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lunedì 16 gennaio 2017

LA SCELTA DI ELEANOR di Brenda Joyce


Il sesto volume della saga dei De Warrene e degli O'Neill ci presenta due personaggi che avevamo già incontrato nei precedenti volumi, ovvero protagonisti della storia d'amore al centro del romanzo sono Eleanor, ormai diventata adulta, e Sean, il fratello di Devlin de LA SPOSA AMERICANA. Quando le vicende iniziano, in qualche modo la storia è già in cammino, in quanto Sean è misteriosamente scomparso di scena ed Eleanor,  che era innamorata di lui fin da ragazzina, sembra essersi rassegnata alla perdita e all'impossibilità di realizzare quest'amore.  


La nostra eroina infatti ha accettato la proposta di matrimonio fattale da un nobile inglese. Desidera andare avanti e non passare i migliori anni della sua gioventù piangendo un amore destinato a non essere vissuto. Convinta ormai che il suo sentimento per Sean sia senza speranze, anche perché lui non ha mai dato segno di ricambiarla, Eleanor fa la scelta di sposare un altro uomo e di costruirsi con lui la famiglia tanto desiderata. 


La verità è che Sean non l'ha dimenticata, ma è stato rinchiuso in una prigione di Dublino dove è stato tenuto prigioniero per ben due anni con l'accusa di tradimento. Mentre Eleanor organizza le sue nozze, Sean fugge di prigione, deciso a lasciare per sempre l'Irlanda, grazie anche all'appoggio di alcuni patrioti irlandesi che gli offrono la possibilità di sparire per sempre.


Continuando a leggere le vicende di quest'aristocratica famiglia, devo confessare che c'è qualcosa nella Joyce che mi affascina e qualche altra cosa che non mi convince pienamente.  Se l'intreccio delle vicende è l'elemento di forza del suo racconto, quello che trovo piuttosto difficile a digerire sono alcune parti dei dialoghi tra i personaggi, che spesso emergono come piuttosto stupidi ed ingenui.Li riscatta spesso il ritmo delle vicende che induce a proseguire nella lettura.


Rispetto ad altre figure femminili della storia (altro punto spesso debole nei racconti della Joyce) devo confessare che Eleanor non dispiace, malgrado a volte mostri un'assoluta mancanza di dignità nei riguardi del eroe tormentato di turno. Spesso però appare anche tenera e questo suscita sicuramente le simpatie dei lettori.



Sean rientra nel solito cliché degli eroi  afflitti e turbolenti, spesso travolto da un sentimento di insicurezza che guida le sue azioni. Alle spalle c'è il ricordo degli anni di carcere e delle esperienze vissute, ma a mio modesto parere non possiede il carisma ed il fascino degli altri fratelli. Sicuramente questa mancanza è in qualche modo colmata dalla presenza attiva degli altri, ovvero di Cliff, Rex, di Ty e Devlin. 


La storia, come dicevo al principio, è sicuramente l'elemento forte del racconto, con il ritmo che si mantiene incalzante ed induce il lettore a proseguire, ma i personaggi sembrano troppo fragili, quasi solo abbozzati, privi di una psicologia approfondita, con dialoghi spesso penosi. I suoi personaggi mancano spesso di dignità o si comportano in maniera assurdamente testarda ed ingiustificata, al solo scopo di favorire la trama. 



Per tutti quelli che hanno letto anche gli altri volumi, sicuramente LA SCELTA DI ELEANOR è una tappa obbligata, ma nella saga sicuramente ci sono romanzi che sono migliori di questo. 

2 commenti:

  1. Non ho mai letto questi libri, anzi non credo di aver mai letto i libri che fanno parte delle saghe ma questo sembra proprio interessante.
    Saluti,
    Flo di
    https://femeieastazi.blogspot.it

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  2. Ciao Flo! Grazie per il tuo commento! Se lo leggi, facci sapere la tua opinione!

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