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domenica 3 giugno 2018

Intervista a Pitti Du Champ


 Buongiorno, amiche di Leggo Rosa!


Nuovo appuntamento con le nostre interviste. Oggi incontriamo Pitti Du Champ che si è gentilmente prestata a rispondere alle nostre domande.
Avete letto i suoi romanzi? Che ne pensate?
Se non ne avete ancora avuta l'occasione, approfittate di questa occasione per sbirciare le sue risposte, per capire se può essere di vostro interesse. Noi ci siamo appassionate molto!


Chi sei nella vita di tutti i giorni?

Mamma, moglie, ho un'azienda agricola di famiglia (mio padre), e a tempo perso seguo qualche affare immobiliare. Esagero eh?

Scrivi rosa perché?


Donano un palpito e una risata a chi li legge e a chi li scrive. Fanno sognare e tengono buona compagnia... che poi è quello che dovrebbe fare un libro di svago.



Italia, Inghilterra America... Dove sono ambientate le tue storie?


Italia! Sempre!

Chi non deve leggere i tuoi romanzi? A chi potrebbero non piacere?


Ma quando mai? C'è il pregiudizio che i romanzi storici siano pallosi e che non ci si immedesimi. In realtà non c'è nulla di noioso: io scrivo storie d'amore, punto. Che i protagonisti siano vestiti con marsine e crinoline e lottino per degli ideali politici che noi abbiamo forse dimenticato è solo un'aggiunta. La storia d'amore rimane emozionante in qualsiasi contesto storico.


Cosa non troviamo nei tuoi libri?


La volgarità.



Quale genere non scriveresti mai e perché?



Horror. Mi fanno paura e non c'è niente di divertente nell'aver paura.



I tuoi libri in uno spot...


L'ultimo libro lo hanno definito "un pugno nello stomaco". Forte, appassionato, rocambolesco, a tratti violento e con un amore grande come il mondo.



Ci descriveresti la tua libreria?


Incasinata, variegata e straripante. Saggi di storia e biografie si mischiano a romanzi storici e ad Harmony storici. Poi c'è la parte dedicata alla storia moderna con ogni tipo di volume che parla delle due guerre. Poi ci sono due scaffali per i libri dei bambini, ho due figli. Però due non bastano più perché la grande è vorace come me. Ora che ci penso bisogna cambiare casa! Ci servono più librerie.



Diamo qualche dritta al lettore... Che cosa non manca mai nei tuoi romanzi? Amore, sesso, romanticismo, famiglia, bad boy...


Non manca nulla delle cose citate e anche se parliamo al passato, con le dovute differenze, non mancano neanche i bad boys. Però c'è in più l'ambientazione storica e un minimo di contesto di storia realmente avvenuta. Corsetti, palazzi, intrighi politici, nobiltà, cavalcate rocambolesche e la storia d'Italia che fa da sottofondo.



I tuoi protagonisti hanno delle caratteristiche comuni o sono diversi tra loro?


Diversissimi tra loro. Che noia sarebbe se seguissero tutti lo stesso stereotipo!


Quanto c'è di te nei tuoi romanzi?


Poca roba secondo me. Tantissimo secondo le mie amiche. C'è tutto il mio impegno però!


Scrivi storici o contemporanei? La motivazione della tua scelta? Ti cimenteresti nel tuo opposto?



Scrivo romance storici perché sono appassionata di storia e la trovo molto più vicina al mio modo di esprimermi. A settembre uscirà un esperimento, un contemporaneo. Vediamo se mi riesce... Lo temo un po'.

Puoi consigliare il libro di una tua collega. Quale scegli e perché dovremmo leggerlo?


Il gioco dell'inganno
di Adele Vieri Castellano, perché c'è un protagonista maschile che fa sognare! 


Puoi segnalare uno solo dei tuoi libri. Quale scegli? Perché?


Il pugnale e la perla nera (D'amore e d'Italia) perché è l'ultimo.


A chi o a cosa ti ispiri per le tue storie?


A degli episodi storici realmente accaduti. Costruisco intorno ad essi le mie trame intrecciando realtà e fantasia. Funziona... funziona davvero!



Qualche curiosità da soddisfare? Seguiteci sul gruppo facebook di Leggo Rosa. L'autrice sarà a disposizione tutta la mattinata di martedì, per rispondere ai nostri quesiti e parlarci dei suoi romanzi.


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