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sabato 27 agosto 2016

IL PRINCIPE E LA PREDA di Elizabeth Hoyt


Elizabeth Hoyt è una scrittrice che ho scoperto qualche anno fa, andando alla ricerca di saghe interessanti, di protagonisti non scontati e di storie appassionanti. IL PRINCIPE E LA PREDA mi capitò tra le mani per caso, grazie ad un testo spagnolo di una compagna di studi il cui titolo in questa lingua (EL PRINCIPE CUERVO) era molto più vicino a quello originale della traduzione italiana e con questa volume e successivamente con gli altri della saga ho scoperto un'autrice che ancora oggi mi induce a fermarmi alla mia edicola di riferimento e a comprarla.


La storia ha un'ambientazione settecentesca (secolo per il quale ho una sudditanza psicologica dai tempi del TULIPANO NERO e di LADY OSCAR e ormai trasformatosi nel mio punto di riferimento grazie alla saga di OUTLANDER). La nostra eroina è Anna Wren, una vedova che ci viene descritta come non particolarmente appariscente, decente e per bene, che cammina lungo una strada di campagna appena si apre il libro. L'incontro tra i due protagonisti ha chiari rimandi letterari a Jane Eyre, con l'incontro/scontro tra Mr Rochester e Jane. Il nostro eroe è Edward de Raaf, conte di Swartingham, uomo segnato nel fisico e nello spirito da profonde cicatrici, dal pessimo carattere e dai modi quanto mai burberi.

Anna, in chiare difficoltà economiche dopo la morte del marito, vive una vita di stenti, ma onorevole insieme alla suocera. Quando le giunge inaspettata la proposta di lavorare come segretaria, malgrado sia un'epoca in cui lavorare per una donna non era certo dignitoso, la nostra eroina decide di accettare e così scopre che il suo nuovo datore di lavoro altri non è che il tempestoso orso incontrato lungo la strada di campagna.

I due all'apparenza non si piacciono, ma la convivenza forzata, l'abitudine e la scoperta lenta e profonda l'uno dell'altra cominciano ad avvicinarli. Anche perché Anna, sebbene venga in una prima fase descritta da Edward come per niente bella, esercita un fascino discreto. Inoltre il suo carattere, le risposte pronte, rivelano uno spirito indomito che cominciano a conquistare l'uomo contro la sua volontà.

Edward è però consapevole che il suo dovere come Conte è quello di convolare a nozze con un'aristocratica ed uno strano senso dell'onore gli impedisce di approfittare della situazione, rovinandole la reputazione. Pian piano la vede sempre più intoccabile, al di là dei suoi desideri più bassi ed infimi.

Ed ecco la svolta, con un'eroina che decide di rivendicare per sé quel piacere fisico che sa di poter ottenere da una relazione con un uomo dal quale si sente profondamente attratta. Anche se le regole della decenza le vieterebbero di provare certi desideri, Anna rivendica il diritto di libera scelta, così, celando la sua identità, la donna si recherà a Londra, nella più famosa casa di appuntamenti della città, la famosa GROTTA DI AFRODITE, dove ruberà ad Edward, senza che lui lo sappia, due indimenticabili notti di piacere.

Tornato a casa. Edward cercherà di scoprire l'identità della donna, fino a capire che è solo una la persona che continua ad ossessionarlo e a quel punto cercherà di fare tutto quello che è nelle sue mani per convincerla e conquistarla, trasformandosi da preda in inseguitore.

Romanzo ben scritto, con protagonisti dalla personalità solida e non scontata. Ci sono sicuramente dei punti deboli, come i due antagonisti (Felicity Clearwater e Chilly), come troppo sfuggente appare la figura di Simon, l'amico svagato e superficiale, con guizzi che però sarebbe stato interessante esplorare. La bellezza però della storia tra Anna e Edward riscattano dalle debolezze del racconto e fanno di questo primo volume un libro imprescindibile per tutti gli appassionati di "romance storici".

2 commenti:

  1. Ciao Erielle, si la Hoyt è stata una scoperta grazie a questa serie e a quella de LA LEGGENDA DEI QUATTRO SOLDATI che spero di recensire presto.

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