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domenica 7 maggio 2017

RINASCITA di J.R. Ward


Il decimo capitolo dell'appassionante saga dedicata a LA CONFRATERNITA DEL PUNGLAE NERO è un racconto al quale ci stavamo preparando da un po' in quanto abbiamo seguito le vicende dolorose di Thorment fin dal principio ed ora aspettiamo solo il suo momento di RINASCITA. Anche se siamo ormai molto avanti con la storia, bisogna dire che la Ward riesce a mantenere vivo l'interesse. È probabile che alcune lettrici preferiscano un volume rispetto ad un altro, ma la capacità dell'autrice è quella in qualche modo di aver creato un mondo pieno di personaggi, alcuni dei quali più riusciti di altri, che concorrono tutti a portare avanti questa storia. 


Del protagonista di questo volume conosciamo già molte sfumature, avendolo incontrato nel primo libro felicemente sposato con Wellsie, prossimo alla paternità, e allo steso tempo spalla solida di Wrath. Basti pensare a quando il Re lo manda a sorvegliare la sua Beth senza avere timore che possa rappresentare una tentazione per lei o che lui possa perdere la testa e dimenticarsi dei suoi doveri, grazie all'amore assoluto che sente per la sua compagna. Certo da allora molta acqua è passata sotto i ponti e non ci è stato risparmiato nulla nella presentazione della sua discesa all'inferno, seguita alla morte di Wellsie. È stato Lassiter a restituircelo, anche se ricucire il rapporto con John non è stato per niente facile. Arrivati a questo punto però la Ward si è decisa a dargli una seconda possibilità anche per quanto riguarda l'amore. 


Avevamo incontrato No'One già nel libro precedente, nel complicato mondo dell'Altra Parte e non pensavo per niente che potesse essere lei la sua altra metà, ma la scelta mi è subito piaciuta. In verità avevamo incontrato il suo personaggio già nel libro TU SEI MIO, dove l'avevamo vista insieme a Darius e Thor che ritrovano la figlia aristrocratica di una buona famiglia, rapida e violentata da un symphath. Dalla violenza sarebbe poi nata Xhex. Quando la ritroviamo nelle vesti di una serve, sempre coperta da una lunga tunica che copre la sua bellezza, No'One si sta sottoponendo ad un'ennesima espiazione, anche dopo il tragico atto di aver attentato alla sua vita. Il dolore però subito la salva dall'inferno, ma il suo In Mezzo in qualche modo è simile a quello di Lassiter e di Wellsie, elemento su cui verte tutto il decimo volume.


Come al solito quando ci troviamo difronte ad una storia così corposa e lungamente attesa i sentimenti possono essere contrastanti in quando ci sono delle parti che ho amato molto e altre che mi hanno piuttosto irritato.  Il legame di Thor con Wellsie è stato sicuramente emozionante, ma quando  Autumn compare sulla scena come protagonista ho sofferto della sua secondarietà nel cuore di Thorment. È un elemento che in questo tipo di storie d'amore non mi piace quasi mai. È giusto che lui ritrovi la voglia di continuare ad andare avanti senza Wellsie, ma non mi sembra giusto per Autumn, che mai ha avuto un amore tutto suo nella vita, avere qualcuno che sogna di ricongiungersi un giorno nel Fado con qualcun altro. Certo alla fine lei rappresenta l'altro amore della sua esistenza, che speriamo sia lunga e felice, ma questo elemento rende meno completa la loro storia, rispetto a coppie come Wrath e Beth, Rhage e Mary, Vishous e Jane e così via.


Anche qui abbiamo diversi filoni narrativi, comunque. Se da una parte troviamo Thor che lotta per superare la perdita e allo stesso tempo per salvare Wellsie ed il loro bambino dalla terra de In Mezzo, ovvero il cristiano Purgatorio ed  Autumn che cerca di riconquistare la sua identità perduta e di perdonare se stessa, dall'altro lato abbiamo il personaggio di Lassiter, l'angelo caduto,  creatura luminosa e allo stesso tempo pigra, costretto, suo malgrado al ruolo di protettore di Thor.  In realtà l'angelo scopre che il suo In Mezzo è in realtà il regno della Confraternita. Deve aiutare Wellsie ed il suo bambino ad entrare nel Fado e Thor ad andare avanti. Il suo distacco e cinismo piano piano viene smorzato e si rende conto di partecipare con sentimento a tutti gli avvenimenti. La sua aria comica, la sua ossessione per i reality show, la televisione americana ed i fast food lo rendono un soggetto atipico e simpatico. Una presenza alla quale non si può rinunciare. Per fortuna il finale ce lo restituisce in tutto il suo splendore, ormai parte integrante di questa calorosa famiglia di guerrieri e di shellan.


