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domenica 14 agosto 2016

L'Assistente ideale di Cecile Bertod



 Vi è mai capitato di decidere, in una manciata di secondi, cosa sarà della vostra vita, se rifiutereste un ordine del vostro capo?


E' quello che succede ad Adel! Nel caos della sua esistenza quotidiana, si è portata dietro anche il memorandum lasciatole sulla scrivania dall'efficientissima segretaria del direttore e ora si ritrova, non solo a subire l'ennesima lavata di capo, ma anche ad inventarsi una soluzione apparentemente impossibile da trovare! Insomma, voi riuscireste a scovare un'accompagnatrice, bellissima, raffinata e colta, con specifiche cononoscenze nell'ambito archeologico, in meno di ventiquattro ore, per fare da assistente personale al noto studioso Kilian Lafevre in giro per il suo tour, con lo scopo di convincerlo a firmare un contratto di esclusiva con la casa editrice per cui lavorate?


Adel sa che non ci riuscirà mai! E allora, se non vuole perdere il posto di lavoro, non le resta che assecondare il direttore e impiegare le prossime ore per trasformare se stessa nella strafiga da copertina, che avrebbe dovuto noleggiare. E la cultura in archeologia? E al capo che importa! Tirerà fuori dal cappello un magnifico coniglio, come il migliore illusionista che si rispetti. Non ci sono altre possibilità, prendere o lasciare, perchè Kilian Lafevrein vuole il meglio e la Le Seine Rouge farà in modo che lui lo abbia! Se non altro, perchè dall'accordo con lo studioso dipende il futuro della casa editrice e dunque qualsiasi inciampo sarà fatale!



Tutto qui? Naturalmente, no! Adel dovrà essere scortata e controllata a vista da un'altro collega de Le Seine Rouge. Proprio uno qualunque, scelto a caso, il simpaticissimo Philippe. Simpaticissimo si fa per dire, perché Adel e Philippe, che nella vita reale non fa il body guard e neanche il modello (anche se è bellissimo), sono come cane e gatto. Questa trasferta ha tutti gli elementi per trasformarsi in un disastro annunciato, ma oramai è in ballo e dunque ad Adel non resta che improvvisare la migliore danza della sua vita.


Si mette di impegno e con l'aiuto della carta di credito aziendale, in un pomeriggio, riesce a trasformarsi da scialba corretrice di bozze, in una bionda mozzafiato, tutta griffata. Riguardarsi allo specchio fa un certo effetto, perchè l'immagine riflessa ha guadagnato almeno dieci punti, che rafforzano la sua autostima, di solito sotto i piedi.
L'espressione favorevolmente stupida di Philippe segna un'altro punto a suo favore! L'effetto è quello sperato! Questa donna così affascinante, naturalmente, non può che chiamarsi Charlotte ed è assolutamente deliziosa.


Peccato che dentro questo involucro perfetto si nasconda la solita pasticciona, ipersensibile e ritardataria, che mentre tiene il gioco ad un sempre più affascinato  Kilian Lafevrein, finisce con l'innamorarsi del suo insopportabile collega, in un roccambolesco susseguirsi di eventi, che trascineranno tutti i personaggi di questa storia ad affrontare situazioni a volte più grandi di loro.
E se insperatamente, nella sfera professionale, Adel riuscirà a fronteggiare tutto, superando brillantemente la prova, in quella personale dovrà rispondere a non poche domande sul suo futuro. E scegliere non sarà facile, perché per la prima volta nella vita, tutti i suoi sogni sembrano a portata di mano. Ma è proprio quello che desidera il suo cuore? Questo lo potrà scoprire solo Adel, una volta smessi i panni della magnifica Assistente Ideale, Charlotte!

Cecile Bertod ha un modo di scrivere, che mi piace! Oramai lo sapete, l'ho dichiarato diverse volte e l'ho commentato anche in questa sede parlandovi di Non mi piaci, ma ti amo e di Tu mi appartieni. E questa è la conferma, che per me, Cecile Bertod può riscrivere l'elenco del telefono e io passerò il tempo a deliziarmi con la sua prosa brillante, ridendo anche della sequenza dei numeri! E' qualcosa che le invidio, perchè riesce a tenere desta l'attenzione del lettore, soltanto con lo stile.
 L'Assistente ideale è dunque una deliziosa rubrica telefonica da sfogliare? No, siamo decisamente fuori strada. E' un esordio interessante. Il primo libro di Cecile Bertod, rivisto e ripubblicato da poco, che diverte e prepara a personaggi di maggiore spessore, come quelli dei romanzi successivi. Uno per tutti, Thomas, di Non mi piaci, ma ti amo, che ho ritrovato, in alcuni aspetti,  in Philippe. Naturalmente, senza patrimonio!



Che dire di Adel? E' un'eroina di tutti i giorni, con paure e insicurezze, tipiche di noi donne, che nella frenetica vita di città è travolta dalla routine, a cui non vuole rinunciare, pur detestandola, per il bisogno di indipendenza dalla famiglia e così passando da un lavoro ad un'altro si imbatte nella casa editrice Le Seine Rouge, con un posto da correttrice di bozze. E quello che sembrava un noiso lavoro da impiegata, si trasforma un giorno in una divertentissima lettura, che vi farà ridere e palpitare fino al lieto fine.
Prima che me ne dimentichi, i disegni, come anche la cover, sono di Cecile!

5 commenti:

  1. Ciao Licia! Complimenti per la recensione! L'ho letto anche io e condivido il tuo parere. Mi piace. Lo consiglio. E' una lettura piacevole, da portare sotto l'ombrellone.

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  2. Ciao Greta. Grazie per il tuo commento! Sì, è molto carino. Un bacio!

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  3. Confesso di non averlo letto, ma mi avete incuriosito. Darò una sbirciata in giro per vedere se lo trovo.

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  4. Grazie Claire, facci sapere che ne pensi.

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  5. Complimenti per la recensione. Il libro sembra davvero interessante. Non conosco l'autrice, ma mi piace scoprirne sempre di nuove.

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