il protagonista ha ben undici anni meno di lei.

Intorno a questo ruota Non ho tempo per amarti, l'ultimo lavoro della Premoli.
Siete tra i pochi che non avete almeno sbirciato la trama? Eccola a voi!

Julie Morgan scrive romanzi d’amore ambientati nell’Ottocento. Di quell’epoca ama qualsiasi cosa: i vestiti lunghi, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi o al semplice sfiorarsi delle mani… L’unica cosa che salva del mondo di oggi è lo shopping online, che le permette di non mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Almeno finché – proprio al piano di sopra – non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che a Julie fa storcere il naso. È davvero un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d’altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto avrebbe mai potuto sospettare…
Che dire? A me l'ultima Premoli, quella di È solo una storia d'amore, Un imprevisto chiamato amore e ora Non ho tempo per amarti, piace più della prima. I temi trattati sono più interessanti e i personaggi hanno caratteristiche proprie, che non ricordano quelli precedenti e questo, a mio parere, è un grande pregio.
Scoperta con il suo maggiore successo, Ti prego, lasciati odiare, mi era presto venuta a noia, con storie molto simili, ma in questa scrittura più matura l'ho rivalutata positivamente, anche se, in questo romanzo ho trovato elementi positivi e negativi, che rendono più difficile il giudizio finale.
La protagonista di Non ho tempo per amarti è Julie, l'amica di Laurel, che abbiamo conosciuto in È solo una storia d'amore, una scrittrice di rosa storici, che a trentasei anni, si ritrova sola, dopo la fine di una storia durata molti anni, con un uomo che sembrava perfetto per lei. Così, ferita e addolorata, Julie non sembra disposta a rimettersi in gioco tanto presto e non certamente con Terrence Graham, frontman di un famosissimo gruppo rock, popolare tra le teenager.
Bellissimo e perseguitato dalle fan, Terrence si trasferisce a vivere nel palazzo di Julie, in un mega attico al piano successivo al suo, minacciando la quiete dei vicini. Determinata a rivendicare i suoi diritti, Julie si presenta da lui, con propositi bellicosi, ma tra loro nasce subito una simpatia, che, se la situazione fosse diversa, lascerebbe pensare a un risvolto romantico. In effetti, le attenzioni del bel musicista non lasciano spazio a fraintendimenti, ma Julie finge di non accorgersene, fino a quando la situazione non precipita nell'invevitabile. A quel punto, che fare? Julie è combattuta. Terrence le piace e volendo, potrebbe concedersi una breve parentesi sessuale, se Terence non fosse determinato a vivere alla luce del giorno, quella che per lui è semplicemente una storia d'amore. Ma può una donna concedersi l'illusione di amare per sempre qualcuno che è ancora nel fiore della giovinezza? Inizia un tira e molla che, naturalmente, si concluderà nel migliore dei modi, grazie soprattutto alla caparbietà di Terrence.


Ora, se nel complesso il romanzo è scorrevole e carino, devo confessarvi che ho attraversato tre fasi diverse nella lettura: la prima parte del romanzo mi ha divertita ed emozionata, la seconda, invece, mi ha un po' stancata, perché il primo bacio arriva forzatamente tardi, senza una motivazione valida, mentre la terza parte ha alternato momenti entusiasmanti a interrogativi lasciati in sospeso, non per una mancanza di coerenza nella trama, ma per un tentativo frettoloso di portare a conclusione la storia. Il punto centrale della vicenda è la differenza di età tra i due protagonisti e l'impossibilità per una donna di concedersi il lusso di amare un uomo, senza rinunciare all'idea di diventare madre, perché è chiaro che se Terrence un giorno si stancasse di Julie, potrebbe sempre lasciarla, iniziando una relazione con una donna molto più giovane, che lo renderebbe padre, ma Julie, se vuole diventare madre, non potrà concedersi il tempo di amare la persona giusta, senza sentirsi in colpa, per averlo costretto ad assumersi la responsabilità della paternità in un'età non consona. Certo, alla fine sono solo punti di vista, perché Terrence potrebbe ritenere molto più sensato avere un figlio con una donna che ama, piuttosto che con una persona non così affine, ma i dubbi e le paure di Julie sono condivisibili.


Infatti, il personaggio di Julie è caratterizzato molto bene. Credibili sono le sue paure e i suoi dubbi, così come anche le sue decisioni. Terrence appare forse un tantino stereotipato. È il classico ventenne che vive la vita senza freni, che in contrapposizione all'aspetto trasgressivo, rivela un animo gentile e buono. Cliché o meno, a livello di pancia, Terrence piace un sacco e seduce anche le quarantenni. Peccato per alcune situazioni un tantino forzate, che mi hanno lasciato dei dubbi, come quando appare nel locale dove la nostra protagonista incontra le amiche, senza capire bene come ci sia giunto, senza soffermarci sulla parte finale, dove, a mio parere, manca un confronto solido e profondo, tra i due protagonisti. Un'occasione persa per sviscerare il nocciolo del problema, che rende frettolosa la parte conclusiva, ma nell'insieme è una lettura piacevole, che consiglio a tutte coloro che cercando qualcosa di meno scontato da leggere.

Venendo ai voti, confesso che all'inizio avrei attribuito a questo romanzo cinque cuori, per la freschezza, i dialoghi, la contrapposizione tra i due protagonisti e la piacevole improbabilità della coppia, ma la parte centrale e finale mi costringono a scendere a tre e mezzo.


Voto: ♥♥♥






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