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domenica 26 marzo 2017

Il bacio dello scorpione di Anne Stuart

     Con Il bacio dello Scorpione leggiamo il terzo romanzo della saga dei Rohan e lasciatemi dire che il livello torna a salire.

La protagonista è la figlia di Adrien Rohan e Charlotte Spenser, Miranda Rohan, ma a dominare la scena è lui: 
Lucien De Malheur, lo Scorpione
 
     Personaggio oscuro che affascina per la sua ambiguità. Per vendicarsi di uno dei fratelli di Miranda che a suo dire ha causato il suicidio della sorellastra, decide di vendicarsi disonorando la sorella di questi. Naturalmente, non intende sporcarsi personalmente le mani, anche perché, in tal caso, sarebbe costretto a sposarla per riparare al danno fatto e lui non ha alcuna intenzione di impalmare una Rohan. 
 
La sua vendetta è più subdola. Paga un giovane aitante e senza fortuna, discretamente accolto in società, perché la rapisca, la violenti e la sposi, come forma di riparazione. In cambio otterrà un mucchio di soldi e la dote della moglie. L'onta ricadrà sulla famiglia Rohan e lui si sentirà soddisfatto.
 Sfortunatamente per lui le cose non andaranno come sperato. Christopher St. John riesce a rapirla e anche a violentarla, ma lei non è affatto disposta a sposarlo e la famiglia l'appoggia. Preferiscono il disonore, piuttosto che un'unione con lui.
 Che fare a questo punto? Lasciare che la signoria, non più vergine, si rifaccia una vita alla faccia della società perbene, che l'ha messa al bando? Non è da lui.
 
Miranda ha accettato la sua condizione di reitta e vive ai margini della buona aristocrazia, in una casa messa a disposizione della famiglia, circondata dall'affetto di poche e vere amicizie. Le possibilità di sposarsi si sono ridotte a zero, ma non se ne cruccia eccessivamente, anche se, a volte, si annoia e smania per trovare qualcosa da fare.
 
Così, in un pomeriggio piovoso esce comunque e durante un incidente, che per fortuna non si rivelerà grave, viene tratta in salvo da Lucien De Malheur, noto come lo Scorpione.
 
I suoi uomini intervengono prontamente portando soccorso ai cavalli, mentre lei viene fatta salire sulla lussuosa carrozza di quest'uomo  che si tiene nell'ombra.
 
Miranda vorrebbe vederlo, ma lui le dice che le evidenti cicatrici sul volto lo rendono molto poco gradevole alla vista, ma se è così curiosa di conoscerlo, potrà farlo alla festa che darà da lì a pochi giorni.
 Ignara dei piani diabolici di quell'uomo, la nostra protagonista si presenta all'incontro, facendo la sua conoscenza. L'immagine che si è costruita nella sua mente non coincide con la realtà. In verità lo trova molto affascinante e una volta abituatasi alle cicatrici ne scopre anche l'avvenenza. I modi di Lucien sono gentili e nulla lascia trasparire l'odio che invece cova per la sua famiglia, fino a quando un giorno sventuratamente Miranda scopre l'ostilità tra lui e i suoi fratelli e si reca da lui per chiedere una spiegazione.
 
Luciene si toglie la maschera e le comunica che da quel momento è sua prigioniera. La condurrà in un posto segreto, dove la sposerà, per tenerla segregata e lontana dai Rohan.
 A questo punto la nostra protagonista ha due possibilità: piangere e pregare di essere riaccompagnata a casa o combattere. Miranda sceglie la seconda opzione e poiché è difficile scappare senza essere riacciuffata, cambia atteggiamento. Diventa, all'apparenza, dolce e remissiva, con il solo scopo di irritare lo Scorpione.
 Il gioco diverte Luciene che non crede affatto alla sua prigioniera, così rincara la dose, dicendole che la sposerà, ma la notte di nozze sarà consumata con un'orgia dell'Esercito Celeste. Per chi non avesse ancora letto gli altri romanzi, l'Esercito Celeste è un'organizzazione che si dedicata a consumare depravazioni sessuali, ammantandoli di sanatismo.

 Miranda è terrorizzata, ma non è per niente disposta a fare marcia indietro, anche perché nel frattempo si è innamorata del suo carceriere.
 E lui? Si dimostrerà disposto a immolare la donna che nonostante tutto ama al sadico piacare della vendetta?
 Come vi accennavo all'inizio di questo post, con il terzo volume della saga Rohan il livello si alza nuovamente con due personaggi determinati e caparbi che fanno scintille dalla prima all'ultima pagina.
 Leggendo di Lucien, ho pensato che finalmente un'autrice di rosa aveva il coraggio di alzare l'asticella, consegnandoci un personaggio ostico, difficile da amare, pieno di fascino e di contraddizioni, che tiene il lettore attaccato alla storia, per vedere come andrà a finire.
 A fine lettura resta un retrogusto amaro, perché ti chiedi quanto potrà amarla, dopo tutto il male che le ha fatto.
 
Il lieto fine è come sempre assicurato, ma nell'ombra resta la paura che nel tempo le ombre che popolano la sua anima possano tornare, anche se abbiamo imparato a conoscere Miranda e sappiano che saprà tenergli testa.
Assolutamente da leggere.

2 commenti:

  1. Il titolo italiano secondo me è più bello di quello originale, il romanzo è molto intrigante, con due protagonisti che non si dimenticano. L'unico neo il finale che mi ha lasciata un po' delusa perché la storia s'interrompe di colpo. Ho girato la pagina convinta che ci fosse dell'altro, invece era finito. Sigh! Comunque sia, ce ne fossero di romance così...

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  2. Ciao Erielle. E' vero è un romanzo molto intrigante con due protagonisti tosti e a tratti divertentissimi. Lui poi...

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