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lunedì 4 maggio 2015

A braccia aperte


Ci sono infiniti modi per avvicinarsi alla lettura e secondo il mio modesto parere sono tutti validi, se raggiungono lo scopo: farci innamorare dei libri!
Personalmente ho iniziato leggendo gli harmony. Genere bistrattato, mai apprezzato completamente e non a torto, perchè spesso i tagli del romanzo originale sono così evidenti che è anche imbarazzante parlarne, ma sono tra i volumi più letti dalle donne e in un paese dove la lettura non è certo ai primi posti tra le preferenze dei consumatori, non è niente male. Inoltre sono freschi, frizzanti e di facile lettura.
Tra le scrittrici più amata c'era anche lei, Penny Jordan, inglese, sposata e prolifera scrittrice. Tante volte mi sono chiesta se si ispirasse al marito quando scriveva dei suoi protagonisti dagli occhi grigi.
Qui vi propongo un romanzo degli anni Novanta, pubblicato da Harlequin Mondadori, nella collana Jolly. Si intitola A braccia aperte e non è niente male.
Se lo diserate, lo potrete comprare sul sito di compro e vendo libri, ad un prezzo veramente irrisorio.
Mi direte che di romanzi come questi se ne trovano a bizzeffe anche in edicola, ma per chi come me ama il vintage, non c'è nulla di meglio di un harmony retrò, che non lo è poi così tanto e ha il potere di trasportarti in un mondo così diverso da quello quotidiano dove viviamo. Non è forse anche questo un punto di forza della lettura?

Penny Jordan, A braccia aperte, Harlequin Mondadori, 1990


Lucy è assillata da un problema angosciante: che accoglienza le riserverà Saul, un suo lontano cugino che vive in America? Lui avrà dimenticato gli sgarbi di Lucy dodici anni prima? Lei lo scoprirà presto: Saul è un uomo apparentemente freddo e scostante che arriva per prendere possesso della tenuta di campagna che ha ereditato. Si accorgerà che Lucy è cambiata e che è disposta a tutto peur di farsi perdonare?

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