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lunedì 7 agosto 2017

Sogni di vetro di Mariangela Camocardi

Non avevo ancora letto nulla di Mariangela Camocardi, anche se mi ripromettevo di farlo al più presto.L'occasione l'ho avuta con la storia d'amore di Virginia e Vito di Sogni di vetro.


Vito Giordani rappresenta per Virginia il sogno impossibile: bello, ricco e socialmente tanto più in alto di lei. Così, quando lui appare ad una festa, a cui la nostra protagonista partecipa per sbaglio, e la invita a passeggiare in giardino, Virginia pensa di toccare il cielo con un dito e acconsente. L'attrazione tra loro è palpabile e lei non riesce a porvi un freno, finendo con il concedersi, come se non ci fosse un domani.


Il risveglio, però, è quello dei più duri. Lui non c'è più e lei si scopre in attesa di una creatura. Sapendo di non poter contare sulla protezione della sua famiglia, Virginia bussa alla porta del barone Giordani per chiedergli aiuto. Non pensa assolutamente al matrimonio, ma spera che possa aiutarla, trovandole almeno una casa dove rifugiarsi. Al resto penserà lei.  La reazione del barone, però, la lascia senza parole. Non solo non crede che il figlio che aspetta sia suo, ma afferma di non sapere assolutamente chi sia... Insomma, per lui, la focosa notte passata insieme non è mai esistita. 


La nostra protagonista non ha dubbi: Vito Giordani l'ha usata e ora non ha neppure il coraggio di liquidarla a viso scoperto, preferendo trincerarsi dietro un muro di negazione. Nessun problema. Se lui non vuole sapere nulla di lei e del suo bambino, farà a meno del suo intervento.
Lascia il palazzo determinata a non farvi più ritorno, ma il destino si mette di mezzo e poche ore dopo si ritrova in un letto, assistita da un medico, con accanto il barone, che sembra avere cambiato opinione, anche se continua ad affermare che è certo di non averla mai incontrata in precedenza.


Storia appassionante, carica di tensione e di attrazione, che prima di arrivare alla soluzione del conflitto, terrà il lettore attaccato alle pagine, per vedere come Virginia e Vito riusciranno a risolvere i loro problemi.
Virginia è un personaggio femminile di grande dignità, che dopo essersi concessa per amore, incassa con eleganza, il rifiuto del barane, senza inutili piagnistei. Si rimbocca le maniche, pronta a farsi carico dei suoi errori.

È un personaggio femminile delicato e insieme forte, dotato di grande modernità, ma anche ben collocato nell'epoca in cui vive.
Vito, invece, è un uomo tendenzialmente buono, succube della madre e delle circostanze, che saprà farsi perdonare anche dal lettore per le sue mancanze iniziali.



Che altro dire? La narrazione è fluida e attenta, con una costante attenzione per i sentimenti dei personaggi. Da sottolineare anche le capacità narrative della nostra autrice, che ci fa rivivere alla fine dell'Ottocento, portandoci a ritroso nel tempo.
 Insomma, l'esperienza della Camocardi si nota ed emerge dalla pagine, facendoti trarre un sospiro di sollievo. Le brave scrittrici si riconoscono a colpo d'occhio e hanno una marcia in più.

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