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martedì 23 agosto 2016

L'INTERPRETE di Anne Stuart


Anne Stuart è un'autrice che amo molto, di cui ho apprezzato soprattutto romanzi storici, tra cui LA SAGA DEI ROHAN e sicuramente anche ROSA DI MEZZANOTTE, che ben presenta personaggi convincenti, inseriti in un contesto storico ben rappresentato. La Stuart è una penna nota, che scrive romanzi ormai da decenni, ed è un'autrice solida e sicura. Ero curiosa nei confronti di questa saga di ambientazione contemporanea di cui ho letto molto in giro, anche recensioni entusiaste e quindi mi sono lasciata tentare.


L'INTERPRETE, con il sottotitolo UN'AMERICANA A PARIGI, è una strizzata al mondo cinematografico americano, ma il romanzo, il primo della saga conosciuta come Ice è comparso anche in libreria con il titolo più adatto di GHIACCIO NERO. Comunque lo si voglia ribattezzare, è un libro che oltre al romance contiene indubbiamente elementi di suspense che offrono una lettura più dinamica e meno scontata del solito intreccio"lei incontra lui, si piacciono e si innamorano". Eppure nell'insieme è un racconto che risente del tempo passato.


La storia ci presenta Chloe Underwood, un'americana che vive a Parigi, dove lavora come traduttrice di libri per bambini. Un giorno la sua coinquilina le propone di prendere il suo posto durante un incontro in una villa di campagna, con degli uomini d'affari. Dovrà limitarsi a fare da interprete ed essere gentile. Chloe accetta e parte per questo fine settimana ed una valigia (quella dell'amica) piena di abiti costosissimi che si adattano all'incontro.


Una volta lì Chloe nota subito che c'è qualcosa di strano tra gli ospiti e che la fantomatica riunione nasconde qualcosa di molto più pericoloso. Diventata una testimone scomoda ed un ostacolo da eliminare, Chloe viene trascinata via da Bastien Toussaint, un sedicente francese dal passato misterioso, che la coinvolgerà in una fuga roccambolesca dove in gioco saranno non solo la vita e la sua sicurezza, ma anche il suo cuore.


La trama è sicuramente avvincente, ma il romanzo risente, come dicevo del tempo passato, e ho trovato la scrittura della Stuart alquanto superficiale nella descrizione dell'interiorità dei personaggi, come se l'intrigo avesse preso il predominio a scapito dell'introspezione psicologica.

Ho  fatto fatica a continuare in quanto c'era una superficialità di fondo che attraversava tutta la scrittura. I sentimenti non mi sembravano ben approfonditi; le scene sono descritte in modo piuttosto superficiale, così come le scene di passione appaiono alquanto meccaniche e poco coinvolgenti. Certo sospetto che l'edizione che ho letto fosse stata oggetto di tagli, in quanto era un volume piuttosto esiguo e non mi stupirei che fosse frutto di un certo lavoro di tosatura di cui la nostra editoria in alcuni casi non è estranea.


La Stuart è comunque un'ottima scrittrice, ma è riuscita ad emozionarmi sicuramente di più nei volumi di ambientazione storica. Spero prima o poi di ricredermi e di trovare un libro contemporaneo da lei scritto che possa prendermi come la Kleypas ha fatto con la saga dei Trevis.




4 commenti:

  1. Io ho amato molto tutta la serie ICE. Mi piacciono i romanzi che mescolano intrigo e amore e la Stuart è sempre la Stuart!

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  2. Ciao Claire, grazie del tuo commento. Hai ragione; la Stuart è una scrittrice interessante, ma io sono rimasta un po' delusa da questo libro. Forse le mie aspettative erano troppo alte e quindi sono rimasta delusa. Mi è sembrata un po' ingenua ed immatura, rispetto ad altre storie. Non mi ha convinta, ma è bello ascoltare le opinioni di tutti.

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  3. non ho mai sentito questa scrittrice ma dalla trama sembra bello. Proverò a leggerlo quanto prima. Grazie e ciao a tutte voi da Agnese.

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