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sabato 21 maggio 2016

Finché amore non ci separi di Premoli


Finché amore non ci separi di Anna Premoli è un romanzo del 2014, edito dalla Newton Compton.
Il  modo di narrare è fresco e attuale. Sembra quasi di assistere ad una commedia all'americana che prende forma davanti ai nostri occhi, per deliziarci per qualche ora.





La copertina e il titolo sono decisamente accattivanti ed incisivi.
A colpo d'occhio sappiano che il rapporto tra i due protagonisti di questa storia d'amore sarà al peperoncino e la codina del diavolo, mette pepe alla faccenda. Il titolo, Finchè amore non ci separi, è un chiaro rimado all'ambientazione giuridica. Insomma, fin da subito sappiamo che i protagonisti  si detesteranno amabilmente fino alla classica dichiarazione d'amore.


Questo permette al lettore di capisce subito se il libro gli può piacere o meno, anche se, dopo il successo di Ti prego lasciati odiare, il rischio per la Premoli e per chi la ama, è di ritrovarsi a scrivere e a leggere di protagonisti che partono odiandosi per poi innamorarsi con notevole frequenza.
A parte questo, il romanzo funziona. E' ben strutturato, con un prologo e un epilogo che fanno simpaticamente da culla a questa storia che vede al centro due personaggi che definirei come "Orgoglio e pregiudizio" moderni.


Certo i ruoli sono un po' capovolti, perchè Elizabeth Benneth non aveva un quattrino e il ricco della situazione è l'indimenticabile e fascinoso Mr Darcy, mentre qui la protagonista ha un notevole patrimonio familiare, mentre lui vive del suo lavoro e la bellezza del personaggio di Ryan è la sua assoluta normalità.
E' bellissimo e ne è consapevole, ma non ama rincorrere le gonnelle, nè crogiolarsi nella sua immagine. Ama il suo lavoro ed è terrorizzato dall'idea di soffrire. Amalia, invece, è un personaggio moderno. Intelligente, colta, presa dal suo lavoro e terrorizzata dall'idea di una famiglia, a causa della sua esperienza personale. Salva solo la nonna con cui ha un rapporto diretto e sincero. Entrambi hanno alle loro spalle un bagaglio professionale ed emotivo che li condiziona nel loro approccio, ma li rende molto più simili di quanto siano disposti ad ammettere reciprocamente.
Amalia e Ryan si sono conosciuti a Yale e tra loro c'è sempre stata una sana competizione professionale, anche se Amalia ha in effetti provato a trasformala in qualcosa di più personale, ma Ryan si è subito tirato indietro, mettendo fine ad ogni possibile speranza.
Ferita nell'orgoglio, divenuta un brillante e apprezzato avvocato non può credere ai suoi occhi, quando in tribunale si trova faccia a faccia con lui, l'uomo che ha osato rifiutarla senza pensarci neppure mezzo secondo. Eppure è sempre stata bella, intelligente e ricchissima. Ma il nuovo vice procuratore, allora brillante studente a Yale, ha sempre detestato i ricchi e non si è mai preoccupato di conoscerla veramente.


Dopo gli studi le loro vite hanno preso strade diverese e per ben dieci anni Amalia ha lavorato a New York e Ryan ha fatto carriera a Chicago.
Ora è tornato, determinato sembra a rompere ancora una volta le uova nel paniere alla irritatissima Amalia.
Tra litigate furibonde e battute esilaranti, si intromette il cupido della situazione, che altri non è che il giudice Waytt deciso ad infliggere ai due avvocati un'esemplare punizione, che li costringerà a trascorrere molto, ma molto tempo insieme.
La forzata vicinanza metterà in luce aspetti della loro personalità non considerati in precedenza e permetterà ad Amalia di capire che Ryan non la disprezza fisicamente, ma che anzi, ne è profondamente attratto e questo lo terrorizza.  Questa scoperta la diverte e le fa paura insieme, perchè se può finalmente mettere a  tacere il suo orgoglio, dovrà anche decidere se vale la pena vivere una storia con lui, rischiando il suo cuore.
Per ammettere quello che tutti gli altri hanno capito fin da subito ci  vorrà pazienza e dedizione, ma alla fine ne varrà la pena, perchè orgoglio e pregiudizio non potranno avere la meglio sulla geniale vendetta del giudice Wyatt.
Finché amore non ci separi è una lettura piacevole e divertente, che strappa qualche sorriso e mette tanto buon umore.
E se vogliamo trovarci una morale, come in tutte le favole che si rispettino, eccola servita: nella vita, per raggiungere le cose belle, bisogna rischiare, mettendo in gioco tutto quello che si ha e se questo significa rinunciare ad orgoglio e a un pizzico di pregiudizio, fatelo, perché potrebbe valerne la pena.

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