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domenica 20 novembre 2016

UNA DONNA SCANDALOSA di Laura Lee Guhrke


Tra le penne rosa che più ho apprezzato sicuramente c'è quella di Laura Lee Guhrke, scrittrice di cui mi sono invaghita già alla prima lettura di  ED INFINE LUI LA BACIÒ, sicuramente ancora oggi per me tra i suoi libri più riusciti. Dopo questo nostro felice incontro, ne sono arrivati altri, tutti scritti con un certo talento narrativo, tanto che la sensazione positiva di trovarmi davanti a qualcosa di buono è rimasta, per le sue innegabili capacità di raccontare le emozioni umane in mondo assolutamente credibile e non superficiale.

Quando in edicola mi sono imbattuta in questo volume, riconoscendo il nome della Guhrke e ricordando le sensazioni positive che mi aveva trasmesso con gli altri libri, mi sono lasciata tentare e l'ho acquistato desiderosa di leggere qualcosa di piacevole, ma la verità è che a volte capita anche alle migliori, come la Kleypas, uno scivolone che regala qualche sbadiglio di noia e la Guhrke non si è sottratta a questa casistica.


Non dubito che a qualcuno sia andato a genio anche UNA DONNA SCANDALOSA e che leggerò recensioni entusiastiche su questa storia o qualcuno leggendo la mia si dirà che non sono stata capace di coglie la sottile psicologica dei personaggi, il fascino discreto della moralità, l'intelligenza raffinata del protagonista, il disagio sociale di Lily. Sicuramente è così e molto altro di più, ma la verità e quello che conta è che la mia opinione di umile lettrice di rosa (che è arrivata ad una ragguardevole quantità di letture) è che a me proprio non è piaciuto.



Gli avvocati non fanno per me, o almeno non conquistano la mia fantasia ed il mio desiderio. Unica concessione l'ho fatta al sorriso malandrino di Harmon Rabb di un telefilm di qualche anno fa, J.A.G. AVVOCATI IN DIVISA, ma con tutta onestà, malgrado l'ormone si lasciasse spesso conquistare, confesso che in alcuni momenti ho odiato anche lui, con la sua aria di saputa che predominava sulla povera Mac, sempre al suo fianco. Ovvio che si tratta di un sentimento assolutamente personale, che ha guidato l'antipatia per  Daniel Walker, che novella Harmon Rabb, appare sulla scena irradiando la luce della sua eloquenza, pronto a conquistare non solo il foro, ma anche il Senato con una brillante carriera politica. Peccato che un suo sostenitore gli chieda il favore di andare a Shiveree, sua città natale,  per contrastare la petizione di Lily Morgan, bibliotecaria che ha fatto chiudere la casa di tolleranza del paese.

Lily e Daniel sono vecchie conoscenze, in quanto lui è stato l'avvocato del marito di lei nella causa di divorzio, riuscendo a dimostrare l'infedeltà di lei (non reale) e riducendola in una condizione di reietta della società di Shiveree. Tra di loro ci sono subito scintille e fiamme fino a quando l'omicidio di una prostituta li porterà ad unirsi per tirare fuori dal carcere Amos, un ragazzo ingiustamente accusato. Ovviamente la vicinanza li porterà ad innamorarsi, come è tipico di molti romanzi della Ghurke, stravolgendo completamente le aspirazioni politiche di Daniel e la sua vita.

Questa è grosso modo la trama e letta in questo modo sembrerebbe anche piuttosto interessante, ma come dimenticare i discorsi appassionati (solo per lei) di Lily Morgan, la donna scandalosa, sulla morale e la moralità. Il suo astio nei confronti delle donne del Club, la sua campagna contro l'alcol, ed il suo tentativo di entrare nelle grazie di una società bigotta sono stati piuttosto difficili da digerire, soprattutto alla luce del fatto che la nostra eroina di turno è la stessa che ha una statua nuda nell'ingresso, una fama alquanto chiacchierata ed una storia personale piuttosto scandalosa. Avrei voluto più coraggio e sostanza e meno chiacchiere.


Altri sbadigli me li hanno regalati il processo ad Amos e la scoperta dell'assassino, ovviamente il più scontato di tutti. Il volume ha ripreso nel momento in cui i due protagonisti hanno capito di amarsi e hanno dovuto affrontarne le conseguenze. Ovviamente eravamo alle ultime pagine ed è stato un miracolo che abbia continuato fino alla fine. Peccato davvero, perché la materia prima per un buon romanzo c'era, il talento dell'autrice anche, eppure quella strana magia che a volte si crea ed unisce gli elementi è decisamente mancata.


2 commenti:

  1. E' un piacere leggere le tue recensioni, anche quando sono negative :)

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  2. Ciao Silvia! Grazie per il tuo commento e continua a leggerci!

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