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lunedì 3 settembre 2018

Heidi di Johanna Spyri

Ci sono momenti della nostra vita in cui si sente il bisogno di recuperare le proprie origini, per tuffarsi nei ricordi e riviverli con una nuova consapevolezza. E' stato così che ho iniziato la lettura di questo romanzo, di cui, in un periodo indefinito tra l'infanzia e l'adolescenza ho conosciuto Heidi. Sì, proprio la ragazzina dalle guance rosse che corre sui monti e chiama per nome le sue caprette. E che dire di Peter, il nonno, la nonna, la bella e sfortunata Clara e la signorina Rottermeier? Li ho ritrovati tutti in questo romanzo di Johanna Spyri, che ha riportato alla luce sentimenti e sensazioni che dormivano lì, in un angolino del mio cuore.

 Siete tra i pochi che non conoscono la storia? Eccovi la trama:


 Alla morte dei genitori, la piccola Heidi, una bambina di cinque anni allegra e vivace, viene affidata alle amorevoli cure del nonno, che vive sulle montagne svizzere. In un paesaggio incantato, la piccola Heidi trascorre giornate intense e felici in compagnia dell’amico Peter, portando al pascolo le capre e vivendo a stretto contatto con la natura. All’età di otto anni, però, una zia la costringe a trasferirsi a Francoforte, dove dovrà imparare a leggere e scrivere. Qui Heidi vivrà una difficile esperienza, ma il suo carattere solare e l’amicizia di Klara la aiuteranno a crescere e a superare tutti gli ostacoli. Letta e tradotta in tutto il mondo, l’opera di Johanna Spyri non è rilevante soltanto dal punto di vista letterario, ma anche da quello storico e sociale, in quanto getta uno sguardo critico sulle condizioni di vita nella Svizzera di fi ne Ottocento, affrontando temi quali l’analfabetismo, il lavoro minorile e il progresso seguito alla rivoluzione industriale. Il tutto è osservato con gli occhi innocenti di Heidi, uno dei personaggi più belli che la letteratura per l’infanzia abbia saputo creare. Pubblicato tra il 1880 e il 1881, Heidi resta ancora oggi una delle opere più amate dai ragazzi, e non solo: come sosteneva la stessa autrice è infatti “una storia per i bambini e per le persone che amano i bambini”.
Se avete dei bambini che amano leggere, be' non perdetevi l'occasione di fargliela conoscere, ma, se siete un po' folli come me e crescere vi pesa proprio tanto, allora, almeno per un paio d'ore, lasciate andare ogni restrizione e concedetevi di correre con Heidi sui suoi monti, respirate con lei l'aria fresca e innamoratevi della sua storia. Vi fare bene al cuore.
Inevitabilmente, leggendola da adulti, si sorride al mondo fanciullesco di una ragazzina che scaricata dalla zia si ritrova al fianco di un nonno, descritto da tutti come burbero, ma in verità in grado di amare e ci si commuove, sentendo il peso sul petto di questa ragazzina che non sogna altro che tornare a casa, anche se si è molto affezionata alla famiglia di Clara.
C'è un notevole buonismo che è perfetto per i bambini e molti sono gli elementi educativi che risentono anche dell'epoca in cui il romanzo è stato scritto, ma per il resto, è una storia bella. da conoscere, e che infonde positività.
L'edizione, a dire il vero, pecca di una traduzione affrettata e non mancano refusi, ma pare che la casa editrice abbia provveduto alle correzioni. Dunque, accertatevi di acquistare quella più nuova.
 A parte questo, il libro è da leggere, soprattutto se avete visto il cartone e ne conservate un dolcissimo ricordo, come me.
Voto: ♥♥♥♥

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