Con Melisande e Benedick raccontiamo la storia d'amore del primogenito di Adrian e Charlotte Rohan, sfogliando il quarto volume delle saga.
Benedick
si è sposato due volte ed in entrambi i casi è rimasto vedovo senza
figli. Le mogli infatti sono morte di parto, portando con sé l'erede. Gli eventi luttuosi lo hanno così colpito che ha deciso di non mettere più a repentaglio il suo cuore.
Per
questo motivo, il nostro protagonista torna a Londra con un piano:
sposare una vergine mite e giovane, per concepire un figlio e passare da
una donna all'altra alla ricerca del soddisfacimento fisico. Entrambe
le cose non possono e non devono concentrarsi in una sola persona,
perché potrebbe innamorarsene e questo è ciò che deve evitare ad ogni
costo. Così, quando incontra Lady Melisande Castairs è impegnato proprio nel procurarsi piacere con una nota prostituta londinese.
La
scena è esilarante: le porte della stanza da letto del Visconte si
splancano e davanti all'immagine della giovane donna inginocchiata ai
piedi del nobile, Melisande appare nella sua maestosità, richiamando a
sé la sua creatura.
Infastidito dalla sua ingerenza, Benedick si dichiara disposto a soprassedere, in cambio di una compensazione: lei potrà sostituire la sua protetta.
Indignata
Melislande lo manda a quel paese. Benedick non ne comprende il motivo,
ma il suo fedele maggiordomo lo informa che la donna, che si è appena
allontanata, non è la proprietaria di un bordello, ma un'irreprensibile
vedova dedita al recupero delle prostitute che vogliono cambiare vita.
Niente di peggio per il Visconte, che invece pensa proprio di frequentarne molte di quel tipo di donne. In ogni caso, con il passare dei giorni, sembra sempre più disposto a dimenticare l'increscioso episodio, buttandosi tutto alle spalle,
ma il destino dispettoso non vuole dargli retta e gliela mette
costantemente sotto il naso e così quando lei gli chiede di aiutarla
contro l'Esercito Celeste, l'organizzazione fondata tra gli altri anche dai suoi avi, lui rifiuta, convinto che la notizia di un prossimo sacrificio umano, una vergine nello specifico, sia un'invenzione dei più virtuosi. Mai è accaduto qualcosa di tanto grave e anche se lui non frequenta quell'organizzazione, non è per nulla
convinto della veridicità delle informazioni in suo possesso. A farlo capitolare è la consapevolezza che Brandon, il fratello minore, di ritorno dalla guerra, si è avvicinato a quella confraterntia ed è sempre più instabile e turbato.
Putroppo le rivelazioni della vedova sono molto vicine alla realtà e il
nostro protagonista dovrà ricredersi, mentre il suo cuore scopre che il problema maggiore per lui sono i sentimenti che comincia a nutrire per quella donna
caparbia e profondamente ingenua, che non ha ancora scoperto i piaceri del sesso.
Lo
schema è quello solito. A farla da padrone è una forte attrazione, che
nasconde sentimenti profondi, che faticherano ad emergere. Divertenti le schermaglie amorose tra i due e lo scontro di carattere.
Il punto forte della Stuart, a mio parere, è la capacità di lasciar intravedere al lettore moderno sprazzi della mentalità dell'epoca, quando il sesso soddisfacente era riservato spesso solo ai maschi.
In ogni modo, con
il quarto volume della saga Rohan arriva a conclusione l'esistenza
dell'Esercito Celeste che nato per sperimentare le deviazioni umane, si è
poi trasformato in un'organizzazione sanguinolenta, dedita a violenze
fisiche ai danni di povere vittime.
Molto
bello il personaggio di Emma, la prostituta amica di Melislande, che si
è ritrovata a vendere il suo corpo per tristi circostanze, riuscendo a
fare carriera, migliorando le condizioni delle sue ragazze. Quando
conosce Melisande capisce che potrà lasciarsi alle spalle la vecchia
vita e si affeziona alla vedova, mettendola in guardia dalle malizie del
mondo.
Mi
piace molto il suo amore platonico per il Brandon, il fratello di
Benedict, a cui salva la vita in più di un'occasione.
Mi piacerebbe
scoprire come farà la protistuta a conquistare l'amore del nobile Rohan,
perchè la Stuart ci lascia proprio sul più bello, senza darle un
finale, diversamente da quanto accade di solito con le spalle dei
protagonisti nelle altre sue storie. Questo mi lascia credere che possa
esserci un romanzo interamente dedicato a lei e non vedo l'ora di
leggerlo.
Che
dirvi? Il mio giudizio su questo romanzo è positivo. Il personaggio di
Melisande è molto credibile e la sua iniziazione al sesso è tenera e
coinvolgente.
Benedict
è irresistibile nel suo rifiuto di sedurre Melislande, perché troppo
complicata da gestire e soprattutto pericolosa per il suo cuore.
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