Altro nucleo narrativo è quello costituito da Xcor e la banda dei Bastardi. Tra tutti loro brillano per maggiore personalità soprattutto Xcor e Throe, che scopriamo essere stato un aristocratico che ha ceduto la sua libertà a Throe in cambio della morte dei torturatori dell'amata sorella, le cui ceneri sono l'oggetto di ricatto che Xcor usa contro di lui. Man mano che la storia va avanti ci rendiamo conto però che Xcor ha stabilito un rapporto molto più profondo con i suoi soldati di quello che pensava e le differenze tra lui ed il padre putativo, il Carnefice, appaiono sempre più evidenti soprattutto nel suo rapporto con Layla. La conoscenza da parte prima di Throe e poi di Xcor con un'attrazione immediata che i due provano per Layla, che sembra però corrispondere al secondo, gettano elementi per futuri romanzi, anche se la situazione si complica come il futuro della nostra Eletta. Xcor ricopre comunque il ruolo di antagonista in questo romanzo. Ormai i lessers sono solo un pericolo sbiadito in lontananza. Dopo la scomparsa di Lash, nel romanzo TU SEI MIO, ormai la Lessening Sociaty non sembra essere più in grado di contrapporre ai fratelli nemici degni di questo nome. Xcor ed i suoi bastardi sono i vari antagonisti, pronti a complottare e a tramare pur di far cadere Wrath. Innegabile che uno dei momenti più emozionanti di tutto il romanzo è quello dell'attentato a Wrath durante l'incontro con Assail. Il rischio di perdere il nostro Re Cieco ci regala momenti di altissima tensione.


Altro nucleo è quello di Qhuinn, Layla, Blay e Saxton. Proseguiamo questa complicata storia d'amore con un Qhuinn che sembra in realtà quasi bloccato in un'esistenza a cui si è condannato. I suoi meriti di soldato vengono riconosciuti da tutti quando contribuisce a salvare Wrath da Xcor, eppure la disperazione di non essere in grado di avere un amore tutto suo lo gettano tra le braccia di Layla. Nessuno dei due è innamorato. Lei si è persa in un invaghimento per il nemico che è qualcosa che dentro di lei condanna profondamente. Consci di essere soli ed infelici, di non avere qualcosa di proprio, decidono di dare alla luce un bambino. Scelta alquanto strana e discutibile. Mi chiedo a che cosa li porterà, visto che Layla è sicuramente interessata a Xcor e Qhuinn, dallo sguardo sincero per la prima volta che rivolge a Blay, sembra quasi volergli confessare tutti quei sentimenti che ha tenuto rinchiusi dentro di sè. Il prossimo romanzo è dedicato a loro e quindi vedremo che evolveranno i fatti.


E per finire l'ultimo filone narrativo, quello che ho decisamente odiato, è quello di Xhex e John. La mia mancanza di assoluto interesse non è tanto dipeso da John, che continuo ad adorare, ma da una Xhex che non riesco proprio a capire e con cui non entro in sintonia. La loro vicenda d'amore è stata anche appassionante, anche se non come le altre, ma questo strascico di rimpianto di lei di una vita più attiva che la porta ad allontanarsi da John, rivendicando i suoi spazi, proprio non l'ho digerita. Questa donna d'acciaio che per forza deve andare a combattere, anche se ha un marito che farebbe davvero una brutta fine se lei sparisse, non mi convince e ho faticato a proseguire quando compariva lei sulla scena. Quando interagiva con la madre, ho trovato Xhex anche carina, ma quando era alle prese con John, o quando se ne andava vagando per concludere la sua missione l'ho trovata di una noia mortale.

Nel complesso il libro è scorrevole, non bello come altri, ma accettabile, con momenti emozionanti, altri decisamente noiosi, ed una storia che comunque prosegue suscitando sempre un certo interesse.


FRASI TRATTE DAL ROMANZO


Non era venuto a Caldwell per morire, ma per diventare re.
(Xcor)

(---)

La sua Wellsie, invece?
Morta e sepolta. Nient'altro che ricordi e cenere.
In eterno.
(Thorment)

(---)

"La tragedia, come l'amore, acceca le persone"
(Lassiter)

(---)

Lei era viva solo nella sua mente. Per sempre con lui, ma eternamente fuori dalla sua portata.
(Thorment)

(---)

E le sue due anime non si incontravano mai.
(Rhevenge)

(---)

La primavera è un'incubatrice fredda e crudele, il piacevole calore dell'estate ancora lontano mesi.

(---)

"Come angelo, credi che certe persone siano maledette dalla nascita? Che certe vite siano condannate fin dal principio?
"Penso che la vita scorra su una serie di probabilità distribuite a casaccio sulle teste di ogni essere vivente sulla terra. La sorte è ingiusta per definizione, e casuale".
(Lassiter e Thor)

(---)

Come sempre, Blay era l'ancora che gli impediva di farsi travolgere dai marosi.
(Qhuinn)

(---)

Oh virtuosa bellezza, di quelle che trasformano i re in servi e i soldati in poeti.
(Xcor vedendo Layla)

(---)

Si scoprì a desiderare la medesima rigenerazione per il suo viso, il suo passato, la sua anima.
(Xcor)

(---)

"Provo del rammarico per te, ecco cosa. Perché sei solo una vittima. Sei soltanto una vittima che ama soffrire. Se anche potessi innamorarmi di te, tu non offri niente a cui attaccarsi per davvero. Sei solo un fantasma che in realtà non c'è...proprio come me. E nel nostro caso due torti non fanno una ragione."
(Thor parlando ad Autumn)

(---)

Da giovani pensiamo che il tempo sia un peso, qualcosa da scaricare il prima possibile per poter crescere. Ma è un tragico errore...da adulti capiamo che i minuti e le ore sono la cosa più preziosa che abbiamo.
(Qhuinn)

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