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venerdì 6 gennaio 2017

Roma 40 d.C. Destino d'amore di Adele Vieri Castellano

Adele Vieri Castellano è un nome che ha una sua storia nella letteratura rosa e anche se tornava spesso nelle conversazioni libresche di rilievo, non mi ero ancora approcciata alla lettura di un suo romanzo e la cosa non è insolita per me, perchè nella scelta dei volumi mi lascio guidare spesso dal momento e dagli interessi personali.

Insomma, non era ancora capitata l'occasione giusta, ma, indipendententemente dall'entusiasmo delle lettrici, appena si pronuncia il suo nome, Adele mi aveva colpito per il suo modo di rapportarsi con loro, dimostrando sempre non solo buongusto, ma intelligenza e sensibilità e queste sono cose che si ritrovano anche nelle storie che poi le autrici scrivono e quindi l'avevo messa in lista per una prossima lettura. Poi a Natale, sotto l'albero, ho trovato ad attendermi tre suoi romanzi e mi sono detta che era arrivato il momento per conoscerla anche attraverso i suoi lavori.

Se come me, non l'ho avete ancora letto, vi invito a farlo, perchè è un romanzo scritto bene, che vi permetterà di conoscere o magari di approfondire un periodo storico poco trattato nel genere romance.


Vi lascio la trama, per stuzzicare almeno un pochino la vostra curiosità:

Marco Quinto Rufo è l'uomo più potente di Roma, secondo solo all'imperatore, Livia Urgulanilla ha un passato da dimenticare. Lui è un uomo temprato dalla foresta germanica, bello e forte che non conosce paura né limiti. Lei è un'aristocratica raffinata e altezzosa il cui destino è già scritto. Ma il dio Fato decide altrimenti e quando Rufo la porta via con sé non immagina lontanamente le conseguenze del suo gesto. Roma non è la Provincia dove tutto, incluso rapire una donna, è concesso. E anche se Caligola in persona decide di concedergliela, possederne il cuore sarà la più ardua e temeraria delle sue imprese. E Livia saprà donare il cuore a un uomo spietato che non esita davanti a nulla, se non a quello che sente per lei?

 Ora che conoscete a grandi linee l'intreccio e quindi sapete che vi troverete molti degli elementi che piacciono al pubblico femminile, amante del genere romance, posso dirvi che la parte più bella del romanzo è la ricostruzione storica. Non leggevo un volume con un'ambientazione  così curata da molto tempo e  l'autrice è veramente brava nel ricreare le atmosfere, muovendosi a suo agio in quell'ambiente, per molti versi ostico. Grazie a lei riviviamo nella Roma di Caligola e ci sembra quasi di essere lì, immersi in quei posti e nonostante la narrazione sia attenta, tutto fluisce in modo scorrevole e appassionante.


Il personaggio più bello è sicuramente quello del protagonista, Marco Quinto Rufo, che ha il fisico di un gladiatore e il cuore di un uomo tenero, intelligente e attento alle donne e ai loro bisogni. Roba rara anche nella contemporaneità, che merita un plauso, anche per esistere solo nella fantasia di tutte noi, grazie alla Castellano.


Rufo si innamora di un'ingenua e sofferta Livia, che ha avuto la sfortuna di essere nata da un adulterio e per questo ha pagato con una pubblica umiliziane, quella che era una mancanza della madre, che ha  condizionato tutta la sua esistenza. Infatti, pur essendo bellissima, non si è mai sposata a causa dello scandalo e quando sua madre le comunica che ha trovato un giovane adatto a lei, che è disposto a unirsi in matrimonio e a prendersene cura, Livia lascia volare la fantasia, attribuendo a quel ragazzo dall'aspetto elegante qualità che non esistono e che si contrappongono fortemente con l'aspetto massiccio e rude di quel guerriero, che non conosce mezzi termini e è determinato ad averla a qualsiasi costo.

La rapisce sotto gli occhi di tutti e con il consenso di Caligola potrebbe possederla senza problemi, ma è qui che la sostanza svergogna la forma, perché quest'uomo abituato alla violenza, dimostra non solo notevoli doti da stratega, ma anche una sensibilità non comune tra gli uomini abituati a fronteggiare quotidianamente la morte e la lascia andare incontro al suo destino. Non immagina, però, che il Fato la vuole al suo fianco.


Accanto a loro nascono, si intrecciano e si alimentano altre storie a sfondo sentimentale, che mantengono vivo l'interesse, anche quando, per ovvie ragioni, quella dei due protagonisti rallenta. Bello il personaggio di Turia, la sorella di Rufo, ma interessante anche la ribellione di Giulia, la cugina di Livia data in sposa ad un uomo che la ripugna. Ho amato infine la fedele serva, Ancilla, che difenderà la sua padrona con le unghie e con i denti.

Ben tratteggiate anche le figure maschili, che emergono nel romanzo. Su tutte quello dell'amico, dalla lunga chioma bionda, Quinto Decio Aquilato, che è sempre al fianco del nostro protagonista, discreto ed essenziale. Un romanzo intenso e interessante per lo squarcio che apre sul passato. Leggendolo, mi sembrava di rivedere uno dei Kolossal del passato, che mi piacevano tanto. Insomma, se volete leggere un romanzo rosa, con scene decisamente  hot e una ricostruzione storica fatta per bene, annotatevi questo volume, perché ne vale la pena.







3 commenti:

  1. Grazie della lettura e della recensione, Licia! Sono davvero felice che il libro ti sia piaciuto, un abbraccio e Buon 2017!

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    1. Ciao Adele! Complimenti per la tua capacità narrativa, che è precisa e mai pesante. Raccontare la storia in modo avvincente è il sogno di tutti quelli che alla storia hanno dedicato la loro vita e non sempre ci riescono. Tu lo fai benissimo!

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  2. Ciao Adele sono un appassionato di romanzi sulla storia di Roma, ti ho scoperto per caso, ma da ora ti seguirò costantemente....

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