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sabato 21 novembre 2015

LA DAMA DELLE NEBBIE DI JULIE GARWOOD








Julie Garwood è una delle autrici più amate del genere. Spesso la MONDADORI propone nella sua collana ORO INTROVABILI quelli che sono considerati i classici del rosa, tra cui c'era anche  IL PIRATA GENTILUOMO. Mi sono imbattuta per caso in quest'altro volume LA DAMA DELLE NEBBIE ed essendo in una fase in cui mi basta un drappo a scacchi, un accento dalla R arrotondata e un guerriero dalle mille cicatrici per farmi entrare in fase di positiva nostalgia, mi sono lanciata subito nella lettura.



Il romanzo  ha un'ambientazione piuttosto remota, siamo nel lontano secolo XII in un Inghilterra separata dalla Scozia, con due re che cercano di mantenere un difficile equilibrio. Jamie ha ricevuto dal padre il nome di un maschio, me è tra le figlie più belle e femminili del barone Jamison. Mentre le altre sorelle sono timide, insicure e preda spesso dei nervi, lei è una vera eroina, sempre pronta a fare il bene degli altri, coraggiosa, determinata.


 Il lui della situazione è un rude scozzese, Alec Kincaid, laird del suo clan e feroce guerriero che arriva al castello per scegliere una moglie inglese su ordine del suo stesso Re. La speranza è quella di sedare gli animi piuttosto turbolenti dei due popoli che si odiano profondamente. Alec ha alle spalle una tragedia che gli ha portato via la moglie e non sembra interessato a trovare l'amore. Il barone Jamison vorrebbe dargli una delle altre figlie, ma grazie alla complicità di uno stalliere che vuole sottrarre Jamie dalle grinfie di un padre egoista, alla fine Alec sceglie proprio lei, portandola con sé in una terra che lei teme sinceramente ostile.



La Scozia domina subito con i suoi paesaggi affascinanti e leggendari, mentre Jamie scopre pian piano un uomo rude, ma coraggioso, che tutti rispettando e che cerca in tutti i modi di trovare un equilibrio anche con lei, mentre altri tramano invidiosi alle loro spalle. La battaglia più dura comunque da vincere è quella della loro reciproca conoscenza.



Jamie scoprirà che molto di quello che si racconta in Inghilterra degli scozzesi è pura fantasia, anche se Alec è un uomo coraggioso e spietato con i suoi nemici, pronto a dare accoglienza a chi ne ha bisogno, ma a vendicarsi duramente di quelli che gli mancano di rispetto.



Anche se restano dei punti decisamente deboli che risentono degli anni trascorsi, il romanzo ha un suo fascino antico che merita di essere vissuto e respirato da tutti quelli che amano queste ambientazioni scozzesi. Mary, la sorella maggiore di Jamie, è uno di quei personaggi che mi hanno convinto di meno, come anche il pseudo fidanzato della ragazza, a cui il padre l'aveva promessa in cambio di denaro. La sua comparsa sul finale è alquanto fiacca, ma ormai l'amore tra i due protagonisti era già sbocciato e maturato e poteva anche non iniziare il viaggio.


Nell'insieme merita sicuramente perché regala una lettura distensiva e rilassante.



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