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giovedì 26 gennaio 2017

IL MIO NOME E' PASSION di Lisa Valdez


Mi piace cambiare, soprattutto per quanto riguarda questo genere di storie, nel senso che scoprire una nuova penna è uno dei lati positivi di un genere dove vengono pubblicati volumi con una certa abbondanza. Non molti brillano per il talento narrativo, spesso neanche per originalità, ma suppongo che questo vale per qualsiasi genere dove il tempo non ha ancora potuto fare una sua naturale selezione. La bellezza comunque è proprio quella di imbattersi in un talento nuovo, in qualcuno che, pur raccontandoti in definitiva sempre una storia d'amore, riesce a farlo in maniera interessante, mettendoci qualcosa di suo, che ci offre originalità.


Il nome di Lisa Valdez l'ho trovato spesso in molti blog e forum dedicati al rosa, ma non avevo letto nulla prima di questo volume, in cui mi sono imbattuta per caso. Certo un titolo del genere si ricorda facilmente e sbirciando in giro ho letto valutazioni positive che mi hanno convinta a tentare l'avventura e alla fine del viaggio devo dire che sono stata felice di averlo fatto. 


La storia non è particolarmente intricata o originale neanche qui, nel senso che siamo davanti ad un racconto di un innamoramento, in un contesto ottocentesco. Ci troviamo in una Londra elegante e piena di scandali e segreti. La nostra eroina di turno è  Passion Elizabeth Dare, che, malgrado il nome che porta, è una giovane vedova che ha alle spalle un matrimonio piuttosto freddo e formale con un benestante rigido e conformista. Il ruolo previsto per una moglie, in quel periodo, era quello di semplice decorazione, insensibile ai bisogni del corpo e del desiderio.


Rimasta sola dopo pochi anni di matrimonio infelice, Passion si reca a Londra per fare visita ad una zia e alla giovane cugina Charlotte. Ormai è una donna ricca, ma non ha mai conosciuto il vero amore e la passione fisica, eppure durante una mostra, finisce per cadere tra le braccia di un uomo dallo sguardo affascinante ed una scintilla, mai provata prima, travolge la vita della giovane. 


L'uomo in questione è  Mark Randolph Hawkmore, conte di Langley, che nella sua vita ha avuto molte donne, ma che finirà per lasciarsi sconvolgere da una perfetta sconosciuta di cui ignora anche l'identità. Anche se certe situazioni sono decisamente surreali (come l'incontro appassionato dietro un paravento gotico mentre tutto il mondo intorno continua a ruotare),  si riesce a sorvolare e si rimane conquistati da vari elementi: l'atmosfera, il mondo interiore dei personaggi, la passionalità del racconto. 


Tra i due nasce una relazione infuocata che permette ad entrambi di scoprire se stessi e pian piano di fare i conti con il proprio mondo interiore. L'atmosfera è spesso rovente, ma interessante è anche la  cura dell'ambiente, la descrizione dei personaggi, il loro turbolento mondo interiore, basti pensare al modo in cui Mark affronta i suoi fantasmi interiori e la mancanza di affetto da parte della madre, l'adorazione assoluta del fratello ed il modo in cui scopre il bisogno sempre più intenso per Passion.


Commovente è la scena del famoso fidanzamento della cugina di Passion, Charlotte, occasione in cui  Passion e Mark scoprono la loro reciproca identità, dando il via ad una girandola di avvenimenti che indurrà i personaggi a scoprire che la passione e l'amore a volte richiedono anche sacrificio. Ma siamo in un mondo rosa ed il lieto fine è sempre garantito. 

2 commenti:

  1. Ciao, senza la tua recensione non avrei degnato questa storia neanche di un'occhiata perché la cover (orrenda) mi aveva influenzata in maniera negativa. Invece la trama è carina e il tuo giudizio, tutto sommato, positivo. E' proprio il caso di dire che l'abito non fa il monaco... :)

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    1. Si hai ragione, la copertina italiana è proprio brutta rispetto a quelle degli altri paesi. È una storia sicuramente dove la componente sensuale è molto forte, ma limitarsi a vedere solo quello è riduttivo. Parecchi romanzi che vengono pubblicati in questa collana hanno copertine simili e sviano molto. La storia invece è carina e merita una lettura. Grazie per il commento. ;)

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