BUGIE E TENTAZIONI di Connie Mason
Seguendo la scia dei romanzi della collezione ORIGINALE CLUB, che mi avevano dato, dopo la lettura di PROIBITO, l'illusione di volumi meno tagliati e più articolati, mi sono imbattuta in questo volume di qualche anno fa di Connie Mason dal titolo BUGIE E TENTAZIONI, che avrei potuto sintetizzare come ILLUSIONI E DISILLUSIONI. La verità è che la storia parte come accade spesso con grande impeto ed interesse, presentando tutti gli elementi che suscitano la mia curiosità, per poi spegnersi monotonamente in un altalena di capriole in mezzo al letto che al secondo giro hai la sensazione di aver già letto la scena e di aver sbagliato a mettere il segno perché ti sembra di sfogliare sempre la stessa scena.
BUGIE E TENTAZIONI inizia un anno dopo della fine tragica di Culloden. Ancora una volta mi ritrovo in Scozia, dopo il fallimento della rivoluzione giacobita, e anche se tra i feriti in fin di vita non ritrovo Jamie Fraser né il fantasma di Claire, l'ambientazione mi è familiare e quindi l'accoglienza è dovuta. Gli inglesi hanno vinto e stanno umiliando i clan scozzesi che hanno partecipato alla rivolta conclusasi con il massacro di tanti di loro e la fuga del principe Carlo. St. John Thornton, giovane marchese di Derby, ha solo 14 anni quando la sua famiglia decide di farlo sposare con Christy MacDonnald, la figlia di solo 7 anni di un potente capo clan. Lei è l'erede designata e la prassi è quella di far sposare le figlie dei nobili scozzesi con degli inglesi, privandoli quindi delle loro terre.
St. John è un ragazzino che già sembra mostrare il potenziale di seduzione che lo trasformerà nel famoso Lord Sin, mentre Christy è una bambina ribelle, che odia il nemico che l'ha privata del padre e dei fratelli. Costretti a sposarsi praticamente bambini, i due si lasciano con l'impressione di un feroce disgusto. Dopo quasi 15 anni, Sinjun, come si fa chiamare dagli amici, vive la sua vita dissoluta a Londra, ignorando la moglie che non vede praticamente dal giorno delle nozze, utilizzando la scusa di essere sposato per evitare tutte le madri a caccia di un marito per le proprie figlie, godendo invece i favori di vedove e donne sposate.
Un giorno, durante una festa, la sua attenzione viene attirata da una giovane donna, Flora Randall, arrivata da sola senza il vecchissimo marito lasciato in Cornovaglia. La donna, che vive con un uomo praticamente impotente, è a caccia di un amante che possa darle un figlio per poi scomparire dalla sua esistenza. L'attrazione è immediata e Sinjun prova per Flora un'infatuazione che non ha mai sperimentato prima. Peccato che dopo meno di tre mesi, Flora scompare dalla scena lasciando Sinjun con il cuore spezzato, il sospetto che li porti in grembo suo figlio e l'incapacità di dimenticarla.
A complicare le cose arriva la notizia che la moglie scozzese è rimasta incinta di qualche suo amante e St. John decide finalmente di cambiare area e di raggiungere la pestifera creatura che ha sposato per chiederle l'annullamento, non intenzionato a dare il suo cognome al figlio di un altro. Grande è il suo stupore quando scopre che Christy non è altro che Flora, arrivata a Londra per costringerlo a consumare il matrimonio e a darle un figlio che possa permetterle di assicurarsi il controllo della proprietà.
Il clan Cameron infatti contesta la sua nomina a capo clan e Collum vorrebbe costringerla ad annullare le nozze e sposare lui. Con il ritorno di St. John la situazione si complica, mentre l'indolente edonista di Lord Sin comincia a scoprire un mondo ed una vita molto lontane da quello che immaginava, ma che finisce per conquistarlo sempre di più, come il fascino di una moglie dotata di una bellezza e di un carattere fuori dalla norma.
Se ci fossimo fermati a questo, il romanzo sarebbe stato avvincente, con una trama interessante, piena di ritmo e di svolte. Purtroppo la scrittrice prosegue il racconto, perdendolo in continui tira e molla che rovinano l'essenza stessa della storia. Christy finisce per ingannarlo apparentemente per salvargli la vita, ma la scusa presentata per allontanarlo (quando lui già conosce la minaccia di Callum) appare alquanto debole. Il ritorno di lei a Londra, per sfuggire al fastidioso pretendente, è ancora una volta una scelta alquanto incerte e mal motivata, per non parlare dell'ulteriore elemento di contrasto rappresentato dalla scoperta della nascita di Niall.
Se la prima parte si presenta avvincente, la seconda scivola nella noia del tira e molla dove i due protagonisti non fanno altro che incontrarsi furtivamente, cedere alla passione e separarsi dopo, con continue scene di sesso (spesso anche descritte nello stesso modo) al punto che si va avanti per inerzia. Ovviamente si arriverà al ritorno in Scozia, che crea un minimo di movimento con il rapimento di lei, ma dopo aver svilito la storia riempendola di cose improbabili la magia iniziale si è persa. Peccato perché le idee erano ottime, non sempre ben sviluppate.
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